Con una fronda di mirto giocava
ed una fresca rosa; e la sua chioma
le ombrava lieve e gli òmeri e le spalle
intanto
tramontata è la luna
è la notte; il tempo dilegua,
e io dormo sola,
finalmente.
Tutte le torri d’avorio si stanno sbriciolando
le rondini hanno affilato i propri becchi
questa è l’ora della nostra grande rovina
questa è l’ora che arriverò correndo
dritto dentro te
intorno a me
la casa si riposa
si stira
e fa scricchiolare le sue vecchie giunture,
invita il vento da fuori,
perché si prenda cura di me
e dei miei fogli che partono
a volo d’uccello
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