365 giorni, Lié Larousse, Libroarbitrio

.un quadernino e una penna biro. di Lié Larousse

.e se invece del cellulare
avessimo sempre a portata di mano
un quadernino e una penna biro
e ci accostassimo ai nostri pensieri
più che a quelli degli altri
ogni volta che ci sentiamo stanchi ed annoiati
disperati e ossessionati,
e accostassimo la macchina o un piede ad un albero
all’ombra di un caffè nella pausa pranzo,
affamati e insonni nel cuore della notte,
e iniziassimo ad appuntare solo le nostre di emozioni
i deliri e i nomi di amici, e nemici,
che sarebbe meglio evitare,
e scarabocchiassimo disegni e parole
come odori e sogni
a fuoriuscire da vecchi cassetti mentali
d’impolverate speranze da rispolverare nuove
e smettere di farci una guerra antisociale
e smetterla anche di pensare
che l’erba del vicino è sempre più verde e fashion
che solo chi vivrà vedrà, che volere è potere
che mal comune fa sempre mezzo gaudio
di dare il tempo al tempo,
e se ce lo riprendessimo noi, fin da subito,
tutto questo nostro tempo?
appuntandoci a cuor leggero
la lista delle cose da non fare
perché lo sappiamo che tanto poi ci faranno male
e con estrema audacia invece
scriver ciò che di bello abbiamo e siamo,
e sappiamo e vogliamo creare,
per liberarci un po’ la testa, e stare meglio davvero,
a volte penso, che addirittura,
potremmo semplicemente esser felici così,
annotando tutto di noi,
ma solo con l’inchiostro, su questo quadernino tutto nostro
questo tempo dedicato, troppo spesso impiegato
a star piegati su mille lumen, messaggini e mail
ad affaticarci a dar consigli
che la gente non vuole davvero
è solo un impicciarsi delle fatiche altrui
e perderci così l’essenziale della vita nostra
che è solo una, e questa.

di Lié Larousse
estratto da .la vita comunque.

In tutte le librerie, in edicola e online

https://www.lafeltrinelli.it/libri/lie-larousse/vita-comunque/9788894500912

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#poesia #lavitacomunque #lielarousse #fotografia

365 giorni, Libroarbitrio

Noi fragili – Franco Matacotta

Outlander sassenach

Diremo
il fumo di quei giorni, l’alba
più oscura spaventata dalla notte
Avremo
orrore della cecità,
“Non c’era il sole?”
Noi diremo c’era,
tutto lo stesso,
il sole il vento i fiori
di primavera, anche l’amore.
Solo
mancava chi se ne accorgeva, l’uomo.

365 giorni, Libroarbitrio

Non brucerò il suo ritratto – Leonardo Sinisgalli

nella mia testa

Restano sempre le cose più insignificanti a sopravvivere,
fourrures, souvenirs,
l’amante che ti morde l’orecchio,
il più sciocco,
il più vecchio,
ti gira intorno,
ti guarda morire.
L’amore arrivò davanti a me
come un dannato.

 

 

 

365 giorni, Libroarbitrio

Scopiamo fino a innamorarci – Ana Elena Pena

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Facciamolo lentamente
senza urgenza né pause,
senza rabbia e senza paura.
Facciamolo di fretta, con furia e con forza,
scricchiolando le ossa.
Spensierati e increduli, a colpi e a baci, senza scuse né pretesti,
sul cofano di un’auto, nel letto, sul pavimento,
tra grida laceranti, ma anche in silenzio. Come bambini che giocano, come
pazzi, come malati, con vizio e con lascivia, come animali in calore,
con piacere e godimento.
In un modo selvaggio,
delicato, sporco, lento, e fino all’agonia.
Vieni, andiamo a farlo…
Andiamo a scopare fino a innamorarci.

365 giorni, Libroarbitrio

Corazza di Samurai – Igort

pavone a riposo

Ho osservato una corazza di Samurai,
maestosa, non priva di bellezza.

Le ho preferito la fragilità
di carta dei disegni di Hiroshige.

Poi mi sono perso per i monti di Gokayama
a contemplare la neve sui tetti di paglia vecchi di secoli.

Demone della guerra,
tu che balli su corpi senza vita,
ti sconfiggerà una foglia che cade,
l’acqua che scorre,
il frullio di un passero.
Lo sguardo verso il cielo di un cedro rosso.

Dimenticherò la paura,
accarezzando ancora e ancora
paesaggi inauditi
per risvegliare la mia fragilità,

e sarò un foglio di carta di riso,
vertigine di bellezza.

 

 

365 giorni, Libroarbitrio

Il peso del cielo – Paolo Febbraro

 

Roberto-Ferri
Nell’acqua azzurra dell’ombra
esce nel sole la colomba bianca
spicca da terra e candida divampa
apre  il volo in uno spazio immenso,
entra nell’attimo un infinito di tempo.
Poi più nulla.
Distrutto il mondo, tra ombra e sole.

Si narra che solo le montagne conoscono il peso del cielo…

365 giorni, Libroarbitrio

Ri(e)voluzione – Gianluca Pavia

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La rivoluzione non necessita

di spade e semiautomatiche

di freddi inverni nucleari

o il fuoco dei cannoni,

ma di silenzio

e parole sussurrate

lette, taciute.

La rivoluzione non si farà

riversandosi in strada

tra fiumi di sangue,

non ci saranno folle d’arringare

o rinchiudere,

solo individui in solitudine

a sbocciare

come rose dall’asfalto.

La rivoluzione è stata

e sarà

solo rimpasto

recuperare carne stantia

e macinarla ancora

e ancora.

Il mondo non cambierà

non può

ma noi sì.

365 giorni, Libroarbitrio

Non posso dormire – Lindze

Malcom T. Liepke donna rossa

Un corpo  stanco

riverso sul letto

che si gira e rigira

martoriando le lenzuola.

La mente che corre,

i pensieri

onde in mareggiata

rimbalzano

dentro il cranio

si accavallano

si estinguono,

ritornano.

Non permettono

il riposo.

Occhi spalancati

nel buio che

muovono inseguendo

ombre sfocate

nella stanza.

Un ticchettio

insistente

monotono

proviene da fuori

non permette

l’identificazione e pone

altri interrogativi.

Un ultimo pensiero

risolutivo, una luce

fioca

smorta

e poi un breve

travagliato oblio,

prima di un altro

maledetto giorno.