365 giorni, Libroarbitrio

Sulla Pace – Lié Larousse

Lumas questa notte, come ormai le ultime notti passate, non riesce a dormire.
Scende dal letto, si avvicina alla finestra che dà sul mare, fuori l’aria è salmastra, qui, dentro di lei, un pensiero non le dà Pace.
La Pace.
Come si vive in Pace se siamo in lotta nel nostro cuore, nella nostra mente, ogni giorno?
Come possiamo puntare il dito contro le ingiustizie del mondo quando siamo noi i primi ad essere ingiusti, con noi stessi, con i nostri cari, con il nostro vicino di casa o di Paese, addirittura con gli Animali che irrispettosamente uccidiamo per il gusto di mangiarli?
Come possiamo essere tanto ipocriti?
Lumas immaginò di capire.
Forse perché non ci ascoltiamo, non ascoltiamo ciò che il nostro cuore e la nostra anima vogliono per noi, ciò per cui siamo venuti al mondo, la nostra missione di vita non la conosciamo, non la conosciamo perché viviamo nella mente e la mente mente, allora ci facciamo manipolare dal volere altrui convinti del contrario ed iniziamo a percorrere un cammino nel buio pesto dove spiragli di luce sono sfocati  da un occhiale da vista che indossiamo ma che non è il nostro, e non ci serve a niente, perché noi ci vediamo benissimo, ma vogliamo ciò che ha qualcun altro perché è più facile emulare, copiare la vita altrui che avere il coraggio di accettare chi siamo e vivere la nostra di vita.
.e niente,
niente strette di mano, niente abbracci ci dicono, non essere suo amico ci dicono, anzi, meglio non averlo un amico, ci dicono non porgere l’atra guancia ma pensa a te, a te soltanto, che hai già i tuoi di problemi, i tuoi di pensieri, e vai a lavorare, e mi raccomando, non ti assembrare, niente folle sparse accalcate tra folli, quelli che siamo noi, adesso, che invece abbiamo scelto di porgerla la guancia, farci accarezzare, abbracciare, sorridere e stringerci più forte, nonostante tutto tutti assieme, tutti uniti per questa Terra che è Arcadia, che è la Grande Madre, che è il nord, che è il sud, l’ovest e l’est, un unico mondo, un unico azzurro infinito cielo, un’unica casa perché tu sei io e voi siamo noi.

Sulla Pace di Lié Larousse

Ringrazio la F.U.I.S. per avermi invitata a leggere il mio discorso sulla Pace alla Biblioteca della Camera dei Deputati

365 giorni, Libroarbitrio

.la missionaria. – Lié Larousse

Il-pittore-e-la-modella-Gustave-Klimt - Milo Manara

.sfilata la mutandina
mi sono seduta sulla tazza,
il mio bagno – piastrelle blu notte e granito ramato –
mi somigliano queste pareti penso,
e per un bel po’
sono rimasta così
schiena curva, nuca al muro
la mutandina stretta nelle mani
la pipì a farsi luminosa ad intermittenza
e i pensieri
a raccapricciarsi tra loro da quanto schifo si fanno
e a pensare che da bambina
volevo fare la missionaria
e a pensare che l’unica missione che vivo oggi
è tentare di restare al mondo
magari pure rincasando sana e salva
e poi sei sbucato tu
che davvero non me l’aspettavo
e io credimi che me ne aspetto di cose dalla vita
che qui tra cattiverie gratuite e amori improbabili
fregarsene per andare avanti
è fregarsi d’esserci cascati
d’essere andati avanti
e io ti vorrei davanti ai miei occhi adesso
su questo cesso
anche solo per odorarti, abbracciarti e poi scappare
che mica per forza alla fine si deve fare l’amore
e penso che volevo solo fare la missionaria
e più ci penso e più m’incazzo
e si sono fatte le due di notte così
seduta incazzata
in questo cesso meraviglioso che m’assomiglia
e la pipì bella, che tutto illumina
ma a intermittenza.

