365 giorni, Libroarbitrio

“Pensieri che tramontano…” Loris Giorgi

image1Fotografia di Loris Giorgi – Perth – Australia

Bruciano i pensieri
sull’asfalto infuocato
vaporizzandosi in gioie e dolori
rendendo tutto più complicato.

Il salice deride
l’albero di un viola opaco
mentre il cielo cobalto
rende il tutto più vivo.

Come una vipera la vita
attende solo il momento giusto per avvelenarti
e l’attesa che le cose migliorino
logora l’animo.

La felicità ha i secondi contati.
– Io conto su di lei per aprire gli occhi,
ed assaporarne il forte impatto.

Il vento oggi
smuove la natura
come fosse un quadro astratto
tra il buio e la luce dei riflessi
sembra chiaro il senso
tutto ad un tratto.

Le luci spente del parco
danno sfogo alla fantasia che rimbalza
tra i suoni della natura
perdendosi in un piacevole caos.

C’è traffico nei miei pensieri
e questo mi permette di fermarmi a riflettere
di quanto la vita sia bella.

Gli affetti come pugnali affilati
segnano la mia vita.

Adoro ascoltare la natura pulita da tutti i disturbi dell’uomo.

365 giorni, Libroarbitrio

“La Chimera” Dino Campana

Don Thompson - Salice

Non so se tra rocce il tuo pallido
Viso m’apparve, o sorriso
Di lontananze ignote
Fosti, la china eburnea
Fronte fulgente o giovine
Suora de la Gioconda:
O delle primavere
Spente, per i tuoi mitici pallori
O Regina o Regina adolescente:
Ma per il tuo ignoto poema
Di voluttà e di dolore
Musica fanciulla esangue,
Segnato di linea di sangue
Nel cerchio delle labbra sinuose,
Regina de la melodia:
Ma per il vergine capo
Reclino, io poeta notturno
Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
Io per il tuo dolce mistero
Io per il tuo divenir taciturno.
Non so se la fiamma pallida
Fu dei capelli il vivente
Segno del suo pallore,
Non so se fu un dolce vapore,
Dolce sul mio dolore,
Sorriso di un volto notturno:
Guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti
E l’immobilità dei firmamenti
E i gonfi rivi che vanno piangenti
E l’ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti
E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti
E ancora ti chiamo ti chiamo ti chiamo Chimera