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Lettera agli Italiani – poesia di Er Pinto
Er monno inizia quando tutto è fermo
Perché co’ ‘e bocce ferme se ragiona
Appiccicati a un libro o a quarche schermo
Se po’ pensa’ a chi semo de persona
C’è chi c’è annato contro ‘a ‘na Corona
Prima che diventasse malattia
Chi sempre più ribelle s’emoziona
Lottando con pensieri e fantasia.
Sembra che ‘sto microbo virale
Che obbliga a divide le persone
Ce sta a dà ‘na lezione naturale:
Che pure da divisi, serve unione
Mò damo più valore alla nazione
Ce stanno più Mazzini e Garibaldi
De Cura e Sanità semo nozione
Distanti ma co’ i nervi belli saldi
Abituati a strigne la cintura
Saremo er vecchio saggio dell’Europa
Armati de Sapienza e de Cultura
Ar monno damo ‘a Briscola e la Scopa
Ma quanno finirà ‘sta pestilenza
E c’ameremo ancora per la strada
Nun se dimenticamo l’importanza
De non discrimina’ comunque vada
De aiutasse sempre tra le razze
De non pensa’ che non semo capaci
De apri’, le porte, i porti, le terrazze
De esse meno duri e più tenaci
Non fasse riconosce come quelli
Da “Pizza, Mare, Mafia e Mandolino”
Del Bel Paese siamo esempi belli
Che inducono al rispetto del vicino
Valorizziamo l’arte, la bellezza
Vantiamoci di storia e di passione
La simpatia e la nostra brillantezza
Senza dar segno di maleducazione
Ridamose ‘na mossa ai piani alti
Velocizziamo l’amministrazione
Facciamoli in avanti questi salti
Italia, è tempo di resurrezione.
© Er Pinto
Marzo 2020
Instagram: @erpinto_
https://erpinto.it/lettera-agli-italiani/
Potete acquistare il libro IL PESO DELLE COSE di Er Pinto al link di seguito
https://erpinto.it/i-miei-libri/
TORNEREMO – poesia di DuediRipicca – Lié Larousse – Gianluca Pavia

.Italia mia. – Lié Larousse
niente strette di mano, ci dicono,
niente teatri, niente cinema, niente bar
niente folle accalcate sparse tra folli,
quelli che siamo noi, adesso, oggi, domani
che abbiamo deciso di baciarci
e sorriderci, e stringerci più forti
ma nonostante tutto tutti assieme,
tutti uniti in questa città,
che è il nord, che è il centro, che è il sud,
che è tutta casa nostra, un’unica terra
lo stesso azzurro cielo.
.
Ringrazio il mastodontico orso bruno Gabriele Ferramola che per una volta ha ceduto alla mia richiesta di farmi uno scatto con un sorriso. Ridere e sorridere riempie vuoti, anima e cuore, sorridete, sorridiamo sempre!
#lavitacomnque
Reading & Concerto – Bestseller Books presenta poeti e canzoni
Splendido casino – Gianluca Pavia
Quante volte ho invidiato i piccoli,
stupidi, dettagli degli altri,
un particolare riconoscibile
per quanto banale,
desiderato soffrire di un morbo
pericolosissimo, letale,
raro tipo paziente zero
per quel po’ d’attenzione
che alla fine mica ci ammazza.
Tante volte mi sono fotografato
in prima pagina,
salvare il mondo, vincere i mondiali
quando non riesco a guardarmi
in una mia fotografia,
se fai il video non te lo dico.
Troppe volte mi sono sforzato
di essere chi non sono,
e poi chiedermi,
in realtà, io chi sono?
Quando bastava salutarmi
la mattina, allo specchio
mentre mi lavo i denti
e già mi gira, parecchio,
tenermi da parte qualcosa di caldo
la sera, e una stella d’abbracciare
e nel mezzo cercare che il giorno
non faccia troppo male.
Rimboccarmi le coperte
spegnere la luce
e dirmi che andrà tutto bene.
In caso contrario
se non sarà così
sarà comunque
uno splendido casino.
