365 giorni, Libroarbitrio

ALLORA ECCO, NON ME NE FREGA PIU’ NIENTE – Gianluca Pavia

poesia g.p.

Nessuno dei miei amori
è sopravvissuto alla sbronza
cui era figlio,
e tutti gli amici traditi dai postumi
dell’ultimo after come ultima cena
incrostati a candide righe
tra cui non leggi mai niente.
Proprio niente era tutto ciò
che avevamo da perdere
eppure
l’abbiamo perso
nei santi uffizi
di segretissimi servizi
ai mediatici buffet
all you can hate;
eravamo spam indesiderata
e la salvezza un false flag
ma potevano ancora ripararci
riciclarci in uno scarto umano
socialmente semi-utile.
Allora ecco il back up di Dio
ma era sbronzo
o fatto
o fatto e sbronzo
e ha scaricato tutte le anime
in un cesso
o una nuvola troppo fragile
troppo facile da hackerare.
Allora eccoci qui
abusivi seduti comodi
nei salotti per bere,
a tavole rotonde
con gente fin troppo quadrata,
sui divani di psicologi
psichiatri, psicoterapeuti
più psicotici di noi.
Da rosolare la voglia di un colpo alla testa
e tanti saluti.
Allora eccoti
con quel sorriso che riscalda il cosmo
e i bassi meridiani
reazione chimica con licenza d’uccidere
ogni legge fisica.
Allora ecco
di tutto questo casino
di guerre batteriologiche
e pace liofilizzata
di vite ogm
e morte bio a km 0
di tutto questo
non me ne frega più niente.

Gianluca Pavia
DuediRipicca
#CHRISTIANSCHLOE

365 giorni, Libroarbitrio

“Come se il mare separandosi” Emily Dickinson

Gabriel Pacheco

Come se il mare separandosi
svelasse un altro mare,
questo un altro, ed i tre
solo il presagio fossero

d’un infinito di mari
non visitati da rive –
il mare stesso al mare fosse riva –
questo è l’eternità.