365 giorni, Libroarbitrio

“Nessun male viene per nuocere” Lié Larousse

E’ stata un’estate faticosa per me. “Nessun male viene per nuocere” , spesso mi sono domandata cosa significasse davvero questa frase che mia nonna mi diceva già da bambina, ma credo che io l’abbia compresa solo ora.

Ad ottobre 2021 ho iniziato a star male, ad avere delle emorragie che mi impedivano, mi impediscono, la normale attività quotidiana. A novembre dopo due pronto soccorso ed una trasfusione di ferro, non avevo quasi più non solo ferro ma emoglobina nel sangue da rischiare l’infarto, decidono di operarmi per un problema all’utero a dicembre. A gennaio la situazione è sempre meno sotto controllo. Ogni medico che incontro ipotizza un problema diverso con diverse terapie più o meno invasive, ogni medico mi rimprovera come se la colpa fosse mia e mi tratta, nel vero senso della parola, con incuranza e insensibilità, spendo molti soldi in visite private comincio ad avere timore delle dottoresse sempre molto poco delicate ma non posso fare altrimenti ed inizio alcune terapie fino a che ad agosto dopo l’ennesima corsa in pronto soccorso ginecologico vengo ricoverata. Sembrava mi dovessero operare da un momento all’altro, e invece non è stato così. Ero molto preoccupata in più non riuscivo a dialogare ne a fidarmi delle dottoresse, mi ricordo l’ansia e il dolore sdraiata nel letto d’ospedale, eppure, una parte di me sapeva che dovevo avere fede, la mia anima e il mio spirito mi parlavano dicendomi di avere fede, di alzarmi, andare in corridoio e sorridere alla meravigliosa luna che quella notte sembrava fosse lì per me parlandomi con la voce di mia nonna: nessun male viene per nuocere. Ed è stato proprio così, la mattina seguente tutto è cambiato, il dottore che era di turno mi ha visitata con amore e delicatezza, mi ha spiegato quale fosse il reale problema e le varie ipotesi per prendermene cura, ci vorrà tempo sì, ma finalmente dopo quasi un anno non sono più sola e incompresa, perché è arrivata un’anima straordinaria, un dottore che ama profondamente la sua missione e che mi sta aiutando davvero!

Siamo a metà settembre, quello che era un problema invalidante è diventato una parte nuova di me che vuole attenzione così come ognuno di noi ne vuole dalla vita, sono affiancata da un Dottore speciale che è sempre presente, ed ho fede negli eventi, anzi spero di esserne all’altezza, e nel frattempo ho ricevuto la bellissima notizia che sarò ospite a Casa Sanremo Writers per il Festival di Sanremo 2023 dove presenterò il mio romanzo difronte ad un pubblico maestoso come il pubblico italiano, e sì, ho cambiato la mia routine, ho dovuto ripristinare dei nuovi equilibri, ma nessun male viene per nuocere, forse viene per insegnarci che ciò che ci accade nella vita non riguarda solo noi, che non siamo soli, ma siamo una grande comunità fatta di anime meravigliose con una missione da compiere, un destino da compiere, una grande famiglia guidata dalla potenza dell’amore dell’universo.

Lié Larousse

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RID DEMENTIA – Recensione di Alberto Raffaelli per Segnalazioni Letterarie

Lié Larousse, Rid Dementia, Roma, L’Erudita, 2022

           Siamo al cospetto di un esordio di rilievo. Impregnato di una scrittura spesso barocca, convulsa e a tratti ai limiti dell’espressionismo, tesa a rendere l’idea dinamica del disordine mentale sullo sfondo di una realtà scientifica a sua volta in forte mutamento, il romanzo d’esordio della Larousse si struttura instaurando un’omologia tra la concitazione esterna di un siffatto scenario storico fortemente intuibile e quella interna del protagonista, la cui degradazione dal ruolo di medico a quello di paziente è al centro della vicenda.

            Il dinamismo stilistico è dato dall’uso abbastanza originale della seconda persona nella narrazione, che conferisce un’idea di movimento perpetuo. Si è in presenza di una scrittura molto visual, che sembra – ancor più che una sceneggiatura – la tratteggiatura trascrittiva di un film; e tale visualismo s’accompagna a una tematica d’antan (e tuttavia sempre attuale), idonea a essere concretizzabile come film in costume, per la precisione sotto forma di thriller scientifico “vintage”.

