365 giorni, Libroarbitrio

“Lei ” Carlo Galli

Roberto-Ferri-Naiade-Mi son sempre chiesto cosa significhi ANIMA.
Anche io ne ho una? Come posso fare per vederla o percepirla?
Pinocchio aveva il grillo parlante, una estensione visibile e palpabile della sua coscienza,
una presenza tangibile e non eterea.
Ma allora, anima o coscienza?
Nelle notti insonni, regnate dal completo SILENZIO, cerco spesso di ascoltare chissà che cosa,
una voce, una sensazione, qualcosa… vedere in tutta quella oscurità una LUCE che mi mostri chi sono,
da dove vengo ma, soprattutto dove sto andando.
Non ho mai scorto nulla.
Nulla fino a che ho incontrato lei.
Dentro i nostri corpi, avvinghiati da un’INTESA ancestrale, c’è sempre stato qualcosa “in più”,
che superava la semplice carne, il semplice respiro.
Tutto è diventato superfluo dopo aver incontrato il suo SGUARDO.
Chi sono? Dove vado? Cosa faccio? Anima o coscienza?
Domande sempre più lontane e delle quali non mi importa più così tanto avere una risposta,
perché io, ora ho già tutto:
Lei.
La mia anima?
Lei.
La mia coscienza?
Lei.
La mia direzione?
Lei.
La più bella e semplice distrazione da me stesso e dalle mie domande senza risposta.
Lei.

tratto dal web, sito di: https://marcellomeo.wordpress.com

365 giorni, Libroarbitrio

“Pensieri che tramontano…” Loris Giorgi

image1Fotografia di Loris Giorgi – Perth – Australia

Bruciano i pensieri
sull’asfalto infuocato
vaporizzandosi in gioie e dolori
rendendo tutto più complicato.

Il salice deride
l’albero di un viola opaco
mentre il cielo cobalto
rende il tutto più vivo.

Come una vipera la vita
attende solo il momento giusto per avvelenarti
e l’attesa che le cose migliorino
logora l’animo.

La felicità ha i secondi contati.
– Io conto su di lei per aprire gli occhi,
ed assaporarne il forte impatto.

Il vento oggi
smuove la natura
come fosse un quadro astratto
tra il buio e la luce dei riflessi
sembra chiaro il senso
tutto ad un tratto.

Le luci spente del parco
danno sfogo alla fantasia che rimbalza
tra i suoni della natura
perdendosi in un piacevole caos.

C’è traffico nei miei pensieri
e questo mi permette di fermarmi a riflettere
di quanto la vita sia bella.

Gli affetti come pugnali affilati
segnano la mia vita.

Adoro ascoltare la natura pulita da tutti i disturbi dell’uomo.

365 giorni, Libroarbitrio

“Vivere la vita” Mannarino

“Vivere la vita è come fare un grosso girotondo
c’è il momento di stare su e quello di cadere giù nel fondo.
E allora avrai paura
perché a quella notte non eri pronto
al mattino ti rialzerai sulle tue gambe
e sarai l’uomo più forte del mondo.
Lei si truccava forte per nascondere un dolore.
Lui si infilava le dita in gola per vedere se veramente aveva un cuore.
Poi quello che non aveva fatto la società l’ha fatto l’amore.
Guardali adesso come camminano leggeri senza un cognome…”