La poesia “Splendido casino” è estratta dalla nuova raccolta poetica WHISKEY E SODA CAUSTICA
Opera fotografica Unchained melody
di #AganHarahap
Se vuoi conoscere l’autore
ti invitiamo a partecipare all’iniziativa che promuove la letteratura e lo spettacolo dal vivo
LIBRO: CHE SPETTACOLO!
presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna
domenica 14 aprile alle ore 10:30
in via delle Belle Arti 131, ROMA
https://www.amazon.it/Black-out-Gianluca-Pavia/dp/8894120473
https://www.miraggiedizioni.it/prodotto/spietate-speranze/
https://www.instagram.com/gianluca_pavia/
se vuoi contattare l’autore scrivi a:
pavia.gianluca@yahoo.com
.come il tempo al tempo. – poesia di Lié Larousse
.d’attraverso le fronde nere
di alberi in pioggia
vedo foglie contorcersi
picchiate da gocce feroci
precipitano a terra
non calpestarle mi dico
e intanto i corvi gracchiano e mi deridono
figli di questi stessi alberi
neri anche loro come la sera qui
neri come i lampioni senza luce che portano a casa mia
neri come i nostri cuori aridi
stanchi e distratti e travolti
da tempeste come amori
che vanno e vengono
portano diluviano riempiono
poi negano tolgono svuotano
a volte vorrei essere
indifferente a tutto e a tutti
come il tempo al tempo
che pure scorre
anche se vorresti fermalo
che quando ci sembra di trattenerlo
menefreghista passa e se ne va
facendo di noi sempre, ancora
solo l’adesso.
Lié Larousse
DuediRipicca
da .la vita comunque.
.dalla parte dell’amore. – Lié Larousse
.giù in strada
sbirciavo la vita degli altri
spiandoli dalle finestre
nel loro dentro illuminato guardavo
carezze
guardavo ragazze e ragazzi ballare
e sorridere ad ubriache feste notturne di compleanno
bere caffè a colazione, e dopo pranzo
infilare cappotti e uscire trafelati al mattino
rientrare stanchi alla sera,
guardavo bambini giocare
piegati su cellulari e tablet
e poi svogliati fare compiti sulle sedie composti
davanti a televisori accesi ma con nessuno a starli a guardare,
guardavo anziane annaffiare basilico
che osservavano furtive le piante dei balconi vicino
per poi velocissime richiudersi dentro per bene
a volte ho guardato solo il culo delle tende
e lo sporco delle serrande
vecchi farsi il segno della croce e bestemmiare
allontanandosi dalle grida delle loro donne
nervose e imbruttite dalle troppe voglie
altre guardavo tavole con cibi dall’odore buono
che scappava qui in strada, a confortare me
e guardavo mani e cuori gentili sparecchiare
e abbracciarsi sul divano
e pensavo a tutto quel loro vivere e amare
e a quanto, seppur di pochi passi, fosse da me tanto lontano
poi un giorno
l’amico mio buono
m’ha portata a casa vostra
la porta finestra si è aperta
e qui dentro
un uomo, con la barba, ai fornelli rideva
alle sue spalle
una donna, bellissima, sorridendo al suo riso apparecchiava
e gatti miagolavano
e fotografie raccontavano di viaggi
e libri, e pietre e incensi
e da questa sala profumata ho visto
i piedi del letto di una camera dalle pareti colorate
e già solo di primo occhio mi pareva una magia
la casa seppur piccina
con queste due anime belle
era enorme e m’abbracciava,
mi sono voltata alla finestra, e ho guardato ma fuori
un patio, un limone a penzoloni dal suo albero, la strada
e ho pensato, che per la prima volta,
per la prima volta sono io ad essere dentro la finestra,
dalla parte della vita
dalla parte dell’amore.
Lié Larousse
estratto dal nuovo libro .la vita comunque.
#lavitacomunque
Oggi 25/10/18 visita guidata gratuita per SENSUM con il curatore Fabio Matthew Lanna – Club55 Pigneto – #RAW2018
Oggi dalle ore 15 alle ore 19:00, presso la galleria Club55 Pigneto, in via Perugia 14, il curatore Fabio Matthew Lanna incontra il pubblico con visite guidate gratuite per SENSUM mostra in corso per la settimana dell’arte contemporanea romana, prorogata fino al 4 novembre.
