Mi metto accanto a lei e la guardo dormire.
Non lo faccio solo perché la trovo bellissima
o perché mi fa così tenerezza vederla
addormentata.
Lo faccio perché
in questi momenti mi dico
che sarebbe facile ucciderla.
Ho l’illusione
di essere sensibile,
di sentire le cose
e quindi di capire la vita.
Se conosco vermi e talpe,
cieli e deserti,
pianure e fiumi,
tigri, gorilla e mosche,
è per evitare di conoscere gli uomini
mi dico.
– Va tutto bene, ma non ho ancora finito di guardare il mondo.
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