            L’andamento narrativo – padroneggiato con una sicurezza per nulla scontata – è dunque cinematico, assecondando i contorni di una confusione temporale e identitaria tanto tipica dei modi espressivi del cinema e delle serie tv odierne: l’incarico di mimetizzare i contorcimenti mentali è veicolato dall’irrequietezza della prosa, mentre l’abbondanza di riferimenti anatomici richiama la ricerca di un nuovo equilibrio tra interiorità e contesto nella rappresentazione letteraria, che a sua volta rievoca i cambiamenti dei paradigmi medici e anatomici in un frangente storico precisato con esattezza cronologica fin dall’inizio.

            Agganciandosi a una corrente ben consolidata in letteratura dalla Scapigliatura in poi, assi tematici quali isteria e nevrosi anche in “Rid Dementia” si pongono come fondamenti scientifici della dissoluzione dell’io, elemento notoriamente centrale nell’arte (non solo scrittoria) novecentesca.

            A ispessire il risultato finale contribuiscono anche accostamenti di genere, che non escludono lo sfociare dei diffusi richiami fisiologici e sensoriali nello splatter.

            In definitiva sottostante all’intero pastiche si struttura una mappatura ideologica che ripropone una delle più dibattute questioni di quella che si potrebbe chiamare socialità sanitaria contemporanea: i confini – o meglio sarebbe dire gli ambiti di pertinenza – tra “normalità” e follia, le cui fluttuazioni implicano una ridefinizione tuttora irrisolta tra ruolo terapeutico e posizionamento patologico, che non ha mancato di ispirare nell’immaginario creativo della nostra epoca un fortunato filone incentrato sull’inversione dei ruoli.

            Lié Larousse mette a frutto in queste sue pagine anni di studio in materia, come pure la sperimentazione in vari ambiti creativi: sue poesie e racconti hanno ricevuto l’attenzione di Dacia Maraini e Paolo Di Paolo, e il suo blog www.libroarbitrio.com è studiato in Canada e Stati Uniti. Esperienze che fanno sentire il proprio valore in “Rid Dementia”, consentendo al libro di travalicare gli steccati dell’opera di genere – entro i quali per profilo formale e sensibilità provocate avrebbe potuto essere assegnato – per aspirare a orizzonti e uditori di livello più articolato.

Segnalazioni Letterarie
Alberto Raffaelli

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Gli Iperborei – Pietro Castellitto recensione di Lié Larousse

Gli Iperborei è un romanzo che racconta il privilegio, non solo quello di essere ricchi e quindi vivere di agiatezze ma il privilegio di essere amati senza l’ipocrisia che si cela dietro un nome ed una posizione importante ed avere poi la capacità di ricambiare, saper amare a prescindere da tutto e da tutti.
L’autore, Pietro Castellitto, in queste pagine narra il rifiuto e il coraggio: quanta difficoltà, fastidio, imbarazzo proviamo quando dobbiamo lasciar andare chi non ci vuole, quando imperterriti inseguiamo un amore impossibile, o un sogno irrealizzabile, e quanto coraggio ci vuole per capirlo, accettarlo ed andare avanti senza perdere lucidità, dignità? Questo è un romanzo che racconta l’apparenza: all’inizio ci sembra che tutto nella vita dei personaggi fili liscio, un presente invidiabile, un futuro meraviglioso da creare, problemi inesistenti e guai che si aggiustano da soli, ma quanto dura il tempo dell’apparenza?
Dura fin tanto che non entrano in scena l’umiliazione, l’abbandono, la meschinità, amici che credevamo tali si scoprono avversari di una partita a scacchi, e vediamo Poldo mentre si perde nei suoi “spettacoli in testa” manovrato come una pedina. Questo è un romanzo che racconta la storia di Dei e Dee in tutta la loro magnificenza, una fra tutti Guenda, attorno a lei il mondo di Poldo ruota, accade, vive, ma lei non è davvero lì, se non in posa, dolcissima, ritratta in una loro foto da bambini.
Questo romanzo è una storia nella storia dove passato e presente vengono travolti da un futuro già scritto e l’autore spietato ci accompagna ad un insperato epilogo, in una Roma che ho conosciuto ma non vissuto, perché conoscere non significa vivere, e vivere non sempre significa conoscersi.

di Lié Larousse

Gli Iperborei
Pietro Castellitto
Bompiani

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CORAGGIOSAMENTE FARE LE COSE PER NIENTE di Martina Benigni Giovedì 21 aprile 2022 ore 16:30 Presentazione alla Biblioteca Renato Nicolini

Carissimi lettori,
giovedì 21 aprile alle ore 16:30 si terrà la presentazione del libro CORAGGIOSAMENTE FARE LE COSE PER NIENTE da me curato, prima raccolta di poesie dell’autrice Martina Benigni presso la Biblioteca Renato Nicolini a Roma.

