365 giorni, Libroarbitrio

“una vetrata” Charles Bukowski

manara

i cani e gli angeli non sono
molto diversi.
vado spesso in questo posto
a mangiare
alle 2 e 30 circa del pomeriggio
perché tutti quelli che mangiano
lì sono particolarmente tonti
contenti semplicemente di essere vivi e
mangiano fagioli
accanto a una vetrata
che trattiene il calore
e tiene lontane le macchine e
i marciapiedi.

ci danno gratis tutto il
caffè che riusciamo a bere
e ce ne stiamo seduti e beviamo in silenzio
il caffè nero è forte.

è bello stare seduti in un posto
nel mondo alle 2 e 30 del pomeriggio
senza che ti strappino la carne
dalle ossa, anche
se siamo tonti, lo sappiamo.

nessuno ci dà fastidio
non diamo fastidio a nessuno.

gli angeli e i cani non sono
molto diversi
alle 2 e 30 del pomeriggio.

ho il mio tavolo preferito
e quando ho finito
raccolgo i piatti, i piattini,
la tazza, le posate
ordinatamente –
il pegno che pago alla mia buona sorte –
e quel sole
fa un buon lavoro
dappertutto
qui
nel
buio.

365 giorni, Libroarbitrio

Charles Bukowski “L’amore è un cane che viene dall’inferno”

Roma 16 novembre 2013

La via di scampo

scampare alla vedova nera
è un miracolo da grande artista.
che rete sa intessere
tirandoti lentamente a sé
ti abbraccerà
poi quando è sazia
ti ucciderà
mentre ancora l’abbracci
e ti succhierà il sangue.

sono scampato alla mia vedova nera
perché aveva troppi maschi
nella sua rete
e mentre ne abbracciava uno
e poi un altro e un altro
ancora
mi liberai a stento
scappai
tornai dov’ero prima.

le mancherò –
non per il mio amore
ma per il sapore del mio sangue,
ma è brava, e troverà altro
sangue;
è così brava che sento quasi la mancanza della mia morte,
ma non del tutto;
l’ho scampata. Guardo  le altre
reti.

Poesie 1974-1977

A domani
Lié Larousse