365 giorni, Libroarbitrio

“Il colore del tuo sangue” l’ultimo romanzo di Paolo Restuccia: splendido, feroce, necessario. Recensione di Lié Larousse

È piena estate, siamo in una Roma a prima vista svuotata dal turismo molesto e dal traffico ma traboccante di colorite pelli sudate e afrori esotici. E’ la Roma di chi non si può permettere le vacanze al mare tanto più l’amico sbagliato al momento sbagliato, è la Roma di Greta Scacchi filmmaker alla ricerca del soggetto giusto nell’attimo giusto. Ci piace subito questa giovane donna, l’intraprendenza, la stravaganza, e saliamo in sella al suo motorino sfilando in canottiera e short a scoprire gli amori complicati, i ricordi che affiorano da un passato nemmeno troppo lontano, i valori che si è costruita col tempo, un tempo fatto di solitudini e scelte fuori dal comune, come fuori dal comune è la sua bellezza e il suo guardare la vita sempre attraverso un obiettivo a 360 gradi. Una vita per nulla facile, ma vissuta con disinvoltura, libertà. Ecco, la libertà, non mettiamo mai in discussione la nostra libertà, anche se l’epoca in cui viviamo, in cui vive Greta, ci mette a dura prova, finché è la sorte ad intervenire con la penna di Paolo Restuccia in questo suo ultimo romanzo “Il colore del tuo Sangue”, Arkadia editore.
L’autore è il grande regista di questo romanzo, alle primissime righe siamo immediatamente conquistati come in una travolgente storia d’amore ritrovandoci invischiati in quell’ADESSO con cui apre la scena iniziale per farci scivolare via in un travolgente PRIMA tra sampietrini roventi, identità mascherate, fraintendimenti, certezze infrante; un susseguirsi di immagini che fotografano l’ansia, la paura, lo sconforto, ma anche la tenerezza e l’amore di chi ogni giorno combatte la sua intima guerra quotidiana, e il lettore suda, annaspa, ha il fiato corto, scappa, grida all’inverosimile contro le ingiustizie e poi tace, tace tenendosi la mano a tapparsi la bocca, e siamo Nadir piccoli ed indifesi, siamo Anissa e Farid fragili ed offuscati, siamo l’indolente Del Re, siamo le bugie che ci raccontiamo e le verità che ci neghiamo, ma soprattutto siamo l’eroina di questa splendida, feroce, necessaria narrazione, siamo tutti Greta Scacchi.

Carissimi lettori, come per ogni libro che ho amato molto, io vi consiglio di leggerlo rispondendovi alla domanda: tu lo hai mai guardato il colore del tuo sangue?”

Recensione di Lié Larousse

Romanzo: Il colore del tuo sangue  
Autore: Paolo Restuccia
Casa editrice: Arkadia
Pagine 268
€ 17

365 giorni, Libroarbitrio

Lié Larousse ospite da Gigi Marzullo per la trasmissione “Mille e un libro”

Lié Larousse Mille e un libro Gigi Marzullo

– Un giorno la paura bussò alla mia porta.
“L’amore” andò ad aprire e non trovò nessuno.-

Per i sognatori, e per tutte quelle persone che sanno cercare e trovare la bellezza dell’amore in ogni cosa.
LiéLarousse  DuediRipicca #GianlucaPavia  #rai1 #milleeunlibro #lié #poesia
#gigimarzullo

guarda il video al link di seguito:

365 giorni, Libroarbitrio

SALVIAMO IL PIDOCCHIETTO Io L’8 – contro la chiusura del Cinema Delle Provincie

SIT-IN “DI PROPOSTA” NO ALLA CHIUSURA DEL CINEMA DELLE PROVINCIE, COSTITUZIONE SPONTANEA
“COMITATO ARTISTICO PER LA SALVAGUARDIA DEL PIDOCCHIETTO”

CINEMA DELLE PROVINCIE

LUNEDI’ 8 OTTOBRE 2018 ORE 18.30
INCONTRO CON 
ATTORI, REGISTI,
ARTISTI E IL QUARTIERE 

PER DIALOGO PROPOSITIVO E PER SCONGIURARE 
LA SOSPENSIONE DELL’ATTIVITA’ CINEMATOGRAFICA DELLA STORICA SALA PARROCCHIALE SORTA NEL 1934

