365 giorni, Libroarbitrio

Où germe l’ouragan…

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Contemple-les, mon ame; ils sont vraiment affreux!
Pareils aux mannequins; vaguement ridicules;
Terribles, singuliers comme les somnambules;
Dardant on ne sait où leurs globes ténébreux.

Moi, je buvais, crispé comme un extravagant,
dans son oeil, ciel livide où germe l’ouragan,
la douceur qui fascine et le plasir qui tue.

Un éclair…puis la nuit!

Car j’ignore où tu fuis.
Tu ne sais où je vais…
C.B.

***

Je croyais.
Vraiment.
Je ne pouvais pas en être autrement aimé et aimable?

Lie Lié à dans la reve
Marie!
ma mère
me tranché les doigts avec un couteau à pain,
Christ!
mon père
me gronda de ne pas pleurer avec imprécations
en me tendant la verre rempli avec son dense vin.
L.L.

365 giorni, Libroarbitrio

“L’amore e il cranio” Charles Baudelaire

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Sopra il cranio dell’Umanità siede
Amore. E lì, assiso
come sul trono, lui, profano, ride
d’uno sfrontato riso,

ride e soffia bollicine rotonde
che si levano in alto
come volessero approdare a mondi
sotto celesti volte.

Il globo fragile, luminoso,
si slancia con veemenza,
vomita l’anima leggera esplosa
come aurata parvenza.

A ogni bolla con lamentosa voce
io sento il cranio dire:
questo gioco ridicolo e feroce
quando potrà finire?

Perché quello che la sua bocca espelle,
crudele, e in aria spande,
è, o mostro assassino, il mio cervello,
la mia anima, il mio sangue.

L’AMOUR ET LE CRANE

L’amour est assis sur le crane
De l’humanité,
Et sur ce trone le profane,
Au rire effronté,

Souffle gaiement des bulles rondes
Qui montent dans l’air,
Comme pour rejoindre les mondes
Au fond de l’éther.

Le globe lumineux et frele
Prend un grand essor,
Crève et crache son ame grele
Comme un sogne d’or.

J’etends le crane à chaque bulle
Prier et gémir:
– ” Ce jeu féroce et ridicule,
Quand doit-il finir?

” Car ce que ta bouche cruelle
Eparpille en l’air,
Monstre assassin, c’est ma cervelle,
Mon sang et ma chair!”

 

 

365 giorni, Libroarbitrio

Charles Baudelaire “Elevazione”

Roma 23 marzo 2014

Un uomo e una donna che osservano la luna C.D.F.

Sopra gli stagni, sopra le vallate,
i monti, i boschi, le nubi, il mare,
oltre l’etere, oltre l’astro solare,
oltre i confini delle sfere stellate,
spirito, tu ti muovi con agilità,
e come un buon nuotatore nell’estasi dell’onda,
con gioia percorri l’immensità profonda
con indicibile e virile voluttà.
Fuggi lontano da questi morbosi miasmi;
vola a purificarti in un’aria superiore,
e bevi, come un puro e divino liquore,
il chiaro fuoco che colma spazi limpidi.
Alle spalle affanni e grandi pene,
che pesano sull’esistenza brumosa.
Fortunato colui che con ali vigorose
si lancia in regioni serene  e luminose,
libera i suoi pensieri al cielo
come allodole quando è mattino,
e sulla vita vola  e facilmente comprende
il linguaggio dei fiori e delle cose mute!

A domani
Lié Larousse

365 giorni, Libroarbitrio

Paul Verlaine: Art Poétique

Roma 13 luglio 2013

Art Poétique

De la musique avant  toute chose (…)

De la musique encore et toujours!

Que ton vers soit la chose envolée

qu’on sent qui fuit d’une ame en allée

vers d’autres cieux à d’autres amours.

Que ton vers soit la bonne aventure

éparseau vent crispé du matin

qui va fleurant la  menthe et le  thym…

et tout le reste est littérature.

Un po’ di musica prima di tutto (…)

musica e sempre musica ancora!

Sia il tuo verso cosa che dilegua

e senti che con anima inquieta

fugge verso altri cieli, altri amori.

Sia il tuo verso bella avventura

nel vento frizzante del mattino

che porta odori di menta e timo…

e tutto il resto è letteratura.

Con i suoi toni ora mistici e spirituali, ora sentimentali e sensuali, Verlaine influenzò tutto il Simbolismo francese, e non solo, ricercando nella poesia una musicalità intima, la valenza evocativa delle parole più che la loro capacità descrittiva, un mondo di sentimenti delicati, una realtà ultraterrena.

Le sue opere: I poeti maledetti, Poemi saturnini, Feste galanti, Romanze senza parole, Saggezza, Allora e ora.

A domani

LL

365 giorni, Libroarbitrio

Uno dei poeti maledetti: Stéphane Mallarmé

Roma 11 luglio 2013

Risveglio

Una primavera malata tristemente ha cacciato

il lucido inverno, stagione dell’arte serena,

e nel mio essere che un cupo sangue sostiene

l’impotenza si stira in un lungo sbadiglio.

