Non sono state le notti brave
ad ucciderci
né le cattive compagnie.
Innocui
i metalli pesanti
e le polveri sottili,
la musica a tutto volume
e i drink con troppi volumi.
Assolvi pure
le percezioni alterate
di umori altalenanti
in giorni come montagne russe
di un vuoto siderale
alla bocca dello stomaco.
E’ stata la macchina strizza-fegato
a fotterci,
l’accettare apatici
una nuova riforma
una nuova guerra
un nuovo nemico,
il porgere una guancia dopo l’altra
finché
non siamo rimasti in mutande
e abbiamo offerto le chiappe.
Ha fatto male, all’inizio
ma almeno siamo ancora vivi
per svegliarci alle 7
per lavorare per pagare
affitto, bollette e parabola satellitare
multe, carta igienica e un bel funerale.
Adesso dimmi,
siamo ancora vivi?
G.P.
DuediRipicca
#DiegoRivera
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