365 giorni, Libroarbitrio

Lié Larousse discorso poetico sulla Pace alla Biblioteca della Camera dei Deputati

Venerdì 25 marzo a Roma, presso la Biblioteca della Camera dei Deputati, l’autrice Lié Larousse interverrà con un breve discorso poetico sulla Pace per la Giornata Mondiale della Poesia evento diretto ed organizzato dalla F.U.I.S

Attraverso la voce di Lumas, giovane sedicenne ottocentesca rappresentata nel romanzo RID DEMENTIA, Lié porta alla luce la crisi di pensiero adolescenziale in una chiave psicologica e animica.

Di seguito un breve estratto:
Lumas questa notte, come ormai le ultime notti passate, non riesce a dormire.
Scende dal letto, si avvicina alla finestra che dà sul mare, fuori l’aria è salmastra, qui, dentro di lei, un pensiero non le dà Pace. La Pace.
Come si vive in Pace se siamo in lotta nel nostro cuore,

nella nostra mente, ogni giorno.
Come possiamo puntare il dito contro le ingiustizie del mondo quando siamo noi i primi ad essere ingiusti, con noi stessi, addirittura con i nostri cari, o con il nostro vicino di casa o di Paese. Come possiamo essere tanto ipocriti?
Lumas immaginò di capire…”

365 giorni, Lié Larousse, Libroarbitrio

.un quadernino e una penna biro. di Lié Larousse

.e se invece del cellulare
avessimo sempre a portata di mano
un quadernino e una penna biro
e ci accostassimo ai nostri pensieri
più che a quelli degli altri
ogni volta che ci sentiamo stanchi ed annoiati
disperati e ossessionati,
e accostassimo la macchina o un piede ad un albero
all’ombra di un caffè nella pausa pranzo,
affamati e insonni nel cuore della notte,
e iniziassimo ad appuntare solo le nostre di emozioni
i deliri e i nomi di amici, e nemici,
che sarebbe meglio evitare,
e scarabocchiassimo disegni e parole
come odori e sogni
a fuoriuscire da vecchi cassetti mentali
d’impolverate speranze da rispolverare nuove
e smettere di farci una guerra antisociale
e smetterla anche di pensare
che l’erba del vicino è sempre più verde e fashion
che solo chi vivrà vedrà, che volere è potere
che mal comune fa sempre mezzo gaudio
di dare il tempo al tempo,
e se ce lo riprendessimo noi, fin da subito,
tutto questo nostro tempo?
appuntandoci a cuor leggero
la lista delle cose da non fare
perché lo sappiamo che tanto poi ci faranno male
e con estrema audacia invece
scriver ciò che di bello abbiamo e siamo,
e sappiamo e vogliamo creare,
per liberarci un po’ la testa, e stare meglio davvero,
a volte penso, che addirittura,
potremmo semplicemente esser felici così,
annotando tutto di noi,
ma solo con l’inchiostro, su questo quadernino tutto nostro
questo tempo dedicato, troppo spesso impiegato
a star piegati su mille lumen, messaggini e mail
ad affaticarci a dar consigli
che la gente non vuole davvero
è solo un impicciarsi delle fatiche altrui
e perderci così l’essenziale della vita nostra
che è solo una, e questa.

di Lié Larousse
estratto da .la vita comunque.

In tutte le librerie, in edicola e online

https://www.lafeltrinelli.it/libri/lie-larousse/vita-comunque/9788894500912

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