365 giorni, Libroarbitrio

FINAL CALL – 2dR & ARTISTS @ THE PUBLIC HOUSE ROME

Locandina Final Call tph 25 maggio 2dR

Venerdì 25 maggio dalle ore 20:30 festeggeremo la chiusura della stagione invernale della 2dR ART GALLERY con una serata dedicata all’arte in ogni sua forma: musica, teatro, pittura, fotografia, poesia e birra al FINAL CALL 2dR & Artists The Public House Rome, locale notturno nel cuore di #roma, in Via delle Tre Cannelle 8/9 con:

– ASMA DI POESIA (Teatro poetico)
Daniele Casolino con MATTEO, ALFONSO, e ENZO
– ACCORDI PARLATI ( Piano e voce)
Sara Col & Valeria Papaleo
– IL CASO DEI FIGLI ALFAPARLANTI (Video Maker – Booktrailer)
Andrea D’Errico
– MANCANZA ( Reading poetico )
Ilaria Palomba

Organizzato e diretto da Lié Larousse DuediRipicca Gianluca Pavia #2dR
Media partners Urban Mirrors Specialmente Donne Libroarbitrio

Mostra in corso con gli artisti: Aurora Agrestini, Sarah Benvenuti, Gabriele Ferramola, Antonio Conte, Alessandro Capranzano, Salvatore Graf, Marcello Iunio Clementi

Con gli editori: NED Edizioni, Miraggi Edizioni, Fazi Editore, Alteregoedizioni

Per prenotare un tavolo chiamare 06 679 7591

INGRESSO LIBERO – FREE ENTRY

LINK DELL’EVENTO
https://www.facebook.com/events/191623851482640/

365 giorni, Libroarbitrio

bum bum bum – Guido Catalano

 

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Ogni volta che scrivo un poeta del gruppo 63 muore
ne ho uccisi parecchi
che non so quanto ho scritto
ma quella testa di minchia
di umberto eco sopravvive ancora
che non me lo so spiegare
( come canta tiziano che evidentemente non è del gruppo 63)
quello stronzo sopravvive
a tutto, proprio a tutto
pure “proprioatutto” tuttattaccatosenzaspazibaby
che lui le studia ste cose
e dovrebbe crepare subito
sul colpo
e invece no…

 

 

365 giorni, Libroarbitrio

Ride L.L.

Rocky

E quando ci penso la domanda che le faccio è sempre questa:

ma cosa credi sia la vita? Cosa vorresti da lei bambina astronauta?

Ali di petali di tulle indaco vorrei

mani e sorriso per carezzare le lacrime di chi ingiustamente piange

vorrei essere io quella Lei a cui L’etere insaziabile scrive lettere mentre la notte gli si rovescia liscia addosso

eliminare il palcoscenico dal mondo coi suoi attori e le loro maschere e costumi

 città senza catrame

aria che non puzzi d’avidità umana.

La bambina astronauta è sempre accovacciata nell’angolo

con le braccia strette alle ginocchia

e quel casco troppo grande che è diventato il suo rifugio

e allora vado a prenderla per mano

le dico che in fin dei conti ci sarà sempre chi reciterà una miserabile parte ma non importa

perché c’è e ci sarà sempre anche chi lotterà per inseguire i propri piccoli giganteschi irreali sogni

che sa che si farà tanto male per realizzarli ma pure questo non importa

Lui si darà forte contro ogni raggiro

e con un gancio finale ogni inganno crollerà a terra esanime

come in un incontro di pugilato

perché chi vince duro

vince solo per KO.

E la bambina astronauta ride ed io con lei.

L.L.