365 giorni, Libroarbitrio

Racconto di un’esperienza poetica ecclesiastica nel sogno – Lié Larousse

Questa notte ho sognato di leggere le mie poesie in chiesa, ma la poesia scelta troppo lunga ha suscitato un malcontento tra i fedeli che se la sono svignata a gambe levate.
Ho riso e osservato il volto triste del parroco che mi implorava di tornare la domenica successiva con una poesia breve e meno dolorosa.
.Certo Padre. – ho risposto, mi sono svegliata l’istante dopo.

E allora questa mattina ho pensato di pubblicare una mia poesia estratta dal mio nuovo melanconico libro . Dopo di noi. , versi che si bagnano di disperazione totale e gioia immensa al contempo.
Per me questa è una vera e propria illuminazione, una scoperta, perché non ho provato malessere mentre vedevo andar via la gente, né ho provato sentimenti di disagio con il prete, e noi sappiamo che i sogni non sono solo sogni e di questo ne parleremo presto.

Ho scelto questa poesia aprendo il libro a caso, ma il caso non esiste e non siamo mai solo noi a scegliere soli, eccola:

.So di non sapere.

.Ci sono amori immensi
per ciò che non si può toccare
che è solo immagine, che è irreale
non è facile capire
né spiegare
la chiamiamo realtà
ma se io vi dicessi che non esiste,
che nulla è vero tranne l’amore
e spiegarvelo poi cos’è l’amore,
come si fa?
e allora spiegami l’acqua e il suo fluire
spiegami l’Aria
che si colora di Cielo
spiegami la Terra
che partorisce giorno dopo giorno
spiegami il Sole
col suo sorgere e tramontare
spiegami la Luna
col suo brillare pallido ad illuminare la notte
e la notte
portatrice di sogni
preghiere e mutazioni
come il bruco la sua metamorfosi.

Articolo e poesia di Lié Larousse

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