Roma 24 luglio 2013

Se amarmi devi, per null’altro sia
che per il gusto di amare. Non dire
“L’amo per il sorriso – lo sguardo –
il suo gentile parlare, – per un curioso
modo di pensare che ben si accompagna
o perché un certo giorno seppe farmi godere.”
Le cose possono tra loro scambiarsi, Amato,
o cambiare per te, e l’amore così fatto
può di nuovo disfarsi. E non amarmi
per la cara pietà che la guancia mi asciuga,
odiosa potrebbe diventare
fino a farmi scordare il pianto e perderti così.
amami per il gusto di amare, e sempre
cresca in te, nell’eternità dell’amore.
Elizabeth Barrett Browning iniziò giovanissima a comporre versi. La pubblicazione a Londra di alcune sue poesie le diede l’opportunità di corrispondere per lettera con alcuni importanti personaggi del panorama letterario inglese di quegli anni.
In questo modo nel 1844 conobbe il poeta Robert Browning che sposò due anni dopo, segretamente, e fuggi con lui in Italia, stabilendosi a Firenze.
Nel 1850 diede alle stampe I sonetti dal portoghese, una sequenza di raffinate liriche sulla storia del suo amore.
Fervente sostenitrice del Risorgimento italiano, antischiavista, sensibile ai problemi sociali, scrisse anche poesie d’impegno civile.
Morì a Firenze nel 1861.
A domani
LL
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