“Un’esposizione che coinvolge artisti contemporanei noti e meno noti con cui Urban Mirrors si è interfacciato negli anni e che hanno lasciato il segno per la passione e la qualità dei loro lavori.”
Così ci spiega Fabio Matthew Lanna curatore e creatore del magazine online di arte contemporanea Urban Mirrors presentando per questa terza edizione della RAW la sua prima mostra collettiva: “SENSUM”, in collaborazione con Loriana Pitarra.
Proprio la passione è il fil rouge di questa collettiva, in cui ogni opera racconta l’emozione che ha spinto l’autore a partorirla. Ed è così che nasce anche il titolo SENSUM, riprendendo la radice latina della parola sentimento e declinandola all’accusativo per meglio evidenziare “l’oggetto emotivo” al centro della scena.
Antropologicamente parlando l’arte nelle sue varie manifestazione è sempre stato il mezzo prediletto dall’uomo per veicolare i propri sentimenti: gioia, eccitazione, tristezza, rabbia, paura… Con questa mostra si vuole mettere in risalto la capacità di ogni artista nel fotografare un momento della propria vita e trasfigurarlo attraverso le forme geometriche, i colori e gli stilemi che lo contraddistinguono. Il percorso espositivo consente al visitatore di apprezzare la varietà tecnica della produzione contemporanea con accostamenti studiati per far dialogare le opere tra di loro.
SENSUM vuole far riflettere sullo stato d’animo dell’artista e in senso lato dell’uomo d’oggi, impegnato a scomporre la complessità del mondo riflettendola nei propri elaborati: la realtà con tutto il suo portato sentimentale, è così filtrata, trasfigurata e, perché no, anche rifuggita per perdersi in un’utopia estetica.
Artisti della collettiva:
Angela Donatelli, Benedetto Ferraro, Daniela Carletti, Eleonora Gugliotta, Luigi Ballarin, Massimiliano Ferragina, Alice Meraviglie (Monica Argentino), Pamela Napoletano, Salvatore Cammilleri, Stefania Cecchetti, Stefania Cardine Mussolino, Valentina Grilli.
Link dell’evento Fb: https://www.facebook.com/events/170331373895433/
Per maggiori informazioni www.urbanmirrors.com
articolo di
Lié Larousse & Gianluca Pavia
DuediRipicca #2drartgallery
DIARIO INTERIORE di SARA TEODORI
Giorno 24/08/2018
Peter Pan, l’Ombra e la Malattia
Vi ricordate di Peter Pan, quel buffo ragazzino che viveva sull’isola che non c’è, combatteva pirati e aveva un seguito di bimbi sperduti a coprirgli le spalle?
Quel buffo ragazzino aveva anche un’altra caratteristica:
cercava disperatamente la sua ombra.
Ma cosa rappresentava davvero l’ombra per Peter Pan?
(Pan dal Dio Pan, dio della natura istintuale e selvaggia, ma questa è un’altra storia).
È una domanda che dovremmo porci, perché è una questione che ci riguarda direttamente.
Cos’è l’ombra e perché è così importante?
Carl Gustav Jung la definiva come la somma di tutte le realtà rifiutate, quelle che l’uomo non vede o non vuol vedere e che rimangono quindi inconsce. Ma dov’è il pericolo in questo non vedere?
Il pericolo è che non riconoscendo l’ombra, quindi il negativo, l’inferiore, il “male” in noi, lo proiettiamo all’esterno, sugli altri, vincolando noi stessi in uno status di luce perfetta e il resto del mondo in tutto ciò che non ci piace, con il risultato di creare divisione e dualità.
Secondo questo principio
ciò che ci infastidisce del fuori
è ciò che ci infastidisce del dentro.
Attribuiamo all’ombra tutto quello che non ci piace del mondo senza capire che l’ombra è tutto ciò di cui ha bisogno il nostro mondo interiore per sanarsi.
