365 giorni, Libroarbitrio

“Ode su un’urna greca & Ode a un usignolo” John Keats

Ricardo Fernandez Ortega

Avere un sorso di vino!
Da lungo, lungo tempo
raffreddato nelle profonde caverne della terra,
dal sapore di Flora, di campagna verde,
danze, canti provenzali, e allegria solare!
Poter bere una coppa colma del caldo Sud,
colma di rossa, vera Ippocrene,
con perle, bollicine scintillanti all’orlo,
e la bocca una purpurea macchia;
potessi io bere, e non visto abbandonare il mondo
e via, con te svanire nella foresta oscura.

Via! Via! Volerò da te, 
non portato da Bacco e dai suoi leopardi,
ma sulle ali invisibili della poesia,
anche se lenta e dubbiosa la mente indugia:
con te, di certo, tenera è la notte…
Ma qui non c’è alcuna luce,
se non quella che dal cielo le brezze hanno soffiato 
attraverso verdeggianti oscurità
e tortuosi sentieri di muschio

365 giorni, Libroarbitrio

“Dimostrazione” Les Murray

porta nel bosco

No. Non da me. Mai.
Non un passo nella vostra marcia,
non una nota nel vostro unisono,
raglio che si fa latrato.
Striscioni solcati una fiumana,
esibizioni di forza priva del voto,
strozzatevi con queste pillole in quartine.
Mai riconoscerò le vostre pretese,
neppure se innalzaste Gesù Bambino
a Presidente del Paese di Bengodi
o ululaste per l’Elisir trovato,
m’irretirebbero le vostre aspettative
di casta. Superumani nell’accusa,
vorreste reclutarmi per un mondo
di gente riempita di sputi, gente
che fugge davanti la poesia che avanza.
Qualunque sia il vostro discrimine di classe
io provengo da una assai più in basso,
un paria per le mode da voi escogitate ed
imposte. Quel che la massa fa non è mai pulito,
non all’inizio, non quando ammannito ai media,
non quando polizia. Le prime dimostrazioni
che vidi, prima degli striscioni, erano
contro di me, solo, per due anni, ogni giorno
cori, con intermezzi di semi-conciliatorie
punzecchiature, e una sussiegosa viltà morale
che affettava profonda repulsione. Il vostro
ordine del mondo l’ho scoperto allora.

 

365 giorni, Libroarbitrio

“Welcome To The Jungle” Guns N’ Roses