Crepuscoli bianchi si scaldano sotto il mio cranio,

un cerchio di ferro lo stringe come vecchio sepolcro,

triste vado errando e inseguo un vago sogno

nei campi ove la linfa sterminata si pavoneggia.

Poi cado snervato dai profumi degli alberi, stanco,

e con la faccia scavo una fossa al mio sogno,

mordo la terra calda dove sbocciano i lillà,

e sprofondo aspettando che la mia noia si alzi…

– Eppure ride l’Azzurro sopra la siepe, e fiori

d’uccelli si svegliano e cantano al sole.

di

Stéphane Mallarmé

A domani

LL

 

365 giorni, Libroarbitrio

La poesia nel XIX secolo (parte prima)

Roma 9 giugno 2013

Come stiamo studiando in questi giorni, l’Ottocento europeo fu un secolo molto complesso e articolato nei suoi aspetti politici, sociali e culturali. L’ottimistica fede illuministica di migliorare il mondo, dopo il fallimento della Rivoluzione francese e la reazione restauratrice delle monarchie europee, cedette il posto alla delusione e allo scoraggiamento.

L’individuo si contrappose alla società, che sentiva nemica, e si rifugiò in un mondo intimo e privato.

Il Romanticismo fu il vasto movimento di idee che nella prima metà dell’Ottocento interpretò queste inquietudini.

Sorto in Germania per esaltare l’anima nazionale tedesca contro il predominio della cultura francese illuministica e classicheggiante, si diffuse con aspetti diversi in tutta l’Europa. Suoi caratteri fondamentali furono il culto del sentimento e delle passioni contro il razionalismo, la religiosità concreta contro l’ateismo, la ricerca delle tradizioni dei singoli popoli contro il cosmopolitismo.

La poesia romantica fu il campo privilegiato del sentimento spontaneo, del mistero, dell’irrequietezza. Sintomatiche di un  disagio e di una ricerca di nuovi valori, le vite dei poeti furono in genere travagliate, disordinate e ribelli, segnate dalla tisi e dall’alcolismo, dall’isolamento e dalla precarietà economica, provocatorie nei confronti del conformismo e dell’ipocrisia borghese.

Abbiamo già studiato la corrente romantica per l’Italia, andiamo a vedere come si impose sul resto del mondo:

In Francia la poesia romantica conobbe una straordinaria fioritura ed ebbe significative risonanze sul piano mondiale. i romantici rivendicarono il ruolo centrale della soggettività e del biografismo, la ricerca dell’intimità dell’anima, il bisogno di sincerità e il senso profondo della natura. A tale concezione si contrappose il movimento del Parnaso, con il suo modello di poesia come arte pura, libera da ogni virtù pratica  e morale, quale visione spirituale e facoltà di scoprire e contemplare le idee. La rivoluzione più grande fu però compiuta dal Simbolismo di Baudelaire, che inaugurò la poesia come espressione del vissuto e traduzione cifrata sussurrata, da Rimbaud con l’affermazione del ruolo veggente del poeta e da Mallarmé con la ricerca dell’assoluto poetico.

A domani

LL

365 giorni, Libroarbitrio

Struttura del libretto autobiografico

Roma 10 febbraio 2013

Originalità della struttura linguistica

La vita di Dante degli Alighieri si svolse fra la nativa Firenze e le corti dell’Italia centrale e settentrionale. Strettamente condizionata dagli eventi politi che turbarono la città alla fine del secolo, essa si svolse in due tempi che potrebbero dirsi distinti, se si considera che l’esilio, intervenuto ad imprimere una svolta anche alla sua produzione letteraria, assunse per il poeta un significato quasi emblematico, come segno del destino universale della sua voce.

Il lavoro più simbolico ed anche di originale struttura linguistica è il Vita Nova libretto autobiografico così intitolato, concepito come libro di memorie, in cui gli avvenimenti di rilievo sono documentati da altrettanti componimenti poetici scritti ed ora spiegati in prosa nella loro circostanza, in modo che ne risulti una vera e propria cronaca, conformandosi secondo una scrittura decisamente narrativa. Il filo conduttore è l’amore di Dante per Beatrice vista all’età di nove anni e rivista all’età di diciotto, quando un profondo turbamento dà inizio alla sua vita nuova, tutta dedicata a questo pensiero. Lo sviluppo del racconto per un verso si arricchisce di aspetti romanzeschi e drammatici, per l’altro risulta essere la storia di una progressiva interiorizzazione dell’amore, ossia la storia di come il poeta si trasformi profondamente avvertendo il suo sentimento sempre meno legato alla sua figura fisica della donna, e sempre più alla sua ideale realtà. La storia insomma è la storia interiore del poeta, in cui le vicende esterne segnano un perfezionamento della sua anima e insieme della sua poesia.attraverso sofferenza conquiste e difficili prove; ma è anche storia di Beatrice, della sua giovane età alla sua prematura morte e all’ascesa in cielo  immaginata dal poeta. Quindi il libro della memoria si presenta insieme come un’autobiografia ideale e come un racconto agiografico, ossia il racconto della vita di una santa, Beatrice, che ha segnato la vita del poeta, o meglio la vita di ogni uomo, dell’uomo redento, toccato dalla grazia, simboleggiato dal poeta.

A domani

LL