365 giorni, Libroarbitrio

SAVEBiennale – “BIENNALE D’ARTE CONTEMPORANEA PER UN NUOVO MONDO 2018 – SHAPED BY TIME – ABRUZZO MEETS SCOZIA / Forgiato dal tempo – L’Abruzzo incontra la Scozia” MUSEO D’ARTE MODERNA VITTORIA COLONNA di PESCARA – Artista e Direttore Artistico del progetto DAVIDE COCOZZA

 

 

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#SHAPED BY TIME – ABRUZZO MEETS SCOZIA / Forgiato dal tempo – L’Abruzzo incontra la Scozia – Mostra Fotografica a cura di Fortunato Gatto e Alessandro Petrini

Periodo espositivo 3 MARZO – 20 MARZO 2018 presso il Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara.

INAUGURAZIONE: Sabato 3 marzo 2018, ore 18,00, sala Convegni – Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara – VERNISSAGE delle mostre.

Altri EVENTI IN AGENDA:

10 MARZO, ore 18,00, sala Convegni (del Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara) – presentazione del libro Limarubra di Fabio Masci a cura della Consulta Provinciale degli Studenti di Pescara con il suo Presidente Valentino Sticchiotti e con la partecipazione di altri studenti e il saggista Giacomo D’Angelo;

17 MARZO, ore 18,00, sala Convegni (del Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara) – “Meraviglie di Natura – Dalla Scozia all’Abruzzo”, a cura di Alessandro Petrini, con la partecipazione della Presidentessa dell’Associazione Eremo Dannunziano Nicoletta Di Gregorio e con le letture di Daniela Quieti, Vittorina Castellano e chiusura dei lavori a cura delle Associazioni Promotrici del progetto.

LA MANIFESTAZIONE:

“Savebiennale d’arte contemporanea per un nuovo mondo” e “Shaped by time – Abruzzo meets Scozia / Forgiato dal tempo – L’Abruzzo incontra la Scozia” sono rispettivamente due mostre: l’una d’arte contemporanea e l’altra fotografica, entrambe inedite e alla loro prima edizione.

La manifestazione, un progetto gratuito, voluta intensamente dagli organizzatori, Giovanni Di Iacovo (Assessorato alla cultura della città di Pescara), Giancarlo Sagazio (Presidente Nucleo Volontario e Protezione Civile A.N.F.I. – Pescara); Gregorio Totaro (Presidente di Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia – Pescara); Fondazione Pescarabruzzo; Greta Massimi (Produttore esecutivo della manifestazione); Davide Cocozza (artista e Direttore Artistico SAVEBiennale D’Arte Contemporanea per un Nuovo Mondo) e con il patrocinio della Provincia di Pescara, ha visto la partecipazione di professionisti internazionali, nazionali e del territorio abruzzese, appartenenti ai vari ambiti dell’ambito artistico e fotografico.

La mostra fotografica ci porterà in «un viaggio che varca le soglie del castello alla ricerca di uno scrigno contenente le immagini che legano emozionalmente due territori, Scozia e Abruzzo. Confini e distanze fisiche vengono abbattuti per mostrare un paesaggio forte, custode di una Natura, nella sua essenza, variopinta e sublime. Una storia che si dipana dalle forme e dai colori di due terre lontane in un percorso coerente che trasporterà gli occhi del visitatore in un universo unico e coinvolgente».
Una mostra inedita la cui realizzazione la si deve ai fotografi Fortunato Gatto, professionista del settore che ha ricevuto numerosi riconoscimenti nei più prestigiosi concorsi di Fotografia naturalistica del mondo. Ad oggi, è tra i paesaggisti Europei più titolati e può vantare anche numerose pubblicazioni su magazines italiani e internazionali e Alessandro Petrini, fotografo e filmmaker professionista dal 2003. È uno dei migliori time-lapser europei. Il suo timelapse “Twofold Nature – Abruzzo Sublime and Beautiful” uscito a fine 2014, è stato pubblicato dal National Geographic, dalla Nikon, dal sito del Ministero del turismo, da Landscape Photography Magazine ed è stato finalista al Views of the World Film Festival di Montreal.

