
se ne avrai tempo o voglia.
Prenderai un po’ di quell’inchiostro
che rubavi in casa dei vecchi poeti.
Quei vecchi con il grembiule impiastricciato di china
li sogno di giorno,
chini a riversar su fogli gialli un po’ d’amore.
E chissà se scriverai di me,
se ne avrai tempo o voglia.
Fisserai un poco il mare.
Sentirai il profumo del rovere di quella barchetta.
Ma anche l’odore acre del sudore dei pescatori.
I pescatori li sogno al mattino.
Devoti alle acque a far breccia nei flutti
tendono i muscoli e cercano l’oro,
oro di mare coperto di sale.
Ora c’è la notte, e io la spendo per te.
Di questa notte di cui non reclamo la luce.
E i ricordi non li spendo, li lascio in tasca.
E chissà se scriverai di me,
se ne avrai tempo o voglia.
Tu che di questa notte sei il mio sogno.
Tu sulla spiaggia che prendi una piuma.
Tu che la imbevi in una stilla d’inchiostro.
Tu che non ridi, tu che non piangi.
Tu che di me non hai pietà.
Sai che non leggo, non sai che sogno.
Sogno il dolore, che forse è il tuo amore.
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