
alla libreria Mondadori di Via Cola di Rienzo, a Roma,
per festeggiare le 1000 copie vendute di “Anima SEMISERIA” di Alessandro da Soller. L’autore sarà presente,
penna e bottiglia di Prosecco alla mano,
per firmare copie e brindare!
DuediRipicca
365 giorni
Nell’estate del 1642, a Plymouth, nel Massachusetts, un adolescente fu accusato di aver sodomizzato una cavalla, una mucca, due capre, cinque pecore, due vitelli e un tacchino. E’ una storia vera, sta scritta sui libri. In osservanza alla legge biblica contenuta nel Levitico, dopo aver confessato, il ragazzo fu costretto ad assistere alla macellazione di ognuno di quegli animali. Dopodiché venne ucciso, e il suo corpo fu buttato insieme alle altre carcasse in una fossa comune priva di lapide.
Ma all’epoca non avevano ancora inventato la terapia di gruppo per sessodipendenti.
La fase quattro di quel ragazzo deve aver scoperto gli altarini di un’intera fattoria.
Chiedo: “ci sono domande?”
Gli alunni di quarta elementare mi guardano e tacciono. Una bambina in seconda fila dice: “Cosa vuol dire sodomizzare?”.
Le dico: chiedilo alla maestra.
Ogni mezz’ora devo spiegare all’ennesima mandria di bambini di quarta elementare una serie di stronzate di cui non frega niente a nessuno, tipo come si fa ad accendere un fuoco. A intagliare una mela a forma di testa di bambola. A ricavare l’inchiostro dalle noci nere. Come se fosse roba che gli serve per accedere a un buon college.
Oltre a deformare le povere galline, i bambini di quarta elementare portano sempre qualche microbo. Non c’è da sorprendersi se Denny ha costantemente il naso che cola e la tosse. Pidocchi, verme solitario, clamidia, tigna…Sul serio, queste scolaresche in gita sono una versione in miniatura dei cavalieri dell’Apocalisse.
Le virgole possono cambiare il senso di una frase,
fino a trasformarla in una completamente diversa.
Amore
Credo nel Signore
creatore del Cielo e della Terra
da far vibrare l’anima mia libera
di non dovere nulla all’uomo.
Questa mattina durante la ricreazione Laila è scomparsa.
L’ho cercata ovunque. In fondo la classe. Nell’armadio dei giochi. Ai cappotti. Dal bidello. Nei bagni. Ho guardato fuori dal finestrone che da sul cortile. Ho corso in fondo in fondo, proprio giù dove quasi finisce la scuola spiando in tutte le classi. Mi sono affacciata sul giardino. Nella palestra.
E’ andata via?
Poi.
La maestra mi ha preso per un braccio e arrabbiatissima ha detto che tutti mi cercavano. Io fissavo i suoi occhi zitta. Credo che odora di mamma. Le mamme forse profumano tutte uguali?.
Poi ha pure detto che la ricreazione era finita da un bel pezzo e siamo rientrate in fretta in classe.
Mi sono seduta al banco. Dalla cartella ho preso il mio quaderno preferito con tutti i disegni di insetti che volano. Ma una mano piccola l’ha acciuffato prima di me.
Laila!
Come se nulla fosse. Come se io non la stavo cercando da un sacco di tempo eccola qui col suo sorrisetto.
Ma dove eri? Avrei voluto chiederle. Ma ho fatto un sorriso grande anche io e non le ho detto nulla.
L’ho lasciata in pace.
L.L.
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