Questa notte riposo sopra il tempio.
Con la mano posso cogliere le stelle.
Non oso dar suono alla mia voce,
per timore di destare chi abita nel cielo.
Tag: tempio
“Corrispondenze” Charles Baudelaire
La Natura è un tempio dove pilastri viventi
lasciano sfuggire a tratti confuse parole;
in essa l’uomo attraversa foreste di simboli,
che l’osservano con sguardi familiari.
Come lunghi echi che lontano si confondono
in una tenebrosa e profonda unità,
vasta come la notte e la luce del giorno,
i profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Vi sono profumi freschi come carni di bimbo,
dolci come oboi, verdi come prati,
e altri, corrotti, ricchi e trionfanti,
che si espandono come cose infinite:
l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso
che cantano i moti dell’anima e dei sensi.
Charles Baudelaire “Corrispondenze”
Roma 15 giugno 2013
“Corrispondenze”
La Natura è un tempio dove colonne vive
lasciano a volte uscire confuse parole;
l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli
che l’osservano con sguardi familiari.
Come echi lunghi che da lontano si fondono
in una tenebrosa e profonda unità
vasta quanto la notte e quanto la luce,
i profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Ci sono profumi freschi come carni infantili,
dolci come oboi, verdi come praterie
e altri corrotti, ricchi e trionfanti,
che hanno l’espansione delle cose infinite,
come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso
che cantano gli abbandoni dello spirito e dei sensi
di
Charles Baudelaire
A domani
LL
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