Sarà una bellissima occasione per conoscere la scrittrice che lo scorso anno ha curato qui su “Libroarbitrio” la rubrica letteraria “Fiori di pesco e pagine scritte” e per ascoltare gli interventi della poetessa Carla De Angelis e di Angelo Filippo Jannoni Sebastianini.

“Essere Ponte”

L’ospedale odorava di disinfettante
e speranze imbevute di tenacia,
entrarvi, un tuffo nell’ignoto:
i camici, i guanti, i dubbi,
ma c’erano occhi come universi
sopra le mascherine,
storie da ascoltare, cuori da rassicurare.

Così fummo le parole degli altri,
sorrisi celati e lacrime dolci,
fummo medici, genitori,
adolescenti e traduttori.

Fummo Noi,
allora nel Mondo,
fummo un legame sincero:
un Ponte tra esseri umani.


Poesia tratta dal libro:
CORAGGIOSAMENTE FARE LE COSE PER NIENTE
di Martina Benigni

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“Il colore del tuo sangue” l’ultimo romanzo di Paolo Restuccia: splendido, feroce, necessario. Recensione di Lié Larousse

È piena estate, siamo in una Roma a prima vista svuotata dal turismo molesto e dal traffico ma traboccante di colorite pelli sudate e afrori esotici. E’ la Roma di chi non si può permettere le vacanze al mare tanto più l’amico sbagliato al momento sbagliato, è la Roma di Greta Scacchi filmmaker alla ricerca del soggetto giusto nell’attimo giusto. Ci piace subito questa giovane donna, l’intraprendenza, la stravaganza, e saliamo in sella al suo motorino sfilando in canottiera e short a scoprire gli amori complicati, i ricordi che affiorano da un passato nemmeno troppo lontano, i valori che si è costruita col tempo, un tempo fatto di solitudini e scelte fuori dal comune, come fuori dal comune è la sua bellezza e il suo guardare la vita sempre attraverso un obiettivo a 360 gradi. Una vita per nulla facile, ma vissuta con disinvoltura, libertà. Ecco, la libertà, non mettiamo mai in discussione la nostra libertà, anche se l’epoca in cui viviamo, in cui vive Greta, ci mette a dura prova, finché è la sorte ad intervenire con la penna di Paolo Restuccia in questo suo ultimo romanzo “Il colore del tuo Sangue”, Arkadia editore.
L’autore è il grande regista di questo romanzo, alle primissime righe siamo immediatamente conquistati come in una travolgente storia d’amore ritrovandoci invischiati in quell’ADESSO con cui apre la scena iniziale per farci scivolare via in un travolgente PRIMA tra sampietrini roventi, identità mascherate, fraintendimenti, certezze infrante; un susseguirsi di immagini che fotografano l’ansia, la paura, lo sconforto, ma anche la tenerezza e l’amore di chi ogni giorno combatte la sua intima guerra quotidiana, e il lettore suda, annaspa, ha il fiato corto, scappa, grida all’inverosimile contro le ingiustizie e poi tace, tace tenendosi la mano a tapparsi la bocca, e siamo Nadir piccoli ed indifesi, siamo Anissa e Farid fragili ed offuscati, siamo l’indolente Del Re, siamo le bugie che ci raccontiamo e le verità che ci neghiamo, ma soprattutto siamo l’eroina di questa splendida, feroce, necessaria narrazione, siamo tutti Greta Scacchi.

Carissimi lettori, come per ogni libro che ho amato molto, io vi consiglio di leggerlo rispondendovi alla domanda: tu lo hai mai guardato il colore del tuo sangue?”

