365 giorni, Libroarbitrio

Poesie sparse – Rilke

foto di Luca - Davide- Lié - Venezia luglio 2016

(giocano i capelli in barca/col vento gli schizzi lagunari – L.L.)

Tutto tenevo aperto di me,
dimenticavo
che fuori non ci sono solo cose ed animali
sempre in sé intenti,
il cui occhio sporge
dal cerchio della loro vita appena
come fa un quadro dalla sua cornice;
che da ogni parte in me lasciavo irrompere
sguardi,
curiosità,
pensieri senza posa.

Poi succede
si formano occhi nello spazio
e vedono, il puro esistere mio.

365 giorni, Libroarbitrio

Qualcosa di bello – Rilke

Questo è qualcosa di bello
ch’io possa fartene dono
l’attimo dopo nasconder la mano
nascondendomi.

E poi torna di nuovo lei,
necessaria come unica cosa sola,
la solitudine, grande solitudine interiore.

Volgere lo sguardo dentro di sé
per ore non incontrare nessuno:
questo bisogna saper ottenere.

E forse potremmo dire così
– che l’amore consiste in questo,
– che due solitudini miracolosamente incontrate si proteggono a vicenda.

Si toccano.

Si salutano.