Roma 12 luglio 2013
La tensione principale della poetica di Mallarmé, naturale sviluppo del processo iniziato da Baudelaire, fu la volontà di realizzare una poesia pura, capace di esprimere l’assoluto e l’inesprimibile, concetti nascosti nell’intimo delle cose e della realtà.
Spogliata di ogni ambiguità descrittiva e sentimentale, la poesia per Mallarmé si realizza in uno spazio astratto e allusivo, dove simboli ed emblemi vivono illuminati da una luce intellettuale.
In questa prospettiva, anche la parola, colta nella sua rarefatta preziosità, presenta una trama di suggestioni misteriose e musicali e campeggia magicamente in un contesto di rottura della sintassi e della grafica tradizionale.
L’opera poetica di Mallarmé comprende i due famosi poemetti Erodiade e Pomeriggio di un fauno, la raccolta Poesie, in prosa scrisse Divagazioni.
Pomeriggio di un fauno fu musicato da Claude Debussy tra il 1882 e il 1884.
Di tale componimento Mallarmé, dopo averlo ascoltato in casa dello stesso Debussy, disse:
” Non mi aspettavo una cosa simile! Questa musica prolunga l’emozione del mio poema e ne descrive lo scenario più appassionatamente del colore”.
A domani
LL