365 giorni, Libroarbitrio

“Odio i miei limiti” Loris Giorgi

il pensiero del mare
Osservo annegare i miei pensieri nell’oceano
come demoni nell’acqua santa
e ad ogni urlo
il mio corpo e la mia mente
sono più leggeri.
Odio i miei limiti
a tal punto d’avere notti insonni,
ne respiro il veleno
e assorbo tutti i suoi risvolti.
Acre desolazioni fanno da cuscino 
ai pesanti pensieri
in uno squarcio di noia.
Ormai stanco regalo il peso della mia anima al vento.
Ritornando a volare.
Ma nuovi pensieri mi ancorano al suolo 
in un batter di ciglia
rendendomi nuovamente fragile.
365 giorni, Libroarbitrio

“Rinascere” Loris Giorgi

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Muti i minuti
urlano dentro la mia assopita mente
riempiendomi il cuore di spine.
Come un fiume in piena
ora il tempo annega ogni mia illusione
mostrandomi limpida la mia immensa gioia di vivere.

Basta una sola notte per piangere
l’indomani già so
mi tornerà il sorriso.
Dubbi e paure non ti lasciano respirare
e invecchiano il tuo viso.
Non dargli mai tutto questo potere
ma afferra la tua vita
con fare deciso.

La luce opaca di questa luna storta
mi scalda l’anima
mentre le stelle accarezzano i miei pensieri.
Il tutto tra sogno e realtá.

L’amore
siamo ognuno di noi
non esiste una forma
una tipologia
l’amore si trova anche in una bugia.
L’amore mai saturo
nutre i tuoi sorrisi.

365 giorni, Libroarbitrio

“Il bambino ricorda” da il Dhammapada

Albero

Per quanto penetrante,
il profumo del sandalo
non si propaga contro vento.
Ma il profumo della virtù
raggiunge ogni angolo del mondo
e si innalza fino agli dèi.

Il loto profumato che al cuore dà allegrezza
cresce nel fango sul ciglio della strada.

Il saggio si muove nel mondo come un’ape,
che dai fiori il nettare raccoglie
e intatti ne lascia la bellezza e il profumo.

Così le parole sincere
di chi vive la propria verità
sono fiori variopinti e profumati.

Meglio di mille vuote parole
è una sola parola di pace.

Meglio vincere se stessi
che mille battaglie
contro mille uomini.

Il dominio di sé
è la vittoria più grande

Come il bambino ricorda
le sue precedenti dimore,
conosce il cielo e l’inferno.

La sua saggezza è perfetta. E’ giunto alla fine del viaggio. Ha fatto tutto ciò che doveva fare.

365 giorni, Libroarbitrio

“Smetti di Parlare” Ghemon

Buona domenica a me!
A Voi!
Liberi di andare
e colorare
e volare are are are!

…devono lasciarmi solo perdere
vivo male se mi infastidiscono
e non me lo posso più permettere
mi viene da andare lontano
via di qua…

365 giorni, Libroarbitrio

“Bura Sancti Benedicti” J.A. Schmeller 1847

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La mia mente vacilla, sospesa all’ago
di una bilancia, e si agita ansiosa,
rinnega la decisione che ha già preso
e si lacera in pensieri contrastanti.

Oh, che tormento!
Vedo la causa del mio male,
ma non cerco di evitarla.
Muoio, mentre sono ancora vivo e cosciente.

365 giorni, Libroarbitrio

“Se solo io. Ciuf. Ciuf. Niente conta.” L.L.

Bimbi e rotaie

Niente conta.

Vedi ci sono binari sul soffitto.

Il ciuf ciuf corre lungo il davanzale di quest’unica finestra.

E m’affaccio. Raccolgo fiori da un suolo senza terra né seme né acqua.

Bugie. Bugie e strazio.

Non ci bere da lì.

Nuvolette di vapore.

Ciuf. Ciuf.

Ciuf. Ciuf.

Ma guardalo che c’è. Mica è immaginario!

Quanto scotta il carbone.

Come l’oro in moneta straccia.

Come i palmi delle sue mani mentre avide lo stringono e se ne affamano.

– Aho  macché te sei messa in testa? Nun sei te che decidi se lo voi o nullo voi fà!-

Vabbenevabbenevabbenevabbene

Niente.

Non ho nulla in testa.

Pulita la mia testa.

Poi però per un po’.

Ho trovato un modo almeno.
Per non sentire le loro dita trapassare i fili della corrente.
Capelli di sangue.
E li ho annodati con l’uncinetto.

E per quel po’ ho creduto di aver vinto.

Ma quando fra tutti è tornato lui ho capito che era cosa inutile.

Affranta avvinta sconvolta disgustata terrorizzata

Li ho snodati e fatti ricrescere.