Recensione di Lié Larousse

Romanzo: Il colore del tuo sangue  
Autore: Paolo Restuccia
Casa editrice: Arkadia
Pagine 268
€ 17

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MERCOLEDI 21 /07/21 “LA FORZA DELLA MUSICA INCOTRA L’INCANTO DELLA POESIA” Serata Evento a OSTIA alla CASA CLANDESTINA !!!

FELICE DI INVITARVI ALL’EVENTO Musica & Poesia Casa Clandestina con Lié Larousse Emilio Stella Gianluca Pavia & Caterpillar


“L’anima della Poesia incontra la forza della Musica: si mescoleranno e si legheranno alla musica del cantautore Emilio Stella, che con i suoi brani racconta la quotidianità vera, cruda e ironica, i versi dell’ultima raccolta poetica di Lié Larousse .la vita comunque. e a quelli dell’autore Gianluca Pavia che con il suo ultimo romanzo Ucciderò l’Editoria Nazional Popolare ci porterà a spasso nel mondo delle pubblicazioni editoriali e dei miti da sfatare.
Ospite della serata Caterpillar con il suo ultimo libro ” Il Capo” (Sem Plumas Edizioni) un ibrido che raccoglie monologhi, poesie e prose che negli anni hanno costituito l’ossatura del suo impegno teatrale.

Durante la serata sarà presentato il brano .la vita comunque.
che ha dato vita al primo BOOK MUSIC FILM della storia musica e della poesia
nato dalla collaborazione tra Lié Larousse e Emilio Stella
prodotto da Pontina Sound.


****CASA CLANDESTINA****
Mercoledì 21 luglio 2021, ore 21:00
Via San Quiriaco – Lido di Ostia

**Gradita la prenotazione: 3494586224**
INGRESSO LIBERO

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.LA VITA COMUNQUE. LIÉ LAROUSSE FEAT. EMILIO STELLA. IN USCITA IL PRIMO “BOOKMUSCIC FILM” ITALIANO

SONO EMOZIONATISSIMA

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VILLA ADA incontra il mondo con Giulia Anania & Emilio Stella in: Bella, Gabriella! Mamma Roma e le sue figlie/ Lunedì 28 giugno 2021 /

E sì, è proprio così, ci sono artisti che instancabilmente condividono e promuovono le nostre radici musicali con i loro talenti, e parliamo della cantautrice, paroliera e poetessa Giulia Anania e del cantautore Emilio Stella, che assieme si sono uniti per dare forma al più grande evento dell’estate romana 2021 a Villa Ada con Bella, Gabriella! Mamma Roma e le sue figlie

Bella, Gabriella! Mamma Roma e le sue figlie è uno spettacolo di Giulia Anania e Emilio Stella dove vengono cantate le donne di Roma. Non solo Gabriella Ferri, Anna Magnani, Monica Vitti ma anche la Gattara, Marcella che fa l’accattona, Angela che fa le pulizie nelle case popolari, Ludovica che cerca un lavoro su una panchina, Bianca il corpo ma non l’amore. Giulia Anania e Emilio Stella sono due cantautori profondamente legati alla città più cinematografica, popolare, verace, carnale, poetica, sincera del mondo. Una diva irraggiungibile e fragile; un esplosione di sentimento, risata e tormento. La Roma di Gabriella Ferri e delle tante Mamme Roma, raccontata da due artisti in uno spettacolo coinvolgente tra risate e lacrime. Con le canzoni e le poesie originali scritte da Giulia e Emilio ..e le canzoni, le poesie le strade di Gabriella Ferri MammaRoma.

Villa Ada Roma Incontra il Mondo è un progetto di Arci Roma. Un’associazione di promozione sociale che conta più di 70 circoli sul territorio romano e 40.000 soci. Un’associazione autonoma e pluralista che non persegue scopi di lucro e che opera nel campo della Cultura, della Società, della Solidarietà, dei Diritti, della Formazione, per la promozione umana e civile attraverso la forma associativa.

L’evento: Giulia Anania & Emilio Stella in: Bella, Gabriella! Mamma Roma e le sue figlie

• Ore 20:30 nell’area free:
Proiezione in anteprima nazionale ” Spettacoli Improvvisi”
un documentario sentimentale dedicato alle artiste e agli artisti di Roma, ai luoghi che ci hanno tolto e a quelli che difenderemo.
Girato da Giulia Anania e Claudia Borgia; con la Regia di Giulia Anania, Claudia Borgia e Valerio Nicolosi.

