365 giorni, Libroarbitrio

La Congrega dei Rozzi

Roma 15 marzo 2013

La congrega dei rozzi di Siena

La Congrega si occupa di scrivere opere drammatiche e di allestire spettacoli. I loro testi sono rielaborazioni del dramma pastorale  e della farsa rusticale, già ampiamente codificate dalla cultura alta. Sono però ricchi di contenuti di protesta e di contestazioni anticittadine e danno voce al mondo contadino e alle sue rivendicazioni.

Questi elementi vanno rapportati alle finalità comiche e al ceto dei membri della Congrega, artigiani che elaborano strategie di sopravvivenza, ora a favore dell’aristocrazia, ora del contado. Questa è la tendenza della prima fase della storia della Congrega dei Rozzi, fondata a Siena nel 1531 caratterizzata dagli avvenimenti che misero sotto assedio la città da parte dei fiorentini.

Con il passaggio sotto il dominio dei Medici scemano il potere e l’importanza politica  dei ceti che hanno dato vita alla Congrega e la sua funzione si modifica. Nel corso del Seicento l’associazione diventa Accademia coinvolgendo tra le sue attività ed annoverando fra i suoi membri anche letterati. Ottiene negli anni a seguire il “saloncino”, un locale posto al di sopra dell’Opera metropolitana.

A domani

LL

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La commedia dell’arte

Roma 14 marzo 2013

La commedia dell’arte fiorisce nel 1545 che è la data di fondazione della prima compagnia comica.

Famiglie di attori, persino dinastie, fioriscono a metà del cinquecento formando le compagnie dei comici. Essi possono recitare per il pubblico, ma si appoggiano a una corte o a un potente protettore, lo studio è quello di creare uno spettacolo prima di interpretare un testo: “ogni attore deve creare se stesso come attore”.

Le loro maschere o personaggi si diffonderanno poi per tutto il mondo e avranno la loro consacrazione figurativa nei balli di Sfessania del Callot.  Questo è il frutto di personalissimi interventi degli attori e insieme  opere collettive, da questo concetto nasce il bisogno di caratterizzare socialmente e linguisticamente  i personaggi, dal tentativo di inventare dei tipi che possano essere ricreati dalla personalità dei grandi attori.

Alcune maschere hanno hanno un particolare significato storico, come quella del capitano, che esprime la satira popolare contro il prepotente gradasso, specialmente ma non soltanto spagnolo, o anche come la maschera del dottor Ballanzon o di Graziano, che esprime la satira contro la cultura vuota e ingannevole. Soprattutto agli inizi del secolo gli attori tendono a fare di se stessi una maschera: Angelo Costantini diventa Mezzettino, Carlo Cantù  diventa Buffetto, Nicolò Barbieri diventa Beltrame, Francesco Andreini diventa il capitano Spavento.

La commedia dell’arte e la parola comico non indicavano in senso stretto la commedia, ma l’arte di recitare e le composizioni teatrali anche drammatiche. La commedia dell’arte italiana ha certo consacrato la separazione fra il  teatro recitato e il teatro scritto. Tuttavia essa nasce dall’incontro della cultura letteraria con tradizioni teatrali, dalla mescolanza di forme liriche romanzesche  e realistiche .

In Italia i  comici dell’arte hanno una coscienza culturale  e da loro nasce anche un teatro scritto, troviamo così prova nella prima raccolta di scenari nel Teatro delle favole rappresentate di Flaminio Scala pubblicato nel 1611.

A domani

LL