“Un quartiere intero, quello di Piazza Bologna, a Roma, è in agitazione per la sospensione della regolare attività cinematografica da parte del nuovo parroco di Sant’Ippolito riguardante la storica sala cinematografica CINEMA DELLE PROVINCIE, memoria storica dell’intera città, datata 1934.
Il nuovo parroco, Mons. Manlio Asta succeduto nei mesi scorsi a Don Mauro Cianci, nell’omelia di domenica 30 settembre ha comunicato ai fedeli il “cambio di destinazione ARTISTICA E CULTURALE della sala” che, dall’estate, non ha più riaperto al pubblico. Durante la sua predica, tra lo stupore degli astanti, l’alto prelato ha dichiarato di utilizzarla d’ora in avanti per scopi più propriamente religiosi, come seminari e convegni, per farla diventare luogo di incontro per genitori e ragazzi sul Vangelo, facendo riferimento anche a problemi di natura economica.
La protesta si è immediatamente riversata sul web e centinaia di commenti hanno invaso la pagina Facebook ufficiale dei residenti e degli amici del quartiere, “Quelli di Piazza Bologna!”, che annovera circa 13 mila iscritti.
Nel giro di poche ore la decisione – appoggiata dai fan della pagina e dalla collettività – di incontrarsi e capire come poter affrontare il problema e magari risolverlo insieme, alla presenza di tutti i soggetti interessati e con l’appoggio di attori, registi e addetti ai lavori dell’ambiente cinematografico.
Ne è sorto uno spontaneo COMITATO ARTISTICO PER LA SALVAGUARDIA DEL PIDOCCHIETTO a cura di Pier Paolo Mocci, giornalista ed editore, e Massimiliano Bruno, attore, sceneggiatore e regista, nato e cresciuto a Piazza Bologna (dove ha spesso ambientato scene dei suoi film).
“Il Comitato Artistico per la Salvaguardia del Pidocchietto – dichiarano Mocci e Bruno – si mette a disposizione della cittadinanza e della Parrocchia di Sant’Ippolito Martire da tutti i punti di vista: artistico, tecnico, ricerca sponsor, intermediazioni con settore audiovisivo e istituzioni, affinché la storica sala romana possa proseguire la sua tradizionale attività cinematografica. Il nostro contributo sarà quello di incoraggiare e sostenere l’attività, coinvolgendo attori, registi e artisti disponibili alla causa, pronti a presentare al pubblico le loro opere. Qualora ce ne fosse un reale fabbisogno, siamo disposti ad attivarci per reperire sponsor del settore e fronteggiare eventuali problemi di natura economica”.
Il primo incontro di proposta è fissato per Lunedì 8 Ottobre 2018 alle ore 18,30 al Cinema delle Provincie (Viale delle Provincie 41) alla presenza di Massimiliano Bruno, Pier Paolo Mocci e numerosi attori, registi e addetti ai lavori (in continuo aggiornamento e in via di definizione).”

Info: pierpaolo.mocci@gmail.com
Link Fb: https://www.facebook.com/events/2150737408515194/

 

 

 

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ARISTON COMIC SELFIE POETRY – VOTIAMO SARA COLONNELLI PER IL LIVE!

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Potete guardare il video della sua poesia e votare cliccando su questo link: http://aristoncomicselfie.com/poetry/sara-colonnelli/

Per esibirsi sul grande palco ha bisogno di un semplice voto (max 3  )

http://aristoncomicselfie.com/poetry/sara-colonnelli/

Video diretto da: Francesca Conte

365 giorni, Libroarbitrio

Il giovane favoloso

E.G. giovane favoloso

“dato che l’andamento e le usanze e gli avvenimenti e i luoghi di questa mia vita sono ancora infantili, io tengo afferrati con ambe le mani questi ultimi avanzi e queste ombre, di quel benedetto e beato tempo, dove io sperava, e sognava la felicità, e sperando e sognando la godeva, ed è passato, né tornerà mai più, certo mai più, vedendo con eccessivo terrore, che insieme con la fanciullezza è finito il mondo e la vita per me, e per tutti quelli che pensano e sentono, sicché, non vivono fino la morte se non quei molti che restano fanciulli tutta la vita.”

