Senz’anima
Un uomo fa uno starnuto così forte che dal naso gli esce l’anima. L’uomo si sente una marionetta senza burattino, giacché si sa che un uomo senz’anima è sempre sfinito, mai dritto tutto d’un pezzo e ogni occasione è buona per afflosciarsi e schiacciare un pisolino.
L’uomo prova ad aggrapparsi alla sottana dell’anima che è ancora lì a portata di mano, ma quella è tutta sfuggente e gli svanisce dalla presa come il fumo di un camino che va fuori di casa a mischiarsi coi profumi. L’uomo inizia a sbadigliare poi crolla in un sonno profondo. Sogna di correre dietro alla sua anima.
Se entri nel mondo di Luigi Annibaldi potresti non uscirne più. Gli scenari che crea per estraniarsi e per avvolgere il lettore sono millimetrici e vischiosi al tempo stesso.
Il racconto Senz’anima, fa parte della sua prima raccolta Fantareale di racconti intitolata SUSHI PIN-UP, edita da Omero Editore.
Dal suo racconto Sushi pin-up è stato tratto un omonimo cortometraggio vincitore del Festival L’Altro Corto e del Festival Campo Lungo.
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