Villa Ada Roma incontra il Mondo e FACE Magazine.it presentano
Lunedì 28 Giugno | Giulia Anania & Emilio Stella in: Bella, Gabriella! Mamma Roma e le sue figlie• Tickets online: http://bit.ly/VA_GABRIELLAFERRI
🕕 Apertura Area Free: 19:00
🕘 Inizio Concerto: 21:30
🕑 Chiusura Villa 02:00
ℹ️ Per le regole di comportamento, gli spazi food e tutte le risposte alle tue domande visita le FAQ: https://villaada.org/faq/

𝐒𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐥’𝐀𝐩𝐩 𝐝𝐢 𝐃𝐈𝐂𝐄 per poter mostrare il ticket in porta.
Download DICE (iOS) ▸ bit.ly/DICExiOS
Download DICE (Android) ▸ bit.ly/DICExAndroid
𝐄𝐧𝐭𝐫𝐚 𝐚𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢 senza fare la fila e 𝐢𝐧 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚.

Comprando due o più biglietti dichiari di essere congiunto con chi verrà con te e ti saranno assegnati dei posti vicini. Se vuoi acquistare il biglietto per te e qualcun altro non a te congiunto, dovrai fare due acquisti separati.

🌱 Il nostro contributo per la sostenibilità ambientale: https://villaada.org/green-policies/


Tutti gli eventi 2021 https://villaada.org/
VILLA ADA “ROMA INCONTRA IL MONDO”
Via di Ponte Salario 28 – 00199 – Roma

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Evento: “Ritiro Esperenziale: La Vocazione, scopri il tuo tesoro interiore!” Aperte le prenotazioni per il 12 e 13 Giugno 2021 – Scuola Umanetica Fioritura del Sé

La Scuola Umanetica Fioritura del Sé presenta il ritiro esperienziale in presenza: La Vocazione, scopri il tuo tesoro interiore! Il 12 e 13 giugno, immersi nella natura, percorreremo insieme le vie che portano all’autoconoscenza.

Questo è un incontro importante, un’occasione per prendersi Cura di Sé e della propria forma interiore nella costruzione di un ponte tra spirito e mente. Offre la possibilità di iniziare un processo di liberazione verso una vita che ci rappresenti pienamente, scoprire il nostro “Tesoro” Interiore, farne un nuovo punto di partenza e tornare a muoversi verso il vero significato della propria esistenza.
Non è mai troppo tardi ed è possibile trasformare quel malessere, governare con gioia la propria vita e fare dell’Unicità un Potere.
Insieme, attraverso la relazione, condizione naturale dell’essere umano, diverremo lettere di una stessa parola, formeremo e sperimenteremo l’Unità, dando vita ad un dialogo alla scoperta del proprio tesoro interiore, per arrivare a desiderare, immaginare e poi creare una vita fondata su un sentimento di felicità. Il metodo attivo ha come fine la scoperta del proprio potenziale, mentale e spirituale, e la costruzione di una bussola personale da seguire, affinché la vita fiorisca e non venga subìta ma vissuta.
L’Anima è sensibile, vuole essere ri-conosciuta e non sopporta il pensiero meccanico di una vita che sia solo frenesia.

Per informazioni e prenotazioni: Ritiro esperenziale: La Vocazione, Scopri il tuo Tesoro Interiore! | Fioritura del Sé (fiorituradelse.it)

Conduce il ritiro con amore: Amira Musleh, educatrice, studiosa e ricercatrice di scienze teosofiche ed umanistiche, nasce a Roma nel 1982.

Nei suoi viaggi per il mondo è andata alla ricerca di caratteristiche comuni tra le varie culture, che potessero creare una mappa armonica per lo sviluppo della Coscienza.
Parallelamente, dal 2000, frequenta, studia e sperimenta più di 50 corsi sull’evoluzione personale e spirituale sia in Italia che all’estero, osservando le dinamiche psicologiche, spesso dannose, causate da pseudo maestri ai danni di persone fragili alla ricerca di loro stesse.
Nel 2016 crea “Fioritura del Sé”, un metodo attivo slegato da qualsiasi pratica o credo religioso che favorisce la fioritura della propria esistenza a partire dalla propria unicità.
Da quel momento, aiuta le persone a riequilibrare in una sintesi armoniosa mente e spirito, al fine di raggiungere un corretto processo di pensiero autonomo, responsabile del benessere individuale e collettivo.
Conduce seminari di autoconoscenza e percorsi di fioritura personale, ideatrice e fondatrice della Scuola Umanetica “Fioritura del Sé”.

