365 giorni, Libroarbitrio

Pezzi di allora – Andreas Finottis

Rick Genest

In certe cose ci si perde e ci si ritrova
contemporaneamente,
si perde quello che si è diventati
e si ritrova quello che si era.

Sono cose non cose queste.

Sono attimi eterni ma sfuggenti
che restano dentro
durando per tutta la vita
nascosti, poi appaiono all’improvviso.

Ogni tanto ne vedo qualcuno
appare, scompare,
evanescente
fantasma della mente
ricordi, sono quel pezzo di tempo
con tutto il contorno
odori, sapori, rumori
sensazioni, pensieri
c’è tutto e mi porta dentro
questa bolla di spazio/tempo
estasiandomi
per sparire all’improvviso
per lasciarmi
deluso
frastornato
nel 2016
cercando
di trovare ancora
quei fantasmi.

Li cerco, nei vecchi bar
tra sentieri di terra battuta verso i boschi
lungo i fossi tra il gracidare delle rane
negli angoli dimenticati dei parchi pubblici
e in ogni luogo in cui vedo un filo
che parte dalla realtà
per allontanarsi verso il sogno.

365 giorni, Libroarbitrio

La città sulla riva delle nuvole – Giancarlo Ascari

novembre Pisa-Lucca 2015

Nella grande e antica città di Smeralda viveva un astrologo di nome Alcabizio.
Tale era la sua fama della sua bravura che re, mercanti e mendicanti
facevano la coda fuori dalla sua casa per consultarlo. Ma
non tutti i re e i mercanti ricevevano la stessa attenzione
che l’astrologo destinava ai mendicanti.
Nel silenzio della notte Alcabizio
scrutava il cielo e le stelle
per scoprirne i segreti.
Intanto di là del mare una ragazza lavorava in un supermarket.
Un taxista aspettava i clienti pensando alla prossima rata del mutuo da pagare.
Ragazzi guardavano un film di paura mangiando popcorn.
Due innamorati si baciavano al parco, masticando lo stesso chewing gum rosa.
Poliziotti vigilavano sul mondo, dopo aver bevuto un caffè lungo.
Quando la notte si faceva fonda e buia,
una fredda coperta di smog si posava sulla città silenziosa,
attraversata solo da gatti neri come la pece.
Poco prima dell’alba Alcabizio consultava gli astri delle torri di Smeralda.
E intanto cercava di capire da dove arrivasse quell’odore aspro e forte.
Di supermarket,
di taxi,
di mutuo da pagare,
di popcorn,
di chewing gum rosa,
di caffè,
di smog,
di gatti,
di pece,
che il mare portava di notte.