365 giorni, Libroarbitrio

CI VUOLE FEGATO – Gianluca Pavia

Close to you

Non chiedevano molto

gli sarebbero bastate quattro mura

una materasso

uno stereo, vecchio

di quelli a torcioni.

Magari una finestra per guardare fuori

e vedere che in due, poi,

non fa più così tanta paura.

Lui, per lei

avrebbe perfino rinunciato al materasso:

dormire abbracciati, sul pavimento

l’inverno rende ancora più bello

stringersi a quel calore,

lasciando che consumi quanto vuole

purché continui a bruciare.

Lei, per lui

aveva rinunciato al suo nome

a tutta la sua famiglia

consapevole che lega libero di scegliere

più un bacio umido, una media di saliva

che sette litri d’emoglobina.

Non vissero felici e contenti,

stringono i denti e vanno avanti

perché non sanno cosa serva

per essere felici, e non se lo chiedono

si fanno bastare il fatto d’esserlo

e pace.

Li guardo

e non posso fare a meno di pensare:

altro che cuore, per innamorarsi,

ci vuole fegato,

ahia.

Il mio sta a pezzi di suo

per questo non chiedo troppo

mi faccio bastare scrivere poesie

buone per i sottobicchieri

di una sbronza colossale,

e pace.

 

Estratto dal libro WHISKEY & SODA CAUSTICA
d’amore, di vita, morte e altri casini
di Gianluca Pavia
ordinabile in tutte le librerie on line:
https://www.lafeltrinelli.it/smartphone/libri/gianluca-pavia/whiskey-soda-caustica-d-amore/9788894500905

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

365 giorni, Libroarbitrio

ASTA DI GIOIELLI CONTRO IL CORONAVIRUS – JEWELLERY AUCTION AGAINST CORONAVIRUS IN ITALY

Questo è il progetto per resistere in questo duro momento storico italiano ideato da

Valentina Barella, Jànos Gabor Varga , Elena Martinelli  

Loro sono orafi e designers del gioiello e in questo momento nell’immobilità e impotenza di questa emergenza con altri colleghi si sono chiesti come poter aiutare.
Il confronto ha scaturito l’idea di un’ Asta di gioielli in cui donare una propria opera il cui ricavato verrà versato direttamente dal vincitore dell’asta alla CROCE ROSSA ITALIANA o in alternativa si può scegliere tra le campagne di GOFUNDME  #insieme contro il CORONAVIRUS :
https://it.gofundme.com/c/act/insieme-contro-il-coronavirus

                                                                        Perché un’asta?

Gli artisti del gioiello hanno pensato ad un’asta perché potenzialmente si può donare ancora di più!
Raccogliendo una selezione di pezzi di design, contemporanei e artigianali realizzati da orafi designers ed artisti del panorama nazionale ed internazionale.

                                                         La bellezza salverà il mondo? 

Forse sì! Perché in questo periodo storico che ha un occhio di riguardo alla grande bellezza racchiusa in un oggetto di prestigio e desiderabile può contribuire ad aiutare molto!

Se sceglierai di unirti a questo pensiero  l’asta avverrà in un GRUPPO FACEBOOK dedicato dal 24 al 26 Marzo, di seguito il link per maggiori info e iscriversi:

https://www.facebook.com/groups/233067231199537/

I vincitori verseranno l’importo direttamente in beneficenza
e sarà premura dell’artista inviare a proprie spese il prezioso.

 

CONTACT: Valentina Barella
Designer orafa e Modellista
About Fucina Orafa Milano
Via Francesco De Sanctis 34
20141 Milano
cell 348. 978. 97. 00
copertina ASTA
365 giorni, Libroarbitrio

DIARIO INTERIORE – La Mascherina – Covid-19 una nigredo collettiva – di Sara Teodori

Diario interiore del 13/03/2020 – Tempo di quarantena.

Sara Teodori - La maschrina - fotografia di Sara Teodori

 

La mascherina.

In questo momento storico è il bene più ricercato in assoluto.
Il Santo Graal degli anni duemila.
Tutti la vogliono, tutti la cercano disperatamente,
perché sembra possa essere l’unico mezzo per salvarci.
Ma salvarci da cosa?
Dal Covid-19 o da qualcosa di più profondo, di più radicato?

 La maschera è un simbolo antico, si pensa che fosse in origine un oggetto di difesa con lo scopo di atterrire il nemico. La maschera da guerra, del resto, si può ritenere logicamente derivata dalla pittura del viso e del corpo, la quale non può avere alcuno scopo se non quello di protezione magica. Come non pensare anche ad Halloween e alla tradizione di indossare una maschera spaventosa che allontani gli spiriti cattivi. E forse è questo che tentiamo di fare con le nostre mascherine, tentiamo di atterrire il virus, spaventandolo con la nostra maschera magica.

La Maschera è anche l’oggetto di potere di uno degli Dei/Archetipi più spaventoso dell’olimpo/inconscio collettivo: Ade, il re degli Inferi. La maschera di Ade gli donava l’invisibilità, attraverso la quale poteva esercitare il potere di spogliarsi della propria identità per assumerne diverse altre, così numerose che forse a conti fatti non ne aveva nessuna.  Il vantaggio di indossare di volta in volta una maschera diversa gli forniva l’opportunità di rendersi invisibile e di trasgredire alle regole poiché era consapevole che sarebbe rimasto impunito.  Ade conosce due grandi limiti: quello del tempo imposto dal padre Crono e quello dello spazio espresso simbolicamente dalla madre terra Rea. Essendo però figlio di questi limiti osa trascenderli soprattutto per quanto riguarda il luogo in cui era stato relegato.

