365 giorni, Libroarbitrio

Lié Larousse alla mostra di VENEZIA per CIRCUS BLINK di Lorenzo Mastroianni

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Grazie al folle “Mastro” Lorenzo Mastroianni!
Questa sua opera fa parte dell’istallazione viaggiante BLINK CIRCUS CANTO IX #holographictour2019 che troverete alla mostra di Venezia il 23 e il 24 febbraio.
Isola Liri, dove dimora e lavora il maestro, è un’ambientazione suggestiva, colma d’animo di artisti, e con ben due cascate nel cuore della cittadina. Se non riuscite ad arrivare fino a Venezia, andate a bere una birra nel  suo #blinksalottofotografico respirerete buon’aria d’arte🍻  

Fb Lié Larousse

365 giorni, Libroarbitrio

Haiku di Yosa Buson

Roma 23 febbraio 2014

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Sono in fiore le azalee
nel villaggio lontano tra i monti.
Riso bianco bollito.

E’ notte, l’orchidea
nasconde nel profumo
lo splendore del suo fiore.

La giornata di ieri è passata,
quella di oggi se ne va.
Così la primavera si allontana.

Rugiada bianca.
Una goccia per ogni spina
di rosa canina.

Sopra le foglie cadute
rumore di passi lontani
di colui che aspetto.

Più sola ancora
dell’anno scorso.
Crepuscolo autunnale.

Cade una pioggia lieve,
senza rumore, sul muschio.
Quanti ricordi del passato!

Yosa Buson nacque da una famiglia contadina a Kema, nella provincia di Settsu, nel 1715.
Ancora molto giovane si stabilì a Edo, dove frequentò una scuola di poesia e imparò a comporre Haiku da prestigiosi maestri. Nello stesso periodo studiò anche presso una scuola di pittura dove approfondì le sue conoscenze sulla storia dell’arte orientale e acquisì una propria tecnica grafica. Per alcuni anni praticò la pittura come attività primaria, poi la sua produzione artistica si intensificò anche nella poesia, che divenne specchio della sua sensibilità visiva e coloristica.
Assieme a Basho, Issa e Shiki, Yosa Buson è concordemente ritenuto uno dei più grandi maestri dell’Haiku, per la sua funzione innovativa e riformatrice.
I temi tipici di questo genere poetico, la natura e gli oggetti, furono da lui ripresi con l’inedita introduzione di elementi autobiografici e sentimentali, e trasformati in simboli.

A domani
Lié Larousse

365 giorni, Libroarbitrio

Giacomo Zanella: l’incipit poetico

Roma 25 giugno 2013

Zanella fu sacerdote, professore di lettere e filosofia. Ultimo rappresentante della lirica melica di tipo settecentesco, Zanella si espresse in uno stile classicheggiante pur con toni realistici. Nei contenuti la sua opera fu la testimonianza di una profonda e partecipe contraddizione tra fede e scienza, tra convinzioni religiose e progresso.  Idillici ed eleganti sono i sonetti paesistici e bozzettistici della raccolta Astichello e l’incipit campestri:

Tra le chiome de’ pioppi entro la stanza

lampeggia il sole, e d’ombre irrequiete

con tremolo riverbero una danza

disegna sul candor della parete…

***

Di vispe villanelle allegro coro

sotto la luna , alla campagna aperta,

uscìan cantando, mano a man conserta…

***

Sul declive del fiume orlo fiorente

un vecchio bue si sdraia e guarda immoto

il pian dell’acque…

A domani

LL