365 giorni, Libroarbitrio

AUTOANALISI PER NON PAZIENTI

Lié Larousse 2

Che alle “cose troppo quiete” si tolga la maschera: celano perversioni e bugie.

Che l’insensata voglia di non essere mai turbati sia motivo di ravvedimento, per chi è ancora in tempo.

Che la massima antica riscatti chi ama ciò che è in continuo moto.

Che si sappiano sani, non pazienti possibili o già ritenuti tali, gli scontenti non per capriccio o insaziabile voglia di serenità.

Che costoro possano scoprire quanta amicizia sodale il severo esercizio autoanalitico, così tacciato di egolatria, può donare a chi lo coltivi insieme ad altri.

Che i racconti interiori interpretino, giorno per giorno, una condizione umana, un destino da accettare ed esprimere.

Che lo scrivere non plachi mai un’onesta passione di esistere senza ritegno, nelle sublimi solitudini di chi ne cerca la voce.

 

Estratto dallo studio che sto facendo sulla psicoanalisi con Duccio Demetrio.
Io ritratta dal fotografo Davide Petronzio

365 giorni, Libroarbitrio

“Bambina sotto il lampione” Silvana Gay

Lago di Martignano - Lié - 1992

Io fumo per la luna,
la piccola luna che cala a Ponente.
Le mando nuvole lievi,
che mai saranno pioggia.

Fumo per il lampione,
che mi accende i capelli
e li allunga nell’ombra.

Fumo per la notte,
che non mi dimentichi nei sogni.
Fumo per disperdere l’ardore
delle labbra inquiete.

E anche perché
l’orrore è grande.
E va bruciato.

365 giorni, Libroarbitrio

Umberto Saba: avanguardia mitteleuropea

Roma 12 settembre 2013

Umberto Saba scrittore

Questo poeta triestino (1883-1957) scelse di sostituire il proprio cognome, Poli, con lo pseudonimo Saba, “pane” in ebraico, per amore della madre ebrea, abbandonata dal marito.

Seguì studi commerciali e di commerciò si occupò presso una ditta di Trieste, prima di dedicarsi alla letteratura.

In seguito fu, per molti anni, proprietario e direttore  di una libreria antiquaria nella stessa città.

Il Canzoniere è l’opera che raccoglie tutte le sue poesie: esce a partire dal 1921  e fino al 1960, postumo, in varie edizioni, che raccolgono via via le nuove composizioni.

La vena fortemente autobiografica presente nell’opera di Saba è un’intensa testimonianza dei fatti e degli affetti più significativi della sua vita: i traumi infantili, i difficili rapporti con l’ambiente letterario, il servizio militare prestato a Salerno nel 1908, l’attaccamento alla città natale, l’amore per la moglie Lina, la grande passione per il mestiere di libraio.

La poesia di Saba è appartata e privata, è voce di un’anima prima che prodotto letterario, è aderente al quotidiano, ma aperta a una prospettiva culturale ampia.

Il poeta, nella sua autoanalisi talvolta spietata, esprime con consapevolezza l’inquietudine della cultura triestina, attenta all’avanguardia mitteleuropea fra le due guerre.

Mitteleuropea:
denominazione entrata nel linguaggio politico-economico europeo verso la metà del XIX secolo per indicare la parte centrale dell’Europa, costituita in prevalenza da paesi di stirpe tedesca, con limiti geografici che vanno dai mari del Nord e Baltico fino all’Adriatico e al Bacino danubiano; nella sua accezione politico-economica tale denominazione trova in italiano i corrispondenti in Medieuropa e CentroEuropa (da cui i der.medioeuropeo e centroeuropeo), mentre lo stesso non è per l’accezione culturale, che ha confini meno definibili anche se meglio individuabili, riferendosi soprattutto all’area della monarchia asburgica nella fase del suo declino. ” SchönbergKafkaMusil e Svevo furono fra i maggiori rappresentanti della cultura mitteleuropea“.

A domani

LL