365 giorni, Libroarbitrio

“Febbre” Sylvia Plath

Paura? Cosa vuol dire?

L. abeille

Le lingue dell’Inferno
sono ottuse, ottuse come la tripla
lingua dell’ottuso, grasso Cerbero
che anela sulla porta. Incapace
di sanare leccandolo l’infiammato
tendine, il peccato, il peccato.
Sfrigola l’esca da fuoco
l’indelebile puzza
di candela soffocata!
Si srotolano, o amore, i bassi fumi
da me come le sciarpe di Isadora, ho terrore
che una mi accalappi, mi ancori alla ruota.

Amore mio, ho passato
tutta la notte annaspando
fra lenzuola grevi come il bacio d’un perverso.

Penso che sto sollevandomi
forse mi librerò –
I grani di ardente metallo volano e io, amore, io
sono una pura
Vergine d’acetilene
con una scorta di rose,
di baci, di cherubini
di tutto che esprimono queste rosee cose…

365 giorni, Libroarbitrio

“Mondo sotto lucernario verde” Luciano Folgore

szabadon , 80x60 cm , olaj-vászon

Monta un color d’erba ovunque.
Hanno versato un succo di foglie nuove
entro la conca del mondo.
Tepidità che s’apre nelle cellule a gemma.
Si pensa con zampilli di sorgente.
La vita è tutta un’infanzia
e nelle vene c’è un senso di trifoglio.
Cuore verde a bocciolo
senza preoccupazione della rosa
che nascerà
con cinque sepali soli,
stellanti
intorno a un fermento d’odore.