.sfilata la mutandina
mi sono seduta sulla tazza,
il mio bagno – piastrelle blu notte e granito ramato –
mi somigliano queste pareti penso,
e per un bel po’
sono rimasta così
schiena curva, nuca al muro
la mutandina stretta nelle mani
la pipì a farsi luminosa ad intermittenza
e i pensieri
a raccapricciarsi tra loro da quanto schifo si fanno
e a pensare che da bambina
volevo fare la missionaria
e a pensare che l’unica missione che vivo oggi
è tentare di restare al mondo
magari pure rincasando sana e salva
e poi sei sbucato tu
che davvero non me l’aspettavo
e io credimi che me ne aspetto di cose dalla vita
che qui tra cattiverie gratuite e amori improbabili
fregarsene per andare avanti
è fregarsi d’esserci cascati
d’essere andati avanti
e io ti vorrei davanti ai miei occhi adesso
su questo cesso
anche solo per odorarti, abbracciarti e poi scappare
che mica per forza alla fine si deve fare l’amore
e penso che volevo solo fare la missionaria
e più ci penso e più m’incazzo
e si sono fatte le due di notte così
seduta incazzata
in questo cesso meraviglioso che m’assomiglia
e la pipì bella, che tutto illumina
ma a intermittenza.
Tag: Milo Manara
.ciao. – Lié Larousse
.ciao
ti presento questo cuore
l’ho appena massacrato e ucciso
tieni
il suo cadavere
ma non piangerlo
ballaci sopra,
ti presento questi occhi
lividi e rotti
come queste due ali smozzicate
e senza più piume
volaci dentro e guarda
quanto troppo vedo
quanto troppo sento
quanto troppo voglio,
dopo siediti e riposa
ti presento questo presagio
sempre lo stesso
m’osserva sull’uscio
non mi volto ma so
la morte è una porta
per me sempre aperta
perciò approfittane adesso
baciami
ciao.
Lié Larousse
Miraggi Edizioni – 2dR
#milomanara
#liélarousse per #miraggiovunque
Bhagavadgita e tanti auguri per i nostri due anni Libroarbitrio!
Sono seme eterno di tutti gli esseri,
ragione dell’uomo razionale,
gloria in chi è illustre.
Nei forti sono la forza
libera da smania e da passione.
Nelle creature sono un desiderio
che mai è in conflitto con la giustizia.
Amen
L.L.
( mia rispettabilissima traslucidazione traduttoriale dallo psico sanscrito )
Impasto Primordiale
Che la falena incanti un gemito perpetuo come cicala e la cicala chissà se lo sa che sta per morire chissà se lo sa quanto la falena la invidi al tal punto da desiderare di derubarla della sua natura il tempo di una vita nella fase rem come la magia del sogno quindi io voglio esserlo, Sogno, e questo il mio nome ora e spello i miei occhi e ci vedo attraverso fili d’erba mutare in mille granelli di sabbia arsa dal sole di mezzogiorno a divenire spighe di grano di mare dipinto su rami infiniti di Lui che è imponente uomo quercia e il vento col suo soffio che tenace canta nell’udito nostro farsi onda tremula su rive di terre straniere e poi vortice d’ardire in acque aperte e ancora incontro di pensieri nel cuore di oceani di galassie scie di bagliori stalattite e neve e fiocchi di stelline e la Luna odora di Sole e il Sole è sapido di pane in pasta morbida prima di lievitare prima d’essere infornato prima d’esser croccante dono perché Sogno è ciò che sono, farina e acqua e sale, impasto primordiale che è la mia pelle qui su queste mie mani.
L.L.
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