Roma 1 marzo 2013
Una nuova parola del vocabolario
Niccolò Machiavelli appartiene a quella ristretta schiera di uomini che possono vantare il merito di aver dato origine , con il proprio nome, a una nuova parola del vocabolario: machiavellico.
E’ spesso usato in senso dispregiativo, ma dall’altra parte va considerato il fatto che i numerosi detrattori quasi mai sono stati del tutto sinceri. Il re di Prussia Federico II scrisse addirittura un saggio contro la nozione di Ragion di stato sostenuta dal pensatore e scrittore fiorentino, successivamente nella pratica applicò a fondo il principio del realismo politico.
Machiavelli, ricevuta un’educazione umanistica, fu per quattordici anni segretario della Repubblica fiorentina, formandosi sul campo una competenza di statistica politica che sarà poi alla base delle sue opere. Dopo le dimissioni nel 1512 si trasferì in campagna dove , in attesa di un mutamento del clima politico , compose due commedie: la Mandragola e Clizia. Numerosi furono i saggi di storia e d’arte militare Il Principe; Discorsi sopra la prima decade di Tito Livio; Dell’arte della guerra; Istorie fiorentine.
A domani
LL