Roma 22 giugno 2013
Ugo Foscolo, esponente di una poesia eroica, nella sua opera coniugò la tradizione classica con la nuova passionalità preromantica.
Nella sua ampia produzione letteraria sono notevoli le Ultime lettere di Jacopo Ortis, primo grande romanzo epistolare della letteratura italiana, I Sepolcri, carme in cui il poeta espresse i suoi più alti ideali umani e civili, il poema incompiuto Le Grazie, dodici sonetti tra cui Alla sera, In morte del fratello Giovanni, A Zacinto e le due odi di stile neoclassico All’amica risanata e A Luigia Pallavicini caduta da cavallo.
Alla sera
Forse perché della fatal quiete
tu sei l’immago a me sì cara vieni
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all’universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge,
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirito guerrier ch’entro mi rugge.
di
Ugo Foscolo
A domani
LL