365 giorni, Libroarbitrio

“Soffocare” Chuck Palahniuk

Soffocare - cervelli

Nell’estate del 1642, a Plymouth, nel Massachusetts, un adolescente fu accusato di aver sodomizzato una cavalla, una mucca, due capre, cinque pecore, due vitelli e un tacchino. E’ una storia vera, sta scritta sui libri. In osservanza alla legge biblica contenuta nel Levitico, dopo aver confessato, il ragazzo fu costretto ad assistere alla macellazione di ognuno di quegli animali. Dopodiché venne ucciso, e il suo corpo fu buttato insieme alle altre carcasse in una fossa comune priva di lapide.
Ma all’epoca non avevano ancora inventato la terapia di gruppo per sessodipendenti.
La fase quattro di quel ragazzo deve aver scoperto gli altarini di un’intera fattoria.
Chiedo: “ci sono domande?”
Gli alunni di quarta elementare mi guardano e tacciono. Una bambina in seconda fila dice: “Cosa vuol dire sodomizzare?”.
Le dico: chiedilo alla maestra.
Ogni mezz’ora devo spiegare all’ennesima mandria di bambini di quarta elementare una serie di stronzate di cui non frega niente a nessuno, tipo come si fa ad accendere un fuoco. A intagliare una mela a forma di testa di bambola. A ricavare l’inchiostro dalle noci nere. Come se fosse roba che gli serve per accedere a un buon college.
Oltre a deformare le povere galline, i bambini di quarta elementare portano sempre qualche microbo. Non c’è da sorprendersi se Denny ha costantemente il naso che cola e la tosse. Pidocchi, verme solitario, clamidia, tigna…Sul serio, queste scolaresche in gita sono una versione in miniatura dei cavalieri dell’Apocalisse.

365 giorni, Libroarbitrio

“I Demoni” Michailovic Dostoevskij

I demoni di San Pietroburgo

Fra i cavalieri notai Petr Stepànovic, che montava, ancora piuttosto maldestramente, un puledro cosacco preso a nolo,  e Nikolàj Vsèvolodovic, che, quando, di tanto in tanto, accettava di unirsi agli altri negli svaghi generali, aveva sempre un’aria discretamente allegra, anche se, come sempre, parlava poco e di rado.

“Tutto è ormai diventato così noioso, 
che non è il caso di far cerimonie in fatto di divertimenti,
se la cosa è interessante”

Fedor Michailovic Dostoevskij 1869

(Dostoevskij in quell’anno aveva letto di una cellula terroristica che propugnava “la scienza della distruzione”.
Il risentimento lo spinse a scrivere un pamphlet contro quei “demoni”; ma il genio si ribellò al suo umore e Stavrogin si trasformò nel vero eroe del romanzo, il più grande nichilista della letteratura.
Aveva scritto il libro definitivo sulla vastità del male.
– Leonardo Colombati)