Ed è qui che arriviamo al rapporto dell’ombra con la malattia.
Cos’è la malattia?
La malattia è un alleato. La malattia è il Lucifero che porta la luce nell’ombra.
La malattia ha questo scopo: farci integrare la nostra ombra, riportarci ad un sano stadio di unità, uscendo dalla dualità.
Ed ecco che i sintomi non sono altro che sveglie, sono il grillo parlante che vuole farci arrivare dritti a scuola, sono amici che a volte sussurrano e a volte gridano nelle orecchie che è tempo di guardare dentro, di accettare quell’ombra dentro di noi e di smetterla di vedere la pagliuzza nell’occhio dell’altro.
Ma quanto è più semplice guardare quella pagliuzza nell’altro? Giudicarla, deriderla e gongolarsi della propria perfezione? È più semplice sì, ma se pensiamo a quanta attenzione e quanta energia spendiamo nello spingere quest’ombra al di fuori, nel combatterla, nel fargli una guerra!
Non sarebbe molto più semplice aprirle le porte e lasciarla entrare?
Lasciare che diventi cosciente e non abbia più bisogno di farci ammalare per farci capire chi siamo?
La malattia ci rende onesti, materializza attraverso i sintomi quelle parti che a tutti i costi neghiamo. E se continuiamo a negare alzerà il tiro, sempre di più. Vale lo stesso per gli incidenti e le situazioni in cui ci ritroviamo nostro malgrado. Quando ci ritroviamo a dire, ma perché proprio a me? Perché mi è accaduta questa cosa? Perché ho incontrato questa persona? Cosa ho fatto di male per meritarmi questo? E’ proprio in questi casi che dovete gioire e ringraziare! Avete la possibilità di osservare tutto ciò che vi manca, avete la possibilità di evolvere!
E la risposta giusta è :
“E’ successo a me perché doveva succedere proprio a me!”
Tornando a Peter Pan. Se vi ricordate lui cercava la sua ombra, voleva a tutti i costi rincollarla a sé per poter finalmente tornare a volare. E forse è proprio quello che dovremmo fare tutti, perché siamo tutti malati, anche chi non crede di esserlo, poiché siamo duali e siamo tutti incompleti.
E allora su,
prendiamo un po’ di ago e filo e rincolliamoci l’ombra! Farà male all’inizio, ma ne varrà la pena.
Testo e fotografie,
dal DIARIO INTERIORE
di Sara Teodori
Rubrica online
creata e diretta da Libroarbitrio DuediRipicca #2dR
L’AVVOCATO E SCRITTORE CLAUDIO VOLPE CI SPIEGA LA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE IN MERITO ALLO STUPRO DI GRUPPO (video nel link)
Perché non è possibile che ad oggi, in quest’epoca di super tecnologie avanzate e straordinarie scoperte spaziali, siamo un popolo che crede agli asini volanti senza nemmeno alzare lo sguardo al cielo, e constatarne la veridicità, perché fissi e fissati sugli schermi di smartphone, o davanti alle televisioni a farci imboccare dalla “mala informazione” che purtroppo è oggi la piaga della maleducazione informatica che ci trasmettono Tg e giornalisti affamati della nostra stessa ignoranza che dilaga. Perché tanto alla fine è sempre colpa della notizia fake o della superficialità altrui, e allora, impariamo noi per primi a non dare per scontato che siano vere tutte le notizie che ci passano sotto il naso, impariamo ad aprire vocabolari e qualche vecchio libro di scuola che forse non fa male, informarci noi in prima persona, prima di divulgare una notizia leggiamo, studiamo, magari googoliamo, alla ricerca della conoscenza.
In merito alla sentenza della corte di cassazione in merito allo stupro di gruppo dichiarata spregevole dai mass media, che sicuramente a rigor di fatto non sanno nulla di Diritto ma che si avvalgono della loro ignoranza per divulgare una notizia falsa e la conseguente sfiducia del cittadino nella giurisprudenza, vi consiglio di ascoltare la spiegazione dell’avvocato e scrittore Claudio Volpe: