365 giorni, Libroarbitrio

Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés

Una donna può desiderare follemente essere vicino all’acqua
o a pancia in giù, con la faccia nella terra
a odorare quel profumo selvaggio.

Può aver voglia di correre nel vento o di piantare qualcosa,
di togliere qualcosa dalla terra o mettere
qualcosa nella terra.

Può avere voglia di salire su una montagna,
saltando di roccia in roccia e facendo risuonare la sua voce.

Può aver bisogno di ore di notti stellate, quando le stelle
sono come cipria sparsa su un pavimento
di marmo nero.

Può sentire che morirà se non potrà danzare nuda
nella tempesta, sedere in perfetto silenzio,
tornare a casa sporca d’inchiostro, di lacrime, di luna…

365 giorni, Libroarbitrio

RACCONTAMI UNA STORIA CHE SAPPIA DI FOGLIE E VENTO – GIANLUCA PAVIA & LIE’ LAROUSSE/2dR per I MARTEDI’ DELLA NATURA

locandina reading 21 novembre 2017ver3

Luce che filtra
tra gli alberi
e il frinire dei grilli.
Un cane corre
alzando polvere
e aghi di pino.
Potrei scattare una foto
e scartare l’istante.
Cosa servirebbe?
Non c’è tecnica
per immortalare questa bellezza,
dipingerla, scriverne,
tutto inutile.
Giusto scolpirla,
tralasciando marmo
e memoria,
nella parte che vibra
solo a farsi sfiorare
ed è già immortale,
proprio come tutta
questa
bellezza.

G.P.

DuediRipicca

Siete tutti invitati martedì 21 novembre 2017 alle ore 18 all’evento I MARTEDI’ DELLA NATURA per celebrare la “Giornata nazionale degli alberi”, con un reading letterario dedicato attraverseremo spazio e tempo, lasciandoci suggestionare dai testi di scrittori italiani e stranieri.

BELLEZZA di Gianluca Pavia è presente nella sua raccolta poetica dal titolo Spietate Speranze, edita da Miraggi edizioni, ed ordinabile di seguito:
https://www.amazon.it/Spietate-speranze-Gianluca-Pavia/dp/8899815445

365 giorni, Libroarbitrio

.ciao. – Lié Larousse

manara3

.ciao
ti presento questo cuore
l’ho appena massacrato e ucciso
tieni
il suo cadavere
ma non piangerlo
ballaci sopra,
ti presento questi occhi
lividi e rotti
come queste due ali smozzicate
e senza più piume
volaci dentro e guarda
quanto troppo vedo
quanto troppo sento
quanto troppo voglio,
dopo siediti e riposa
ti presento questo presagio
sempre lo stesso
m’osserva sull’uscio
non mi volto ma so
la morte è una porta
per me sempre aperta
perciò approfittane adesso
baciami
ciao.

Lié Larousse

Miraggi Edizioni – 2dR
#milomanara
#liélarousse per #miraggiovunque

365 giorni, Libroarbitrio

Ed eccoci freschi di stampa per la MIRAGGI EDIZIONI!!!

cover Spietate speranze & .LIE'.
In attesa di scaffali e banconi potrete acquistare le primissime copie già il 10 giugno a Napoli all’Archeobar Caffè letterario durante il Live reading che si terrà per la mostra “INFOGLIAMOCI” personale di Salvatore Graf con gli amici del Premio Racconti nella Rete 2016 , e il collettivo Extravesuviana; e il 16 giugno a Roma presso la Mondadori Store all’Eur dove gli autori firmeranno le copie e vi parleranno di queste due nuove raccolte di poesie: “Spietate speranze” di Gianluca Pavia e .Lié. di Lié Larousse, scritte questa volta singolarmente, il tutto con un POKER D’INCUBI più che servito…
https://www.amazon.it/PokerdincubiDuediRipicca/dp/8893330644

Fotografie di Gabriele Ferramola
www.gabrieleferramola.it

Gianluca Pavia – Lié Larousse
DuediRipicca   
#spietatesperanze
Miraggi Edizioni

 

365 giorni, Libroarbitrio

E’ “TEMPO DI LIBRI” POKER D’INCUBI ALLA FIERA DI MILANO

fiera milano

Bella gente di Milano e dintorni
dal 19 al 23 aprile con POKER D’INCUBI e tanti amici scrittori saremo presenti alla nuova fiera nazionale dell’editoria!
Alter Ego stand F32, padiglione 2, Fiera Milano Rho, e VOI?
Non venite a trovarci?

https://www.amazon.it/PokerdincubiDuediRipicca/dp/8893330644

Gianluca Pavia e Lié Larousse
DuediRipicca #POKERDINCUBI
Alter Ego Edizioni

365 giorni, Libroarbitrio

ERRARE E’ DIVINO – Gianluca Pavia

Caravaggio

E tu
lasciami essere
ciò che sono,
peccare
come più mi piace.
Tutti i miei sbagli sono
l’eucarestia
della mia anima,
della carne che palpita.
Fatti non fummo
per essere
duri e puri
santi e guru,
ma l’angelo
scivolato sulla carità del diavolo
la bussola che punta a sud
la parola fuori posto
il gesto inconsulto,
l’errore divino
d’umana creazione.

365 giorni, Libroarbitrio

“Settima Elegia” Nichita Stanescu

мм Katerina Plotnikova

Vivo in nome delle foglie,
ho nervature, cambio il verde per il giallo
e mi lascio morire nell’autunno.
In nome delle pietre vivo e mi lascio
spianato nei cubi delle strade,
percorse da macchine veloci.
Vivo in nome delle mele e ho
sei noccioli sputati in mezzo ai denti
della giovane fanciulla portata col pensiero
verso pigre danze di ebanite.
In nome dei mattoni vivo,
con bracciali di calce infilati
in ogni mano, mentre abbraccio
un possibile tuorlo di esistenza.
Mai sarò sacro. Ho molta,
troppa immaginazione
delle altre forme concrete.
E per questo non ho nemmeno tempo di riflettere
sulla mia stessa vita.
Eccomi. Vivo in nome dei cavalli.
Nitrisco. Salto alberi tagliati.
Vivo in nome degli uccelli,
ma prima di tutto in nome del volo.
Credo di avere ali, ma esse
non si vedono. Tutto per il volo.
Tutto,
per appoggiare quello che c’è
su quello che ci sarà.
Tendo una mano, che al posto di dita
ha cinque mani,
che al posto di dita
hanno cinque mani, che
al posto di dita
hanno cinque mani.
Tutto per abbracciare
minuziosamente il tutto,
per tastare i paesaggi non nati
e per graffiarli
fino al sangue con una presenza.

365 giorni, Libroarbitrio

“Il momento più bello della giornata” Raymond Carver

Passeggiata amorosa Giuseppe Pelizza da Volpedo

Fresche sere d’estate.
Le finestre aperte.
Le luci accese.
La fruttiera colma.
E il tuo capo sulla mia spalla.
Questi sono i momenti più felici della giornata.

Insieme alle prime ore del mattino,
naturalmente. E quegli attimi
subito prima di pranzo.
E il pomeriggio e
le prime ore della sera.
Ma davvero adoro

queste serate estive.
Ancor più, mi sa,
di quegli altri momenti.
Il lavoro quotidiano finito.
E nessuno più che ci disturbi, adesso.
Né mai.

Dalla raccolta poetica Orientarsi con le stelle

365 giorni, Libroarbitrio

Edgar Allan Poe: “la bellezza dell’incubo” (prima parte)

Roma 30 giugno 2013

A…

I luoghi ombrosi dove, in sogno, vedo

i più giocosi uccelli canterini

son labbra – e tutta la tua melodia

di parole generate da labbra.

I tuoi occhi, custoditi nel cielo

del cuore, allora desolati – o Dio! –

si posano sulla mia mente lugubre

come luce di stelle sopra un drappo.

Il tuo cuore – il tuo cuore! Io mi sveglio

sospirando, e poi dormo per sognare

la verità che l’oro non acquista,

e le inezie, che l’oro può acquistare.

di

Edgar Allan Poe

A domani

LL

Poesia della raccolta:
Il Corvo e altre poesie

365 giorni, Libroarbitrio

Letteratura seicentesca in Oriente: viaggiare per Basho.

Roma 9 aprile 2013

Nel 1644 a Ueno nasce Matsuo Basho. Destinato a diventare samurai come i suoi predecessori, Basho, da giovane presta servizio a Todo Yoshitada figlio del generale di Ueno e  studioso dello haikai :la poesia “a catena”, i cui versi erano composti da più autori, secondo schemi alternati. Dopo la morte del padrone tornò nella casa d’infanzia e nel 1672 si trasferì a Edo, oggi l’attuale Tokio.

In pochi anni, nonostante cambiasse spesso lo pseudonimo con il quale firmava le proprie opere,  la sua fama di poeta si diffuse, e cominciò ad avere allievi.

Seguace e praticante del Buddhismo zen, Basho cercò nuovi stili, nuove fonti di ispirazione, per raggiungere la perfezione artistica, la dimensione in cui vita e arte fossero armonicamente fuse.

Nel 1682 pubblica la raccolta in versi “Minashiguri” – Castagne vuote – ispirati alla poesia Tang. Successivamente, con il ripetersi di numerosi viaggi, nascono splenditi resoconti in prosa e in versi: il diario del viaggio verso casa s’intitola ” Nozarashi kiko” – Note di viaggio di un teschio – ma il suo capolavoro letterario è “Oku no hosomichi”- Lo stretto sentiero dell’Oku – che racconta il viaggio compiouto nel 1689, assieme al compagno Sora, nel nord dell’isola Honshu.

La peregrinazione come percorso dello spirito e fonte d’ispirazione poetica è stata un topos della tradizione classica cinese e giapponese, ma Basho la portò ad esiti supremi, perché l’ haikai non fu soltanto un semplice genere poetico ma l’espressione dei sentimenti, del cuore, e doveva avere eleganza e raffinatezza, esprimere la verità eterna in un modo vivo e sperimentale.

Egli educava quattro principi fondamentali del genere poetico Haikai: la mistica serenità sabi, la guida shiori,la sottigliezza hosomi, la leggerezza karumi.

Pochi giorni prima di morire scrisse la sua ultima poesia:

Ammalato durante il viaggio

il mio sogno spazia

nel deserto.

A domani

LL