E non è forse quello che facciamo noi oggi? La maschera ci sta permettendo di trascendere i limiti del tempo e dello spazio, non dobbiamo andare a lavoro, non dobbiamo uscire, abbiamo un tempo rubato in uno spazio definito su misura per noi, oro prezioso caduto dal cielo (o dagli inferi?) che possiamo utilizzare per fiorire, evolvere e guardare in faccia le nostre ombre.

Ad Ade è stato assegnato il compito di prendersi cura di ciò che viene represso ed occultato, dei segreti, delle vergogne, delle pulsioni oscure, delle emozioni negative, dei rimpianti e delle paure. E noi siamo qui, in pieno regno di Ade, a guardare dritte in faccia le nostre paure, con la nostra mascherina, tentando di allontanarle, tentando di esorcizzarle. E’ un occasione rara per l’umanità, l’occasione di portare a coscienza il marciume, di portare in luce l’occultato, di trasformarlo. Come alchimisti dell’anima, abbiamo la possibilità di affrontare insieme una nigredo collettiva, di morire a noi stessi e rinascere come gli esseri umani che siamo destinati ad essere. Non è un caso che tutto questo stia accadendo poco prima di Pasqua, in tempo di quaresima, in tempo di morte, in tempo di Ade. Se saremo in grado di affrontare collettivamente le nostre zone oscure sarà possibile avviare un globale processo di trasformazione e rinascita, realizzando una conoscenza più profonda di sé. Con grande sforzo ed impegno si possono intravvedere i contorni della ricostruzione della propria identità, della rettificazione e del risanamento. Quindi ritornando alla domanda iniziale, da cosa può salvarci la nostra mascherina per davvero? Da noi stessi, dai condizionamenti che abbiamo, dal bagaglio di sovrastrutture che non riusciamo a lasciare andare e dalla menzogna che ci raccontiamo ogni giorno. Ade attraverso la maschera perde la propria identità per assumere quella del Dio che rappresenta.

Ed è quello che possiamo fare anche noi,
indossare la maschera per perderla
e finalmente identificarci con il divino che è in noi.

****

CONTACT OF

365 giorni, Libroarbitrio

Lettera agli Italiani – poesia di Er Pinto

Lettera agli Italiani - poesia di Er Pinto

Er monno inizia quando tutto è fermo
Perché co’ ‘e bocce ferme se ragiona
Appiccicati a un libro o a quarche schermo
Se po’ pensa’ a chi semo de persona

C’è chi c’è annato contro ‘a ‘na Corona
Prima che diventasse malattia
Chi sempre più ribelle s’emoziona
Lottando con pensieri e fantasia.

Sembra che ‘sto microbo virale
Che obbliga a divide le persone
Ce sta a dà ‘na lezione naturale:
Che pure da divisi, serve unione

Mò damo più valore alla nazione
Ce stanno più Mazzini e Garibaldi
De Cura e Sanità semo nozione
Distanti ma co’ i nervi belli saldi

Abituati a strigne la cintura
Saremo er vecchio saggio dell’Europa
Armati de Sapienza e de Cultura
Ar monno damo ‘a Briscola e la Scopa

Ma quanno finirà ‘sta pestilenza
E c’ameremo ancora per la strada
Nun se dimenticamo l’importanza
De non discrimina’ comunque vada

De aiutasse sempre tra le razze
De non pensa’ che non semo capaci
De apri’, le porte, i porti, le terrazze
De esse meno duri e più tenaci

Non fasse riconosce come quelli
Da “Pizza, Mare, Mafia e Mandolino”
Del Bel Paese siamo esempi belli
Che inducono al rispetto del vicino

Valorizziamo l’arte, la bellezza
Vantiamoci di storia e di passione
La simpatia e la nostra brillantezza
Senza dar segno di maleducazione

Ridamose ‘na mossa ai piani alti
Velocizziamo l’amministrazione
Facciamoli in avanti questi salti
Italia, è tempo di resurrezione.

© Er Pinto
Marzo 2020
Instagram: @erpinto_
https://erpinto.it/lettera-agli-italiani/

Potete acquistare il libro  IL PESO DELLE COSE di Er Pinto al link di seguito
https://erpinto.it/i-miei-libri/

365 giorni, Libroarbitrio

Roma Tre Radio – Femminism 3

L'immagine può contenere: 1 persona, testo

Feminism 3. Fiera dell’editoria delle donne risulta annullata a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 (coronavirus).
Ne parliamo oggi a #Dickens che ritorna in diretta alle 17 su https://radio.uniroma3.it/
In studio Maria Palazzesi di Herstory Femminismo a Roma – by Archivia e Maria Rosa Cutrufelli che ci presenterà anche il suo nuovo libro “L’isola delle madri” edito da Libri Mondadori
In collegamento telefonico, Lié Larousse ci porterà nella serata Reading & Concerto – Bestseller Books presenta poeti e canzoni che si terrà il 6 marzo alla RED la Feltrinelli Tomacelli