Io ho grandissimo
forse smoderato ed insolente
desiderio di gloria
ma non credo di poter vincere la mia natura

io ho bisogno di amore

di entusiasmo
di fuoco
di vita

Giacomo Leopardi

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“L’Orco innamorato” Trilussa

nemmeno la politica può fare a meno della poesia per essere raccontata, insegnata e capita,
poi,
bisogna capire se si vuole capire
o capire cosa non capire
per capire di capire…
L.L.

poesia “L’Orco innamorato” di Trilussa letta da Elio Germano

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“Io sono il capitano della mia anima” William Ernest Henley

 

Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio qualsiasi Dio possa esistere
per l’indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

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“Petrolio – Appunto 101” Pier Paolo Pasolini

Lié e le falene

Le conclusioni a cui arrivò interrogando Adriana furono in certo modo positive.
Il misticismo della figlia era di qualità spiritualmente alta, cioè scientificamente  pregevole.
Il “cliché” cristiano era xxx da buoni archetipi.
Adriana era preda di una regressione reale, che solo la sua cultura, che distingue la schizofrenia dei santi da quella dei matti, impediva che divenisse un sintomo preoccupante.
Essa riviveva la “ripetizione” al di fuori della coscienza che essa ne aveva come lettrice del miglior San Paolo mistico…

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POETA IO?… ” Madrigali moderni” Tullo Gramantieri 1928

Boldini- Il pianista -la-cantante-mondana

Nel dopoguerra.
Di sé.
Fece perdere le sue tracce.
Nessuno conosce.
Nessuno sa.
L.L.

POETA IO?…
Signora,
perché mai a me che in una
lettera, ho detto a voi dell’irrequieta
anima mia, dei sogni miei, del mio
sùbito amor per voi, del gran desio
che m’assalì di voi, sotto la luna,
l’altra notte, voi mi date del poeta?

Poeta io!…Perché?…Se avvien che Amore
mi detti dentro, in bei versi sonati
nel difficile gioco delle rime,
io scrivo come l’anima s’esprime;
– e son parole dolci come canti
poiché dell’imo sgorgano del cuore –

se avvien che porga orecchio all’infinita
canzon che della terra al cielo azzurro
innalza a noi d’intorno la natura,
io, nell’immensità spersa creatura,
unisco la mia voce, il mio sussurro
all’immortale canto della vita.

E allora creder ti fan l’identica
bambina incapricciata
che non vuol sonno prendere
se sola vien lasciata…

Perciò io m’offro subito
a farti compagnia:
ti narrerò la favola
più bella che ci sia!…

e spero poi che varie
volte ti desterai
e ripeter la favola
da capo mi farai…

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Pier Paolo Pasolini poeta, saggista, polemista e regista

Roma 18 ottobre 2013

Pier Paolo Pasolini

Pasolini nasce nel 1992 a Bologna, dove compie gli studi di lettere.

Dal 1943 al 1949 vive in Friuli, a Casarsa, paese della madre, e come poeta e operatore culturale contribuisce in modo significativo alla valorizzazione della letteratura dialettale.

La lingua friuliana caratterizza buona parte della sua produzione poetica giovanile, riunita nel 1954 nel volume La meglio gioventù.

Nel 1947 inizia il suo impegno politico con l’iscrizione al Partito comunista, dal quale viene espulso nel 1949, a causa della sua omosessualità.

Il fortissimo shock privato e politico lo porta a trasferirsi a Roma.

Agli anni Cinquanta e Sessanta risale la stesura dei romanzi sul sottoproletariato urbano della capitale Ragazzi di vita, Una vita violenta , che si tramuteranno poi nelle prime prove da regista Accattone, La ricotta, Mamma Roma.

La produzione poetica di Pasolini in lingua italiana trova la sua massima espressione nel poemetto Le ceneri di Gramsci e nelle raccolte L’usignolo della chiesa cattolica, La religione del mio tempo, Poesia in forma di rosa.

Impegnato come saggista, polemista, regista, diventa una delle figure culturali più interessanti e critiche nel panorama letterario e cinematografico italiano.

Muore a Roma nel 1975, ucciso in circostanze mai del tutto chiarite.

A domani

LL