365 giorni, Libroarbitrio

“Lady Lazarus” Sylvia Plath

Fanciulla sulla roccia a Sorrento - Filippo Palizzi

Seduta su uno scoglio in Cornovaglia
dovrei pettinarmi le chiome.
Vestirmi da tigre.
Avere una relazione.
Dovremmo incontrarci nell’aria.

tratto da Attraversando l’acqua

365 giorni, Libroarbitrio

Antonia Pozzi “Parole”

Roma 28 novembre 2013

Antonia Pozzi

Parole – vetri

che infedelmente

rispecchiate il mio cielo –

di voi pensai

dopo il tramonto

in una oscura strada

quando sui ciotoli una vetrina cadde

ed i frantumi a lungo

sparsero a terra lume.

da Parole, Garzanti

Nata a Milano nel 1912, Antonia Pozzi studiò all’università statale di Milano dove fu allieva del filosofo Antonio Banfi e si laureò in lettere, con una tesi su Flaubert che venne pubblicata postuma.

Fu autrice di liriche di grande valore poetico, legate all’esperienza della propria vita, e influenzate dalla poesia degli ermetici.

Morì a ventisei anni, suicida, nel 1938.

Le sue poesie furono pubblicate dopo la sua morte nella raccolta Parole che nel 1948 venne anche tradotta in tedesco.

L’ultima edizione dell’opera (Garzanti 1989) comprende anche le liriche di La vita sognata , dedicate, secondo le parole dell’autrice, alla “fiaba del tempo d’amore” .

A domani

Lié Larousse