365 giorni, Libroarbitrio

“Le Lettere” Sharon Olds

incastrata nella tela del ragno

La macchina entrò nel vialetto al crepuscolo e si fermò.
La donna scese sotto i giganteschi alberi neri,
andò in giardino e sentì che c’era qualcuno,
qualcuno furioso. Gli alberi erano inzuppati di oscurità
e i germogli cacciavano fuori i loro coltelli.

Rimase fuori del suo giardino
e vide come i fusti flettevano i loro muscoli
e tutto l’appezzamento sembrava una tomba
dalla quale qualcuno stava  tentando di uscire.

All’improvviso
sentì alzarsi un’ombra enorme
e correre via – la sua mano andò al collo
bianca come una radice.

Lei fu casa, poi.
Questo era il suo luogo, quello fra tutti gli altri
dove aveva paura di camminare, dove c’era sempre qualcuno
arrivato prima, che lo occupava contro di lei
ad ogni costo.

365 giorni, Libroarbitrio

Seneca “Il Tempo” (XI parte)

Roma 15 marzo 2014

Seneca copertina libro

Spazia ampiamente la vita del saggio,
che non si sente chiuso, come gli altri,
entro limiti angusti e, sottratto alle leggi  comuni,
ha tutti i secoli al suo servizio,
come fosse un dio:
abbraccia col ricordo il passato,
utilizza il presente,
pregusta il tempo che deve ancora venire.
A lui rende lunga la vita questa possibilità di
unire tutti i tempi insieme.

Brevissima invece e piena di angosce è la vita,
di chi dimentica il passato,
trascura il presente
e ha paura del futuro.

A domani
Lié Larousse