365 giorni, Libroarbitrio

“La vita è sogno” Calderon de la Barca

Joel Robison - Migration

E’ vero. Dobbiamo domare
questa natura ribelle,
questa furia, quest’ansia,
se al sogno per caso torniamo.
E lo faremo, avvertiti
da un mondo così strano,
dove vivere è sognare;
e l’esperienza m’insegna
che l’uomo che vive sogna
quel che è, fino al risveglio.
Il re sogna il suo stesso regno,
e vivendo in quest’inganno
regna, ordina e governa;
e il plauso, che fugace
riceve, affida al vento,
e la morte – ingrato destino! –
lo trasforma in cenere.
E chi vorrà più regnare
sapendo che si risveglia
già nel sogno della morte?
Sogna il ricco la ricchezza,
che tanti affanni gli reca;
sogna il povero la propria
pena e la miseria;
sogna chi accumula beni,
sogna chi opprime e offende;
e nel mondo, in conclusione,
tutti sognano ciò che sono,
ma nessuno lo avverte.
Io sogno che mi trovo qui
fiaccato da questi ceppi,
e ho sognato di vedermi
in più lieta condizione.
Cos’è la vita? Delirio, illusione,
appena chimera e ombra,
e il massimo bene è il nulla,
ché tutta la vita è sogno,
e i sogni solo sogni sono.

365 giorni, Libroarbitrio

Vizi benefici e virtù dannose?

Roma 1 marzo 2013

Una nuova parola del vocabolario

Niccolò Machiavelli appartiene a quella ristretta schiera di uomini che possono vantare il merito di aver dato origine , con il proprio nome, a una nuova parola del vocabolario: machiavellico.

E’ spesso usato in senso dispregiativo, ma dall’altra parte va considerato il fatto che i numerosi detrattori quasi mai sono stati del tutto sinceri. Il re di Prussia Federico II scrisse addirittura un saggio contro la nozione di Ragion di stato sostenuta dal pensatore e scrittore fiorentino, successivamente nella pratica applicò a fondo il principio del realismo politico.

Machiavelli, ricevuta un’educazione umanistica, fu per quattordici anni segretario della Repubblica  fiorentina, formandosi sul campo una competenza di statistica politica che sarà poi alla base delle sue opere. Dopo le dimissioni nel 1512 si trasferì in campagna dove , in attesa di un  mutamento del clima politico , compose due commedie: la Mandragola e Clizia. Numerosi furono i saggi di storia e d’arte militare Il Principe; Discorsi sopra la prima decade di Tito Livio; Dell’arte della guerra; Istorie fiorentine.

A domani

LL

365 giorni, Libroarbitrio

Movimenti Ereticali

27 gennaio 2013

L’ascesa dei laici

Lo sviluppo delle città ha favorito lo spostamento e la trasformazione dei  centri scolastici, sorgono così Università con un fine formativo diverso da quello delle scuole monastiche ed episcopali, contribuendo alla definizione di un nuovo tipo di intellettuale laico, il giurista, il notaio, l’oratore politico, il funzionario statale. La cultura letteraria fu profondamente modificata   da questi nuovi operatori, che disponevano degli strumenti della retorica e del diritto e li adoperavano trattando temi nuovi rispetto alla cultura monastica, perché riguardavano il campo della vita civile e della vita affettiva, la politica, l’amore, tradizionalmente considerato su un piano inferiore.

Lo sviluppo del fenomeno cittadino, con il moltiplicarsi dei ceti urbani in ragione delle molteplici attività produttive che la città favorisce, tende a mettere in discussione proprio l’ideologia sulla quale si fondava il primato della cultura monastica, la concezione secondo la quale il perfetto cristiano è colui che rinuncia al mondo e partecipa alla vita del chiostro. Tale ideologia sostiene la netta separazione fra il clero, cui è demandato il compito della direzione e del governo  della vita spirituale, e i laici, che partecipano al culto, ma rimanendo estranei ad ogni forma di diretta partecipazione al governo della vita ecclesiastica.

A domani

LL