Con #SAVEBIENNALE invece saranno protagoniste
PITTURA-SCULTURA-INSTALLAZIONI-FOTOGRAFIA-VIDEOARTE-PERFOMANCE E MOLTO ALTRO …

***con la straordinaria partecipazione dell’ARTISTA FRANCO SUMMA

***ELENCO ARTISTI SAVEBIENNALE

Michelangelo Prencipe (Pittura)
Armando Di Nunzio (Scultura)
Camilla Cattabriga (Fotografia)
Daniele Guerrieri (Scultura)
Marzio Santoro (VideoArte)
Natalia D’Avena (Pittura)
Antonia Buffi (Pittura)
Susana Ljuljanovic (Pittura)
Roger Angeles (Illustrazione)
Nicolo’ Colombaro (Illustrazione)
Collettivo Pentagoni – Lorenzo Anfora – Maura Prosperi – Alice Colacione – Paolo Vitale – Tiziano Conte – Laura Cattafi – iEleonora Bona – Agnese Cipro
Sisto Righi (Scultura)
Walter Zuccarini (Scultura)
Enrico Miglio (Installazione)
Antonio Sorace (Scultura)
Rocco Lancia (Pittura)
Luisa Nieddu (Installazione)
Davide Civitarese – Davio (Street Art)
Pasquale Tarullo (Illustrazione)
Francesco Sebastiano Spinazza (Performance)
Chiara Luna Colombaro (Pittura)
Emilio Patrizi (Pittura)
Davide Cocozza (Pittura – Action Painting)
Tila Lara (Fotografia)
Rossella Caldarale (Fotografia)
Gio Montez (Installazione)
Ai Hashimoto (Arte Orafa)
Sonoko Horiike (Pittura – Fotografia)
Stefano Carbonetti (Installazione)
Pino Valente (Pittura)
Alessandro D’Aquila (Pittura)
Francesco Nicastro (Scultura)
Luigi Franchi – ZINO (TapeArt)
Roberto Selvaggi (Illustrazione)
Valerio Raffa (Pittura)
Evandro Pierdomenico – Eu Andros (Fotografia)
Paola Ciccarini (Pittura)
Evangeline De Sosa (Arte Orafa)
Mara Patricelli (Fotografia)
Patricija Milos (Pittura)
Barbara Pelaschier Ratao (VideoArte)
Luca Pelusi (Fotografia)

Direzione Artistica
– Cura ed idea SAVEBIENNALE Davide Cocozza
– Progettazione ed organizzazione Greta Massimi
– Presidente Onorario SAVEBIENNALE Cesare Manzo
– Commissione Artistica SAVEBIENNALE: Maria Cristina Ricciardi, Andreina De Tomassi, Marco Vinicio Zonin, Iolanda Angelini, Antonio Zimarino

CONCEPT SAVEBIENNALE

Non credo che ci sia, oggi, un’altra maniera di salvarsi l’anima. Si salva l’uomo che supera il proprio egoismo d’individuo, di famiglia, di casta, e che libera la propria anima dall’idea di rassegnazione alla malvagità esistente. Cara Cristina, non bisogna essere ossessionati dall’idea di sicurezza, neppure della sicurezza delle proprie virtù: Vita spirituale e vita sicura, non stanno assieme. Per salvarsi bisogna rischiare. (Ignazio Silone)

***
Save
Save, significa Salvare.
Salvare significa continuare a far esistere.
Far esistere significa continuare a voler vedere, toccare, sentire qualcosa.
Proteggere, Godere, Vivere, quel qualcosa che in qualche modo, ci aiuta a vivere meglio, che i qualche modo
sicuramente, ci Salva,
oppure il contrario…

Davide Cocozza

L’auspicio sinestetico, l’indirizzarsi verso qualcosa, qualche parte, l’infusione dell’io, la fusione dell’essere, in questo/quanto da tenere, salvare, proteggere.

Così l’uomo prende, morde, graffia, scopre ed alza il tappeto per trovare la parte nascosta o protetta, da amare.
Save vuole imporre all’essere un auto lettura forte e coraggiosa, verso una conoscenza forte di un viaggio nel profondo,
alla ricerca della parte da Salvare, dell’oggetto da tenere, dell’ideale da portare, oltre se stesso nella proiezione di una feconda Terra in cui la memoria del futuro già prevede l’insostituibile valore.

L’oggetto diviene transizionale e la forma pervade lo spazio imponendosi nella mente come una musica, nel pensiero e nell’idea.
Come il gioco di un bambino, l’essere porterà con se la cosa giusta per tutti o il folle legame, esplosione emotiva, verità solo per se stesso? Ed ognuno ha il suo Dio che perdonerà l’azione, che concederà l’ultimo desiderio, forse un ultima sigaretta.

