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Caterina de Medici e la Chiesa: il femminicidio nascosto dietro la maschera della stregoneria

Torniamo a parlare di magia, streghe e stregoneria, questa sera lo facciamo con un’altra straordinaria figura femminile Caterina De Medici mandata al rogo dalla cattiva lingua del capitano Vacallo, ma prima vi parlo di lei.
Giovane bellissima fanciulla pavese, figlia di un uomo modesto, un insegnante di scuola, il quale la da’ in sposa ad un uomo chiamato “il Pinotto” che la costringe a prostituirsi, inizia presto a disegnarsi per Caterina un destino funesto, riesce a fuggire dal matrimonio ma vagabonda cercando lavoro come domestica. Prende servizio per il capitano Giovanni Pietro Squarciafico, il quale si innamora e a cui da tre figlie di cui solo due riconosciute come sue perchè dopo la nascita della terza viene allontanata dalla casa per volere del vescovo di Casale Monferato, per prendere servizio presso una nobile di Casale ed è in questa casa che si dice sarà iniziata alle pratiche magiche. Nel 1612, mentre prestava servizio per una nobile famiglia conosce il capitano Vacallo che si innamora di lei immediatamente, ma Caterina non ne vuole sapere, e viene accusata dallo stesso di essere sotto l’incantesimo ad amorem praticato dalla bellissima Caterina, viene così cacciata. Poco dopo trova servizio presso il senatore Melzi. Due mesi dopo l’arrivo di Caterina nella casa, il padrone iniza a stare male gravemente, i medici non riescono a trovare cure utili alla salvezza del senatore. Sentito dell’accaduto il capitano Vacallo va in visita al Senatore e riconosce tra i servi Caterina la strega, viene immediatamente accusata di aver affatturato il padrone, i medici che nel frattempo non riescono a trovare una cura o il motivo della malattia approfittano del capro espiatorio, che li assolve da eventuali responsabilità professionali, dichiarando l’innaturalità, e dunque l’origine magica, dello stato del Melzi. Immediatamente sottoposta a tortura Caterina de Medici viene processata e dichiarata colpevole, il 4 marzo 1617 viene strangolata e successivamente arsa su una baltresca, cioè un palco, innalzato per la prima volta proprio per quella occasione. L’avvenuta esecuzione della condanna della Medici è annotata nel Registro de’ giustiziati nella nobilissima scuola di S. Gio. Decolato detto alle case rotte dall’anno MCDLXXI in avanti con queste parole:
«1617. Adì 4 marzo. Giust.a fatta su la Vetra; fa abbruggiata una Cattarina de Medici p. Strega, la quale aveva malefiziato il Senatore Melzi; et fu fatto una Baltresca sopra la Casotta; fu str[an]golata su la detta Baltresca all’atto, che og’uno poteva vedere, e prima fu menata sopra un Carro, et tenagliata. Sotto l’Off.o del Sig.r Capit.o di Giust.a; questa fu la prima volta che si facesse la Baldresca.»

E ancora:
«Impurissima femmina, strega fattucchiera funestissima, avvelenatrice inumanissima; che da quattordici anni, abiurata la religione cristiana, e obbligatasi al principe delle Tenebre ha frequentato i luoghi infernali e conciliabile de’ demoni, li ha nefandamente adorati, e danzato, mangiato e giaciuta con essi: e con arti diaboliche e veneficii ha tratto o procurato di trarre molti uomini ad amarla, ed ha affascinati ed uccisi molti bambini col sottrarre dai loro corpicelli il virai sangue; e finalmente e tanti delitti ha commesso, che il senato, nell’udirne il racconto, inorridì».

.La Quercia Stregata. fotografia di Lié Larousse

Per concludere: il femminicidio come lo conosciamo oggi ha delle radici , purtroppo, ben fondate nei secoli addietro, prendiamo l’Inquisizione, l’uomo di quel tempo, il maschio dittatoriale che scarica ogni responsabilità, incapacità e proprio disagio sulla donna, questo uomo è ovunque, nelle istituzioni ecclesiastiche, politiche, sociali, domestiche, è il padre padrone, il marito padrone, il padrone assoluto della donna, che inevitabilmente si ritrova ad esserne vittima privata di ogni diritto umano.

Sono molto triste, e voi?

Lié Larousse