365 giorni, Libroarbitrio

Il “Limerick” e il “Nonsense” di Toti Scialoja

Roma 6 ottobre 2013

Toti Scialoja

Con questi due termini inglesi ci si riferisce  a due tipi di composizioni simili: brevi filastrocche con rigorose  strutture grammaticali e metriche, ma contenuti assurdi.

Il “Limerick” è di origine irlandese, ha la forma di una strofa rimata di cinque versi.

Il “Nonsense”, storiella senza senso in rima, divenne famoso  come genere nell’Ottocento per merito del poeta pittore inglese Edward Lear.

In Italia possiamo annoverare tra i poeti che fecero uso di queste due composizioni liriche Toti Scialoja.

Il suo esordio come poeta risale al 1961 e da quel momento la produzione in versi continua con risultati  molto originali.

Le poesia basate nel gioco ricercato delle rime, assonanze, consonanze e allitterazioni, sono cariche di ironia e gusto per l’invenzione provocatoria.

Il poeta pubblica: Versi del senso perso, I violini del diluvio, Rapide e lente amnesie.

Muore a Roma nel 1998

Di seguito un accenno dei suoi originali versi:

L’orchestrina tra i glicini
attira la bufera
d’agosto – estremi applausi
a un valzer che si oscura.
Il vento gira in tondo
svita i violini vili
– poi da un cielo di piombo
l’argento scende a fili.

Toti Scialoja

A domani

LL

 

365 giorni, Libroarbitrio

La Poesia salva la vita

Roma 4 agosto 2013

Poesia

Muse, che tante volto ributtai,

importune correte a’ miei dolori,

per consolarmi sole ne’ miei guai

con tai versi, tai rime e tai furori,

con quali ad altri vi mostraste mai,

che de mirti si vantan ed allori…

Giordano Bruno

Le mie poesie portano un dolce profumo

come nell’aiuola tua preferita il giacinto.

Herman Hesse

E’ povero il mio dono, flebile la mia voce,

ma io vivo il mio essere sulla terra

 è di consolazione a qualcuno…

Evgenij  Baratynskij

Ti servono davvero le mie rime?

Ti danno coraggio e cibo nelle chiare

nelle scure tue solitudini preziose…?

Gerardo Diego

Rima, sonora compagna…

un tempo il tuo bel cinguettare

calmava l’anima mia,

la mia angoscia sapeva addormentare,

mi blandivi e vezzeggiavi,

lontano dal mondo mi portavi

in remote terre di magia.

Aleksandr Puskin

Le parole della poesia, come aboliscono

la morte desiderandola, così annullano

il dolore.

Toti Scialoja

A domani

LL

Spunto di lettura:
Antologia illustrata della poesia
Elvira Marinelli
Demetra Editore