Si salva quello di cui si ha il necessario bisogno, di Salvare.
Quello che si lascia è una scenografia sfocata che sottolinea il gesto, il segno, il sogno; si salva lasciando, si lascia salvando.
Qui si compie il dramma della scelta, il distacco, il taglio, così la madre per salvare la sua creatura la toglie da se, la lascia andare, le vie si dividono, il legame emotivo fluido sternale rimane.
Il colpo cardiaco del Salvare ha un energia atomica capace di proiettare in avanti e tutto intorno l’essere che vede nell’oggetto salvato altro da se un punto di partenza per una nuova vita, un trampolino per una nuova umanità, un opportunità per un nuovo pianeta.

Oltre 40 ARTISTI Salveranno il Mondo, o meglio salveranno del Mondo, qualcosa in cui credono, a cui sono legati, che pensano sia indispensabile, cercando, nella loro personale visione, bruceranno le loro mani, addestreranno i loro occhi, scaveranno nella loro mente, lucida o meno, il percorso giusto, l’oggetto migliore, le parole indispensabili, la spada che ridia a questo nuovo Mondo la forza di spezzare e di tagliare con la vecchia Terra, il fuoco rubato alla conoscenza donerà loro lo sguardo e l’attenzione pronta per carpire estirpare e rapire la salvifica forma.

L’unica salvezza deve esser cercata nella fantasia. (Paul Scheerbart)

365 giorni, Libroarbitrio

CON CALMA – Gianluca Pavia

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Ti prego
getta via l’abito
e quelle collane,
vestiti appena
della tua essenza.
Tieni su
giusto i tacchi
e tutto il resto fuori
da questa stanza,
dal nostro mondo nel mondo.
Confondiamoci
l’uno nell’altra,
a volto scoperto
e mani libere,
per toccarci,
annusarci.
E poi
sfilati anche i tacchi,
ma con calma.

Gianluca Pavia
DuediRipicca

365 giorni, Libroarbitrio

Chapeau! – DuediRipicca – per e a tutte le vittime di tutte le catastrofi…

La parola è magica,
sa volare
e rimanere su carta,
agli angoli del cuore.
Rianima l’anima,
ci passa su col sapone.
Riflessi lenti
di luce
fendono il nulla,
rischiando di rischiararlo.
La parola
sa trasformare
il frastuono del mondo
in un notturno
di Chopin.
Chapeau!

365 giorni, Libroarbitrio

Il giorno domani – da un fanatico sostenitore dell’onnipotenza curativa dell’alienazione scritturale

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Data luogo indirizzo e firma seguiranno
se richiesti

…salvare milioni di persone dal terribile cancro, dal suicidio, dall’infelicità umana della quotidianità istupidita dalla stupidità, dalla croce delle cure di tutti questi mali e dalle spese infinite e inutili e dal totale degrado del tutto, e dai raffreddori, soprattutto quelli estivi, dai mal di gola, pure questi soprattutto quelli estivi, dai denti guasti, dalla perdita di memoria, dai difetti di udito, vista, mente, tatto e odorato, e dalle carriere rovinose e maledette e disgraziate, e da esistenze troncate nel fiore degli anni da morti spaventose dovute a mali prevedibili, tutto questo può essere evitato e milioni di generazioni viventi  e future possono essere salvate per i prossimi millemila millenni da simili degradi fisici, mentali e materiali causati dall’ignoranza di un solo principio elementare che qualsiasi normale bambino è in grado di afferrare con carta e colori in un disegno, se solo ci fermassimo a guardare.
E’ una questione fondamentale, molto più importante della politica, della religione, qui si completa e si realizza a tal proposito, con comprovata mia esperienza e conoscenza personali accumulate fino ad oggi (per non parlare della memoria che va e viene), che a far finta di nulla prima o poi ci si incattivisce, l’aria pure si fa cattiva, irrespirabile, e il cervello soffoca e nascono le cause di ogni malattia, demenza, allucinazioni, daltonismi, manie di persecuzione, e poi dite che la colpa è della droga, no no, che la colpa è dell’alcol, no no, la colpa è della cecità che ci imponiamo, e dell’uso e della dose che di lei ci facciamo, inebriandoci ciechi del nulla i germi prolificano prolificano e ce li abbiamo tutto l’anno nel cervello, come le stagioni: è sempre estate e sempre inverno,  è sempre tutto e non abbiamo niente.
Sono seriamente preoccupatissimo, penso che avrò tempo abbastanza per vedere e scoprire lentamente il domani, ma non è così, tuttavia, essendo io molto fiducioso ma infantilmente impaziente per natura, mi anticipo il giorno domani con carta, penna e colori…