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“Perché il mare, come l’amore, è più bello di notte, anche quando fa male.” – Mal di Mare – l’ultimo libro di Er Pinto recensito da Gianluca Pavia + Specchi: la Mostra di Er Pinto e Yest al Chiostro del Bramante

Come un’onda che torna a riva, torna la poesia di Er Pinto con “Mal di Mare”.
Come un’onda innamorata della riva ma che non scrive “ti amo” sulla spiaggia. Troppo banale. Aggettivo che stona decisamente accostato alla scrittura di Er Pinto, evoluitasi negli ultimi anni, sia nella sfera intima, che scandaglia i fondali umani, sia nello sguardo rivolto all’orizzonte, a questo stanco mondo grigio, ingabbiato nella mediocrità delle masse, come un innocente in una cella newyorkese. Proprio come capita all’autore, che rifiuta l’idea di artista rintanato nel suo sicuro cantuccio, ma si fa primo capitano di quella navigazione alla cieca che si chiama vita, ma che ignora confini e dogane. Già, “Mal di Mare” rompe i limiti standard di una semplice silloge, arricchendosi di un lucido stralcio di narrativa autobiografica, schizzi, fotografie, riflessioni, emozioni messe a nudo con dolcezza. Perché così è fatto l’autore: un concentrato di creatività che non si cura del media e spazia a piacimento dalla scrittura alla street art, dalla musica a solo lui sa cosa si inventerà; testimoniando ancora le mille sfaccettature di un autore che, per quanto giovane, vanta un’identità e uno stile già ben delineati. Un biglietto aperto che gli permette di viaggiare allo stesso modo per i vicoli di città e spiagge deserte, attraverso mille avventure, mille notti, mille donne, mille onde. Uno stile, appunto, sfaccettato come un diamante, ma che non ha bisogno di luce per brillare. In fondo il mare, come l’amore, è più bello di notte.

Recensione di Gianluca Pavia

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Er Pinto, il poeta di strada in mostra con Yest allo Spazio Caffetteria del Chiostro del Bramante

Il Chiostro del Bramante in occasione della mostra: “BANKSY A VISUAL PROTEST”, propone uno speciale progetto di approfondimento, valorizzazione e promozione degli street artist protagonisti della scena artistica contemporanea della città di Roma. Dal 2 Marzo al 26 Marzo 2021 dopo aver ospitato vari artisti tra i quali Koi, Kocore, About Ponny e Beetroot è il turno del poeta anonimo di Roma: Er Pinto. L’esposizione dello “street poet” è basata sul concetto di “riflettere” che prende automaticamente il doppio significato del termine. C’è uno spazio diverso, sul fondo dello specchio: una superficie che tanto assomiglia all’acqua e all’anima umana e si risolve in un gioco di riflessi, le cui regole sono quelle del doppio. Specchio deriva da speculum, dal latino specere (guardare, osservare), e dal greco spektomai (io vedo).
Ma allora lo specchio riflette solo ciò che appare o permette invece di andare oltre, alla ricerca di senso?
Questa esposizione vuole essere un percorso che va dallo profondità di ciò che possiamo vedere in uno specchio, allo specchio d’acqua che a volte ci illumina e altre volte nasconde la profondità del mare che ognuno ha dentro di sé. Per poi arrivare alla rappresentazione metaforica del viaggio racchiusa in una lettera d’amore scritta su dei francobolli fuori formato.
Oltre agli specchi sono presenti alcuni bozzetti originali delle illustrazioni di Yest che sono state pubblicate all’interno dell’ultimo libro di Er Pinto, Mal di Mare, pubblicato a Dicembre 2020 per Sine Luna Editrice che è possibile trovare nel bookshop del museo e in tutte le librerie.
Infine la fusione visuale tra illustrazione, calligrafia e poesia che i due artisti di strada portano avanti firmandosi Point Eyes, semi anagramma, appunto, di Pinto e Yest.“

http://www.erpinto.it
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