365 giorni, Libroarbitrio

“Ubi Veritas” Madre Maria Teresa della Croce di Cristo

HeathcliffTTT

Nel silenzio della notte oscura
le metafore e i bei sogni
avvolti nelle mistiche preghiere
e nella divina luce che illumina
la prigionia dell’essere
occhi vagabondi al chiaro di luna,
nell’incertezza del mattino
merito o clemenza, nella via percorsa
le ombre vogliono trafiggere la luce
ed io mentre ringrazio la verità,
sommersa dal dubbio
si diffonde nell’animo la tenerezza
di un Dio fatto uomo
l’unica verità
e in quei attimi sublimi, dolcissimi
l’umana figura di Gesù Cristo
sotto il peso della sua dolorosa croce,
mi fa vivere questa vita
nell’armonia di un amore sublime ed eterno,
divino,
“bellezza antica e sempre nuova”
Oh Signore
l’anima mia solitaria
non cerca invano la verità
e il lume della ragione
attende
la luce
della tua eternità senza fine.

***

Chissà cos’è l’amore
se non il credere
incessante
pensiero

Chissà cos’è l’amore
allora ho bussato
per domandare
una risposta

la Sorella
poesia vicina
vivente nella casa del Signore
– l’amore è verità –  m’ha detto
– l’amore è Dio
– l’amore sei tu, sua figlia!

Per il tempo di quelle parole
m’è apparso d’essere amata
poi ho richiuso la porta
ma non capisco
sono loro sole a viverlo lì dentro
in quel cuore d’incenso
o noi qui fuori
in questo cuore di carne

Chissà cos’è l’amore …

L.L.

365 giorni, Libroarbitrio

“Vivere la vita” Mannarino

“Vivere la vita è come fare un grosso girotondo
c’è il momento di stare su e quello di cadere giù nel fondo.
E allora avrai paura
perché a quella notte non eri pronto
al mattino ti rialzerai sulle tue gambe
e sarai l’uomo più forte del mondo.
Lei si truccava forte per nascondere un dolore.
Lui si infilava le dita in gola per vedere se veramente aveva un cuore.
Poi quello che non aveva fatto la società l’ha fatto l’amore.
Guardali adesso come camminano leggeri senza un cognome…”

365 giorni, Libroarbitrio

“Nelle tue braccia” L.L.

Roma 26 gennaio 2014

Fratello e sorella

Vorrei vivere qui
in questo tuo abbraccio fratello mio
manto di sabbia che m’avvolge
granello di luce che squarcia
il buio di questa stanca ora della notte.

Vorrei vivere qui
in questo tuo abbraccio fratello mio
con le mani tue inquiete
carezzare le mie guance
fondere incantati attimi
a specchiarci nelle iridi
cullando la nostra rabbia
irrequieti animi nostri
che si placano al tatto
dell’essere morsi dalla vertigine che profuma
delle nostre parole tatuate di cielo plumbeo
sigillate da liquida cera lacca
in attesa per la partenza di un nuovo viaggio.

Vorrei vivere qui
in questo tuo  abbraccio fratello mio
posare le mie labbra sulla Madonnina che hai al centro del petto
e baciarla e pregarla
che  nulla possa mai scalfirti
e che deve proteggerti sempre
Dio anche ha questo dovere
e gli Angeli tutti.

Vorrei vivere qui
in questo tuo abbraccio fratello mio
che sa di un dono buono e puro come dovrebbe essere l’amore
emozione ch’io non conosco,
eppure,
 posso credere sia questa melodia
di tutte le note

che soffiano nelle mie orecchie
nella memoria del mio non dimenticarti
e nulla celano di male?
E nessun demone col suo terrificante essere
mi fa più troppa paura
se rivedo te
avvolgermi dalla musica
delle tue braccia.


E sì,
vorrei proprio vivere qui
in questo tuo abbraccio fratello mio.

Lié Larousse

A domani