365 giorni, Libroarbitrio

Versi sparsi & Presto che è tardi – Gianluca Pavia

Mammina

Gli uccelli cantano
la pioggia tintinna
le nuvole rombano
e tu
su un prato verde
o forse un letto,
magari un sacco,
sorridi…

…qui
sulla pista da ballo
una vertigine di luci e sguardi
solo per noi
solo per te.

…mi ha donato
abbastanza pazzia per sopravvivere
mi ha lasciato
mani tozze con cui sopravvivere.

Ce ne andiamo presto
noi che amiamo
sgasare in curva
colpire duro
e brindiamo sempre
in fondo al bancone.
Leviamo in fretta le tende
perché la vita
è un pic-nic
e l’amiamo
ad un centimetro dall’asfalto
un secondo dal k.o.
ad un soffio dalla morte.
Ci siamo presi il meglio
di questi anni
ruggendo come leoni
e chiudiamo la partita
prima che il gioco si faccia duro.
Siamo rimasti per poco
e con poco ce ne andiamo
lasciando forse troppo
negli occhi
e nelle parole
di chi ci saluta
con un fiore.

365 giorni, Libroarbitrio

Un ultimo valzer – Gianluca Pavia

un ultimo valzer

Concedimi ti prego
un ultimo giro
un ultimo ancora
né al bancone o per strada
ma di valzer, qui
sulla pista da ballo
una vertigine di luci e sguardi
solo per noi
solo per te.
Poco importa
se ci siamo pestati i piedi
o qualche volta
abbiamo perso il ritmo
di un’orchestra spietata
alla fine il plauso
era solo per noi
solo per te.
Hai sempre ballato
da sola
ho sempre ballato da solo
ma ti prego
concedimi un ultimo ballo
l’ultimo sorriso
il bacio d’addio.