Roma 24 agosto 2013
Questo termine fu introdotto in origine con intento dispregiativo, quale sinonimo di oscurità e incomprensibilità, per definire un movimento poetico storicamente compreso tra le due guerre mondiali e connotato da una forte polemica contro l’ultima tradizione ottocentesca e una spregiudicata istanza di rinnovamento.
Oggi Ermetismo ha assunto il significato di pratica della poesia come atto puro, come esercizio assoluto di linguaggio, senza preoccupazioni strutturali, metriche, tecniche di comunicabilità e chiarezza.
Ermetismo è credere che non esiste altra realtà oltre a quella interiore del poeta, oltre quella della parola metafisica, assoluta, che traduce l’illuminazione lirica.
Ermetismo è poesia in cui la parola perde ogni contenuto di socialità, di tradizione, di cultura per divenire pura metafora.
A domani
LL