365 giorni, Libroarbitrio

Come mi faccio io, tu, voi, come si fa? – L.L.

Andrzej Wydrychiewcz

.non gridare per favore.

.è che non so come devo fare con te
non so niente di te
dimmelo,
dimmelo tu,
come devo fare?

.io non lo so
come devi fare con me?
come si deve fare?
come mi faccio io?
tu, voi, come vi fate?
Come si fa?

.io non lo so
ma so
che se vuoi sapere qualcosa di me
ti basta sapere questa cosa di me:

Lui
ha in sé tutti gli uomini che è
li mostra al sole
li porta a bere e a danzare
divorando il giorno divora la notte
abbraccia amici impreca e non sta zitto
né al posto suo,
si sparge e si dona
e poi tutto assieme
digiuna,
e dimentica il giorno e dimentica la notte
e dimentica tutto l’uomo che è,
e si riprende tutto sé
e i se dei sogni seminati li raccoglie,
e poi,
poi potrei stare qui ore,
molto probabilmente anche giorni
a parlarti
a parlarvi di Lui.

.Lui ha le parole nelle mani.

.e ora che guardo le mie
così piccole
abbasso la voce
quasi un sussurro.

– Pensa, pensate
dice di averle tozze, le mani,
ma io
in quei suoi palmi
se potessi poggiare il mio orecchio
so per certo
che ascolterei il mare cantare.

Lié Larousse

365 giorni, Libroarbitrio

“Verso l’alto” L.L.

Petit Lié

S’io toccando con la punta delle dita giocosi fantasmi e sfavillanti i raggi del sole toccassi Lui.

S’io mirando lo sguardo al mare di cielo bianco soffice come la nebbia nei sogni mirassi Lui.

S’io abbracciando morbidi stormi di foglie d’edera aggrovigliate a cortecce d’alberi abbracciassi Lui.

S’io baciando lacrime di tramonti lungo distese purpuree baciassi Lui.

S’io arrivando al precipizio del pensiero dell’attimo arrivassi a Lui.

Mi getterei.

Verso l’alto

dove Lui dimora

tra le onde dell’aria e la spuma delle nuvole.

L.L.

365 giorni, Libroarbitrio

Impasto Primordiale

Milo ManaraImageGalleryBig

Che la falena incanti un gemito perpetuo come cicala e la cicala chissà se lo sa che sta per morire chissà se lo sa quanto la falena la invidi al tal punto da desiderare di derubarla della sua natura il tempo di una vita nella fase rem come la magia del sogno quindi io voglio esserlo, Sogno, e questo il mio nome ora e spello i miei occhi e ci vedo attraverso fili d’erba mutare in mille granelli di sabbia arsa dal sole di mezzogiorno a divenire spighe di grano di mare dipinto su rami infiniti di Lui che è imponente uomo quercia e il vento col suo soffio che tenace canta nell’udito nostro farsi onda tremula su rive di terre straniere e poi vortice d’ardire in acque aperte e ancora incontro di pensieri nel cuore di oceani di galassie scie di bagliori stalattite e neve e fiocchi di stelline e la Luna odora di Sole e il Sole è sapido di pane in pasta morbida prima di lievitare prima d’essere infornato prima d’esser croccante dono perché Sogno è ciò che sono, farina e acqua e sale, impasto primordiale che è la mia pelle qui su queste mie mani.

L.L.

365 giorni, Libroarbitrio

“Vivere la vita” Mannarino

“Vivere la vita è come fare un grosso girotondo
c’è il momento di stare su e quello di cadere giù nel fondo.
E allora avrai paura
perché a quella notte non eri pronto
al mattino ti rialzerai sulle tue gambe
e sarai l’uomo più forte del mondo.
Lei si truccava forte per nascondere un dolore.
Lui si infilava le dita in gola per vedere se veramente aveva un cuore.
Poi quello che non aveva fatto la società l’ha fatto l’amore.
Guardali adesso come camminano leggeri senza un cognome…”