Portami via con te
attraverso lo specchio,
oltre la superficie di ogni cosa,
ma prima fermiamoci ad un bar
sudicio ed infame
e perdiamoci in un bicchiere
che non sia d’acqua,
o magari in un labirinto
purché il mostro
sia grande, brutto
e cattivo.
Shiva ci insegna
a creare dal nulla
ma prima, è ovvio,
tocca distruggere tutto
partendo da noi stessi.
La luna illumina serpenti d’asfalto
ed il fulmine elettrico
è così noioso da cavalcare,
allora sì
dammi tempesta senza pace
né prima né dopo,
apocalisse
è il mio mantra rilassante,
disagio
la meditazione funzionale.
Chiudi gli occhi
e guida alla cieca,
segui il bagliore di stelle
morte da tempo,
lascia stare il gps
ti prego, perdiamoci
per ritrovarci ancora
nella notte più buia
sotto un cielo senza luna.
Gianluca Pavia
DuediRipicca
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