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Luigi Pirandello : il racconto psicologico e metaforico del Novecento

Massa Marittima 16 agosto 2013

Luigi Pirandello scrittore

Luigi Pirandello nacque ad Agrigento nel 1867.

Frequentò le università di Palermo, Roma e Bonn e si laureò in lettere.

Dopo aver lavorato un anno come assistente universitario a Bonn, ritornò in Italia e si stabilì a Roma.

Incominciò a pubblicare saggi critici e poesie su riviste letterarie, ma una grave crisi economica, che distrusse il suo patrimonio e sconvolse la mente della moglie, lo costrinse a cercarsi un lavoro.

Insegnò per molti anni stilistica e letteratura italiana riuscendo contemporaneamente a scrivere e pubblicare romanzi, saggi, novelle e opere teatrali che gli diedero grande notorietà anche all’estero.

Nel 1934 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura.

La sua conoscenza dell’ambiente siciliano e romano, le tragiche esperienze personali che cambiarono di colpo la sua vita e la constatazione della grave crisi dei valori ideali, politici e morali che investì la società alla fine dell’Ottocento contribuirono a precisare a definire le tematiche di tutta l’opera pirandelliana.

Se l’uomo dell’Ottocento era sicuro dei suoi valori e guardava con atteggiamento positivo il progresso scientifico, che pareva in grado di dare risposte attendibili agli interrogativi sulla realtà, l’uomo del Novecento diventa testimone di un mondo complesso e indecifrabile che lo schiaccia.

Così, i personaggi pirandelliani sono l’emblema di condizione di precarietà e di vuoto esistenziale in cui l’uomo moderno si trova, della sua incapacità di mettersi in sintonia con il mondo.

Essi sono immersi in una realtà in cui non si distingue più il vero dal falso, in cui gli eventi si contraddicono, in cui tutto sembra incerto e illusorio.

Pirandello coglie questi personaggi dal di dentro, indaga la loro psicologia, la loro personale visione del mondo e il racconto, da strumento di rappresentazione della realtà esterna, oggettiva, diventa mezzo di espressione di una realtà interiore, non più universale ma frammentaria.

Per Pirandello ogni verità ha solo un valore momentaneo e individuale e ogni pretesa di certezza viene smascherata nella sua falsità.

Opere principali:
Il fu Mattia Pascal, I vecchi e i giovani, Uno, nessuno, centomila, Il gioco delle parti, L’uomo, la bestia e la virtù, Sei personaggi in cerca d’autore, Enrico IV, I giganti della montagna, L’umorismo.

Pirandello morì a Roma nel 1936.

A domani

LL