E m’affaccio. E raccolgo fiori dipinti su mattonelle stuccate in pavimenti gelidi.

Perché.

Ciononostante.

Non lo distolgo lo sguardo.

Se io solo potessi salvarli da loro stessi.

Ma non ne sono capace.

Già all’inizio.

Alle lettere dell’alfabeto.

Ma quando è arrivata la coscienza.

Tutto è andato in frantumi.

E loro avevano così bisogno di me.

Ed io così bisogno della loro pena.

E m’affaccio raccogliendo fiori dai petali di polvere nera e steli d’acido melmoso rimasuglio di vecchi bicchieri lungo binari di carne.

Ciuf ciuf dicono le mie labbra insanguinate.

Ciuf ciuf stringono le mie mani insanguinate.

Se solo io fossi capace di salvarli da loro stessi.

Se solo io non fossi la bambina mostruosa che sono.

Se solo io.

So per certo che li salverei tutti.

E invece stanno morendo come i soldati che non vogliono fare la guerra

uno ad uno

colpiti in faccia da un proiettile di cui non hanno sentito l’avvicinarsi.

Poveri.

A volte siamo un giorno senza luce
assassini amatoriali
ispirati dall’odio che zampilla
in gocce di barbiturici fuori produzione,
maledette case farmaceutiche,
ma niente conta vero?

L.L.

365 giorni, Libroarbitrio

“La Débacle, temps gris 1880” Claude Monet

Roma 5 febbraio 2014

Claude Monet

“La Débacle, temps gris 1880”

Vanno perdendosi le ore del sonno in luoghi dove l’irreale si piega al ticchettio invisibile delle ere costellate da disfatti astri brandendo le forme sinuose di compromessi che disserrano segreti vergini racchiusi in labirinti di fanga plasmando circostanze in corsa a degradare la ragione tuttavia sopraggiunge da un inedito mondo un tacito soffio di vento a spazzare altrove l’immaginifico dall’insana mente e in una spirale d’assenso le ore si riavvolgono al suo volere maestoso a quietare il sonno di colei che lo ambisce.

Lié Larousse

 

365 giorni, Libroarbitrio

Il “Sensismo”

Roma 29 maggio 2013

Dalla lettura di ieri, in merito al filosofo Condillac e la sua teoria che tutte le facoltà umane derivano “tutte” dalla sensazione, abbiamo studiato che quest’ultimo  ha contribuito con i suoi studi  ad apportare una nuova visione della dottrina filosofica, questa dottrina è conosciuta con il nome di  sensismo.

Tale dottrina considera ogni contenuto della mente il prodotto, più o meno raffinato, della sensazione.

La conoscenza, in altri termini, si riduce al sentire e alle operazioni di trasformazione operate dalla mente sui contenuti della percezione.

Le capacità psicologiche che chiamiamo intelligenza, memoria, attenzione, giudizio, non richiedono la presenza di alcun particolare o specifico principio.

Dopo essere stato sostenuto nell’antichità dai sofisti, il Sensismo è stato modernamente riproposto da Telesio, Campanella  e soprattutto come stiamo leggendo da Condillac, che della dimostrazione di questo principio fece la ragione stessa del suo filosofare.

A domani

LL

 

Spunto di lettura:

Antologia di Filosofia
Demetra editore

365 giorni, Libroarbitrio

L’immaterialismo di Berkeley

Roma 15 maggio 2013

La materia non esiste è pura apparenza. Questa è la dottrina elaborata dal vescovo irlandese George Berkeley agli albori dell’era illuministica.

Esiste solo lo spirito, di cui la mente umana è una componente, e le cose che ci pare di percepire dal mondo esterni  sono solo idee, puri contenuti della mente.

Questa sua dottrina appare fortemente contraria al buon senso  comune: gli oggetti materiali esistono solo nella mente di chi li percepisce e solo nel momento in cui vengono percepiti.

Ragionamenti di questo tipo tendevano a un fine apologetico, ossia dimostrare l’esistenza di Dio: infatti se il mondo non ci appare come una massa caotica di sensazioni soggettive e se riusciamo a sopravvivere in un modo che in realtà non è affatto come ci pare ( ossia materiale ), è solo per il continuo intervento della divinità che ci fornisce in ogni momento  la conoscenza più adeguata alla situazione e al contesto.

Sono tesi estreme, ma ciò che fa di Berkeley un pensatore, un illuminista fra i più studiati nella modernità sono le argomentazioni, veramente sottili e ingegnose, con cui le sostiene.

Non vi ricorda nulla? Matrix?

Questo per rispondere a molti perché di chi mi chiede come mai io abbia ripreso gli studi del passato. Senza il passato e senza coloro che hanno basato le loro vite su studi , anche se a noi oggi appaiono inutili o infondati, non saremmo nulla.

Mio parere, opinabile per chiunque.

A domani

LL