Signori Bambini
Specchiatevi Qui
Lo Studio Del Non Più Carcerato
Con Scheletri Di Ranocchiole
Esploravo Sotto Casa
Nel Sottoscala
Una Natura Selvaggia
Anticorpi
Per Il Mal Di Fondo
Il Giro Del Mondo
In Due Anime
La Mia
La Tua
La Grande Scoperta
Fuori Per Buona Condotta
Non Ci Sono Finestre
Solo Un Grande Oblò
Solo A Darsi Luce
Sentinelle Le Stelle
Sciami Di Lucciole
Brillanti
Nugoli Di Fiamme
Scintille Di Cielo
Quando Diventa Notte
Diventa Taciturno
Tenebroso Indescrivibile
Metafisico Metanfetaminico
Scendi Uno Scalino
Che Nella Mia Mente Non C’è
Né L’Isola Né La Sintesi
Rifletti
Cercano Di Fuggire
– chi?
– come chi? le ranocchiole!
E’ Auspicabile Questo Scritto
Non Ha Senso
E’ Concreta L’Esigenza
Non Ne Deve Avere
Ho Rapito Il Mio Cervello
Catramoso Ha La Voce Roca
Spettinati Pallidi Capelli
Lunghi Fin Su Le Spalle
Voleva Rallentarmi
Farmi Inciampare
Io Voglio Solo Fare Origami
Fra Cannibali E Avvoltoi E Capitalisti
E Poi Qui Sotto Sotto Al Sottoscala
Sono A Caccia
Del Bambino Vispo Che Come Me Fa Origami
Ma Di Quiete Nella Tempesta
La Realtà Enigmatica E’ Come Appare
Finzione Quotidiana
E La Vita E’ Vizio
Starla A Vivere Un’Ossessione
– ma le ranocchiole che fine hanno fatto?
– come ? Che non l’hai visto? le ha rapite il mio cervello!
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