365 giorni, Libroarbitrio

Brindiamo alle 1000 copie vendute della raccolta di racconti – Anima SEMISERIA di Alessandro Da Soller

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“Un compagno di classe modificò l’elenco degli alunni, ribattendolo a macchina di sana pianta. Il giorno dopo, appena entrati, avremmo avuto due ore della famigerata Ragioneria con il professor Grisù, dal nome del pericoloso gas. Fiatella sturba somari e ascella pezzata come un bracciante di Carpi il giorno di ferragosto, il nostro insegnante era famoso per l’olezzo dei
suoi molari anche a Ulan Bataar. Mister Grisù entrò in classe e, dopo aver scardinato l’elastico delle mutande ascellari con un movimento che ricordava uno smash tennistico, aprì con noncuranza il registro. Tranquillo come un poppante di fronte una mammella, iniziò a scandire a voce alta il nome degli alunni, fin quando un sorriso gli riempì il bel faccione napoletano che
lo contraddistingueva.
– Ma che bella cosa, teniamo uno studente spagnuolo quest’anno –, proferì in puro dialetto di Mergellina.
– Diego Della Vega, alzati in piedi che ti vogliamo conoscere.Diego
Della Vega? – chiese incuriosito il docente. – Della Vega, che fine hai fatto?
E qui entrai in scena io. Nascosto, attendevo la fatidica domanda per fare la mia comparsata. Spalancai la porta e con due saltelli fui di fronte alla cattedra. Vestito come Zorro con cappello nero e mascherina sul viso, brandivo una spada al grido di: – Eccomi, chi mi ha chiamato?
Inutile spiegarvi cosa successe. I compagni di classe si sbudellarono dalle risate, mentre mister Grisù, livido in viso, cercò con uno smash di spostare nuovamente l’elastico, nello stesso momento in cui azzardava una mossa per appropriarsi della sciabola del mitico Zorro. Con mossa felina feci un passo indietro e…”
E vi aspettiamo domani domenica 20 novembre
alla libreria Mondadori di Via Cola di Rienzo, a Roma,
per festeggiare le 1000 copie vendute di “Anima SEMISERIA” di Alessandro da Soller. L’autore sarà presente,
penna e bottiglia di Prosecco alla mano,
per firmare copie e brindare!
Per maggiori informazioni sull’autore e l’evento di domani scrivete a: duediripicca@yahoo.com
DuediRipicca
365 giorni, Libroarbitrio

“Soffocare” Chuck Palahniuk

Soffocare - cervelli

Nell’estate del 1642, a Plymouth, nel Massachusetts, un adolescente fu accusato di aver sodomizzato una cavalla, una mucca, due capre, cinque pecore, due vitelli e un tacchino. E’ una storia vera, sta scritta sui libri. In osservanza alla legge biblica contenuta nel Levitico, dopo aver confessato, il ragazzo fu costretto ad assistere alla macellazione di ognuno di quegli animali. Dopodiché venne ucciso, e il suo corpo fu buttato insieme alle altre carcasse in una fossa comune priva di lapide.
Ma all’epoca non avevano ancora inventato la terapia di gruppo per sessodipendenti.
La fase quattro di quel ragazzo deve aver scoperto gli altarini di un’intera fattoria.
Chiedo: “ci sono domande?”
Gli alunni di quarta elementare mi guardano e tacciono. Una bambina in seconda fila dice: “Cosa vuol dire sodomizzare?”.
Le dico: chiedilo alla maestra.
Ogni mezz’ora devo spiegare all’ennesima mandria di bambini di quarta elementare una serie di stronzate di cui non frega niente a nessuno, tipo come si fa ad accendere un fuoco. A intagliare una mela a forma di testa di bambola. A ricavare l’inchiostro dalle noci nere. Come se fosse roba che gli serve per accedere a un buon college.
Oltre a deformare le povere galline, i bambini di quarta elementare portano sempre qualche microbo. Non c’è da sorprendersi se Denny ha costantemente il naso che cola e la tosse. Pidocchi, verme solitario, clamidia, tigna…Sul serio, queste scolaresche in gita sono una versione in miniatura dei cavalieri dell’Apocalisse.

365 giorni, Libroarbitrio

“La corda”

 

Le virgole possono cambiare il senso di una frase,
fino a trasformarla in una completamente diversa.

Amore

 

365 giorni, Libroarbitrio

1989

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Credo nel Signore
creatore del Cielo e della Terra
da far vibrare l’anima mia libera
di non dovere nulla all’uomo.

Questa mattina durante la ricreazione Laila è scomparsa.
L’ho cercata ovunque. In fondo la classe. Nell’armadio dei giochi. Ai cappotti. Dal bidello. Nei bagni. Ho guardato fuori dal finestrone che da sul cortile. Ho corso in fondo in fondo, proprio giù dove quasi finisce la scuola spiando in tutte le classi. Mi sono affacciata sul giardino. Nella palestra.
E’ andata via?
Poi.
La maestra mi ha preso per un braccio e arrabbiatissima ha detto che tutti mi cercavano. Io fissavo i suoi occhi zitta. Credo che odora di mamma. Le mamme forse profumano tutte uguali?.
Poi ha pure detto che la ricreazione era finita da un bel pezzo e siamo rientrate in fretta in classe.
Mi sono seduta al banco. Dalla cartella ho preso il mio quaderno preferito con tutti i disegni di insetti che volano. Ma una mano piccola l’ha acciuffato prima di me.
Laila!
Come se nulla fosse. Come se io non la stavo cercando da un sacco di tempo eccola qui col suo sorrisetto.
Ma dove eri? Avrei voluto chiederle. Ma ho fatto un sorriso grande anche io e non le ho detto nulla.
L’ho lasciata in pace.

L.L.