365 giorni, Libroarbitrio

“Il seme del piangere” Giorgio Caproni

again my love

perch’io,
che nella notte abito solo
anch’io, di notte,
strusciando un cerino
sul muro,
accendo cauto una candela
e riscrivo in silenzio e a lungo il pianto
bianca nella mia mente –apro una vela
timida nella tenebra, e il pennino
che mi bagna
la mente
strusciando che mi scricchiola,
anch’io scrivo.