365 giorni, Libroarbitrio

George Gordon Byron 28 luglio 1814

Giulio Aristide Sartorio La Lettura o Catullo e Clodia

Ella splendida incede, come notte
Di cielo limpidamente stellato,
E tutto il meglio di oscuro e di luce
Negli occhi e nell’aspetto suo rifulge
Dolce in quel tenero chiarore
Che il cielo nega allo sfarzo del giorno.

Un’ombra in più, un raggio in meno
Avrebbero sciupato la grazia indicibile
Che tra i capelli di ebano si tinge
E sul suo volto poi risplende chiara:
Un volto dai pensieri lieti che dicono sereni
Quanto puro il loro rifugio sia e prezioso.

E sulla fronte, lungo le dolci guance
E calme, e tuttavia vivaci,
Sorrisi docili e colori ardenti
Parlano solo di giorni puri
E di una mente serena e sovrana
E di un cuore che ama innocente.

365 giorni, Libroarbitrio

“L’uomo è uno strano animale” George Gordon Byron

Roma 2 aprile 2014

terra

L’uomo è uno strano animale, e fa uno strano uso della sua natura.
L’uomo è un fenomeno,
non si sa bene di che tipo,
e stupefacente oltre ogni grado di stupore;
peccato che in un mondo così sublime
il piacere sia un peccato
e che talvolta
il peccato sia un piacere…

A domani
Lié Larousse