Cordiali saluti

365 giorni, Libroarbitrio

Quelli che benpensano – Fuori dal tunnel – Pronti al peggio / Caparezza + Frankie HI NRG MC + Jovanotti

 

 

Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l’utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l’imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltri: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti, arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici guardali stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere. Come lucertole si arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno, spendono, spandono e sono quel che hanno.
Sono intorno a me ma non parlano con me… Sono come me ma si sentono meglio…
Sono intorno a me ma non parlano con me… Sono come me ma si sentono meglio…

…e come le supposte abitano in blisters full-optiona, con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland, vivon col timore di poter sembrare poveri, quel che hanno ostentano e tutto il resto invidiano, poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono: parton dal pratino e vanno fino in cielo, han più parabole sul tetto che S.Marco nel Vangelo e sono quelli che di sabato lavano automobili che alla sera sfrecciano tra l’asfalto e i pargoli, medi come i ceti cui appartengono, terra-terra come i missili cui assomigliano. Tiratissimi, s’infarinano, s’alcolizzano e poi s’impastano su un albero, boom! Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d’un livello di Doom…
Sono intorno a me ma non parlano con me… Sono come me ma si sentono meglio…
Sono intorno a me ma non parlano con me… Sono come me ma si sentono meglio…

 

Ognun per sé, Dio per sé, mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica, mani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano. Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli. Quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, che fanno i boss, che compran Class, che son sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara ma l’unica che accendono è quella che dà loro l’elemosina ogni sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera…
Sono intorno a me ma non parlano con me… Sono come me ma si sentono meglio…
Sono intorno a me ma non parlano con me… Sono come me ma si sentono meglio…

 

365 giorni, Libroarbitrio

Ri(e)voluzione – Gianluca Pavia

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La rivoluzione non necessita

di spade e semiautomatiche

di freddi inverni nucleari

o il fuoco dei cannoni,

ma di silenzio

e parole sussurrate

lette, taciute.

La rivoluzione non si farà

riversandosi in strada

tra fiumi di sangue,

non ci saranno folle d’arringare

o rinchiudere,

solo individui in solitudine

a sbocciare

come rose dall’asfalto.

La rivoluzione è stata

e sarà

solo rimpasto

recuperare carne stantia

e macinarla ancora

e ancora.

Il mondo non cambierà

non può

ma noi sì.

365 giorni, Libroarbitrio

ALASKA – Elio Germano , Claudio Cupellini

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“Viviamo tutti in un mondo che mette al centro di tutto la felicita’.
Tutti pensiamo che sia uno degli obiettivi principali
e per ottenerla cerchiamo di scavalcare il prossimo.
Ci arricchiamo sempre a danno di qualcun altro
fino a capire che
la vera felicita’
e’ dare qualcosa a qualcun’altra piuttosto che prendere.
Alaska e’ fatto di romanticismo,
slanci e visceri fin dentro la sfera dell’irrazionale.
C’e’ anche qualcosa di epico,
nel senso che e’ anche una favola
con tanto di draghi e cavalieri”

E.G.

365 giorni, Libroarbitrio

Se la luna – L.L.

I numeri dati dalla Luna-Lié ottobre '15 070

Se la luna
non donasse tutta la sua luce in terra fino a sparire dai cieli all’alba
se la luna
non amasse mostrandosi nuda seppur celata da nebulose vesti
se la luna
non sognasse di baciare il giorno di notte impaurita dal tramonto
se la luna
non ballasse piroettando gli astri a creare nel cosmo il caos
se la luna
non vivesse di rinascite dopo la follia della morte
se la luna
non piangesse stelline erranti della loro amara sorte
e se la luna
non gioisse passioni d’eclissi per attimi di Sole
allora la luna
non sarebbe se stessa